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Antinori Art Project presenta il nuovo progetto di Sam Falls “Untitled (Antinori)”

Antinori Art Project presenta il nuovo progetto di  Sam Falls “Untitled (Antinori)”
Giugno 19
18:47 2019

per la cantina Antinori nel Chianti Classico dal 25 giugno 2019 nella collezione permanente

A cura di Ilaria Bonacossa

Antinori nel Chianti Classico
Via Cassia per Siena, 133
Loc. Bargino, San Casciano Val di Pesa (FI)
www.antinorichianticlassico.it

La famiglia Antinori, nell’ambito di Antinori Art Project – piattaforma, dedicata alle arti visive e agli artisti del nostro tempo – presenta Untitled (Antinori), un nuovo importante progetto installativo site-specific, commissionato all’artista statunitense Sam Falls (San Diego, 1983).
Untitled (Antinori) è curato da Ilaria Bonacossa.
L’opera, inedita e appositamente concepita per interagire con lo straordinario paesaggio collinare del Chianti Classico, andrà ad arricchire la collezione permanente custodita presso la cantina Antinori nel Chianti Classico e sarà visibile da mercoledì 26 giugno 2019.

Una nuova committenza continua lo spirito mecenatistico che da 26 generazioni anima l’attività della famiglia Antinori e fa seguito ai numerosi inviti rivolti ad alcuni dei più interessanti autori del panorama attuale. L’arte di Sam Falls in particolare, grazie alla raffinata capacità dell’artista di dosare azione e interazione con il tempo e l’ambiente, trova un felice e inatteso parallelismo nella tradizione vinicola custodita dalla famiglia Antinori. La pratica artistica di Falls e quella vitivinicola ruotano infatti entrambe intorno alla relazione tra uomo e natura: Le opere nascono all’interno del sottile equilibrio tra l’intervento dell’artista, o del viticoltore, e il ruolo fondamentale che il tempo, l’aria e il clima giocano nell’interazione con la materia prima.

Per la cantina Antinori nel Chianti Classico, Sam Falls ha realizzato un’opera pittorica ambientale site-specific: la vegetazione e le vigne che circondano la struttura, insieme al sole, alla pioggia, all’umidità notturna e agli animali che abitano il territorio, sono gli elementi che danno vita a una tavolozza ambientale attivata dall’artista, ma trasformata dal caso e dallo scorrere del tempo.
Una grande tela, lunga e stretta, quasi un orizzonte, cosparsa di pigmenti a secco, verrà lasciata tra le vigne. Attraverso il contatto con elementi naturali e atmosferici, come il sole, l’umidità, la caduta spontanea di foglie e arbusti, la tela verrà ‘dipinta’ dalla natura e, successivamente, istallata in uno dei due scaloni che attraversano in altezza la struttura. In questo modo, la vita naturale del paesaggio del Chianti Classico entrerà nell’architettura ipogea della cantina, dando vita a una sorprendente crasi tra interno ed esterno, tra natura e architettura contemporanea, trasformandosi metaforicamente in una finestra naturale.

La genesi di questo lavoro, al contempo pittorico e concettuale, sospeso tra intervento ambientalista e land art, trasforma la pittura in un processo in cui la mano dell’artista scompare a favore della natura e dei suoi tempi estesi e imprevedibili. Il risultato è una sorta di frottage in cui le sagome delle foglie e delle piante, la luce e le ombre creano una trama sospesa tra astratto e figurativo. Un poetico ritratto dell’ambiente circostante e delle sue colline, in perfetta sintonia con la vocazione della cantina Antinori nel Chianti Classico, nascosta sottoterra nella volontà di porre il paesaggio al centro dell’esperienza visiva del pubblico.
Questo nuovo progetto per Antinori Art Project si inserisce nel solco della ricerca avviata in California, dove Sam Falls vive, in cui la natura, l’azione della pioggia e del sole creano ‘autonomamente’ grandi tele definite Rain Paintings, integrandosi ai pigmenti a secco, stesi in maniera casuale sul supporto.

La produzione artistica di Sam Falls riesce a mettere in dialogo i suoi diversi interessi: la fotografia, la pittura, la performance e la scultura. L’artista si serve infatti dei principi fondanti di questi linguaggi: la luce, il colore, l’azione e la qualità della materia. In maniera analoga alla produzione del vino, il processo artistico si sviluppa nel tempo e vede gli agenti climatici e atmosferici farsi protagonisti di una trasformazione che può essere solo parzialmente governata. Così, ciascuna tela si sviluppa a partire dalle specifiche condizioni ambientali in cui prende vita. La vegetazione, le variazioni climatiche, l’umidità e la luce del sole, associati a materiali ossidabili o a preparazioni con pigmenti a secco, sono elementi che concorrono alla creazione di composizioni che sono un trionfo cromatico. L’artista agisce in maniera minimale, trasformandosi in agent provocateur e, al contempo, spettatore sorpreso dei risultati autogeneratisi nel suo lavoro, secondo il concetto per cui “Nature is the new minimalism”, citando il titolo di una personale dell’artista tenutasi nel 2018 presso la Galleria Civica di Trento.

La cantina Antinori nel Chianti Classico si riconferma piattaforma ideale per la produzione artistica, dove gli artisti sono chiamati a immaginare progetti specifici e allo stesso tempo a confrontarsi con l’imponente storia della collezione privata della famiglia Antinori e, come in questo caso, con una tradizione che è prima di tutto legata al territorio, alla viticoltura e alla specificità del suo paesaggio naturale.

Didascalia immagine: Courtesy Sam Falls

 

Sam Falls
Sam Falls (1984) vive e lavora a Los Angeles.
Tra le sue mostre personali istituzionali: CAPRI, Dusseldorf (2019), Hammer Museum, Los Angeles (2018), Museo d’Arte Moderna e Contemporaneo di Trento e Rovereto, Trento (2018), September Spring, The Kitchen, New York, Stati Uniti (2015); Ballroom Marfa, Marfa, Texas, Stati Uniti (2015); Fondazione Giuliani, Roma, Italia (2015); Zabludowicz Collection, Londra, Regno Unito (2014); Sam Falls: Light over Time, Public Art Fund, Brooklyn, New York, Stati Uniti (2014); Pomona College Museum of Art, Pomona, California, Stati Uniti (2014); LA><ART, Los Angeles, Stati Uniti (2013).
Tra le mostre collettive: Kunsthalle Helsinki, Helsinki, Finlandia (2016); Wasteland, Mona Bismarck American Center, Parigi, Francia (2016); Another Minimalism: Art after California Light and Space, Mead Gallery, University of Warwick (2016) e Fruitmarket Gallery, Edinburgo, Regno Unito (2015); Splitting Light, UB Art Gallery, University at Buffalo, New York, Stati Uniti (2015); Apparition: Frottage and Rubbings from 1985 to Now, Hammer Museum, in collaborazione con The Menil Collection, Houston, Los Angeles, Stati Uniti (2015); Per_formare una collezione#1, Museo MADRE, Napoli, Italia (2014); A different kind of Order: The ICP Triennial, International Center of Photography, New York, Stati Uniti (2013).
Il lavoro dell’artista è inoltre parte di alcune importanti collezioni, tra le quali: Los Angeles County Museum of Art, Los Angeles; Museum of Contemporary Art Los Angeles, Los Angeles; The Institute of Contemporary Art, Boston; The Allbright Knox, Buffalo, New York; Zabludowicz Collection, Londra.

La Famiglia Antinori. Da un’antica tradizione di passione per l’arte all’Antinori Art Project
La cantina Antinori nel Chianti Classico è il simbolo del legame profondo che sin dal 1385 lega la famiglia Antinori alla passione per le arti: pittura, scultura, architettura, e naturalmente l’arte di saper trasformare i frutti della terra in grandi vini.
Da oltre seicento anni, i Marchesi Antinori hanno legato il proprio nome all’eccellenza nell’arte del vino e alla migliore tradizione mecenatistica. Due ambiti apparentemente molto diversi, ma che in realtà hanno spesso proceduto in parallelo: i Marchesi Antinori hanno spesso affidato all’arte il compito di raccontare i valori e la storia della loro casata, il cui stemma è anch’esso un’opera di pregio artistico, uscita agli inizi del ‘500 dalla bottega fiorentina dello scultore e ceramista Giovanni della Robbia.
Così, in epoca recentissima, con l’inaugurazione della nuova cantina nel 2012, monumentale e seducente struttura scavata nelle terre del Chianti Classico, parte della collezione di famiglia che raccoglie dipinti, ceramiche e antichi manoscritti ha lasciato lo storico Palazzo Antinori di Firenze per trovare una nuova collocazione che la rende accessibile al pubblico che giornalmente visita la zona del Chianti Classico, alla ricerca di esplorazioni legate alle degustazioni e a esperienze sinestetiche.
Per dare sistematicità e maggiore impulso ai progetti dedicati alle arti visive del nostro tempo, sempre nel 2012 è stato avviato Antinori Art Project che muove dall’idea di creare una naturale prosecuzione dell’attività di collezionismo che fa parte della tradizione della famiglia, indirizzandola però verso le arti e gli artisti coevi. Antinori Art Project è infatti una piattaforma di interventi in ambito contemporaneo, realizzata in collaborazione con curatori affermati, che raccoglie sotto un’unica progettualità coerente tutte le attività messe in campo in questo settore.
In particolare, oltre allo spazio museale integrato nel percorso di visita all’interno della cantina che ospita la storica collezione della famiglia, è stato avviato uno speciale programma di commissioni annuali, molte delle quali site-specific, rivolto a giovani ma già affermati protagonisti della scena artistica nazionale e internazionale.
Gli interventi hanno visto nel biennio 2012/2013, a cura di Chiara Parisi, il coinvolgimento di Yona Friedman, Rosa Barba e Jean-Baptiste Decavèle. Nel 2014, con l’arrivo di Ilaria Bonacossa alla direzione artistica biennale del progetto, la partecipazione di Tomàs Saraceno che ha realizzato l’opera Biosphere 06, cluster of 3, installata nello spazio verticale dello scalone interno della cantina; nel 2015 la mostra Still Life Remix, dedicata all’intramontabile tema della natura morta, l’installazione dell’opera Clessidra dell’artista Giorgio Andreotta Calò; nel 2016 l’acquisizione dell’opera site-specific Giant Fruit di Nicolas Party e la commissione dell’opera Portal del Angel dello scultore Jorge Peris, un precario arco di trionfo realizzato attraverso la riappropriazione di materiali locali, come gli antichi orci di terracotta usati storicamente per conservare l’olio. Nel 2017 è stata la volta di Stefano Arienti che, in dialogo profondo con la preziosa “Lunetta Antinori”, ovvero La resurrezione di Cristo di Giovanni della Robbia risalente al XVI Secolo, ha realizzato Altorilievo: una rielaborazione della logica compositiva dell’opera del Della Robbia.

SCHEDA TECNICA
Sam Falls, Untitled (Antinori).
A cura di Ilaria Bonacossa
Anteprima per la stampa: martedì 25 giugno 2019, ore 12.00.

Cantina Antinori nel Chianti Classico
Via Cassia per Siena, 133 Località Bargino
50026 San Casciano Val di Pesa, Firenze
Telefono +39 055 2359700
E-mail: visite@antinorichianticlassico.it
Sito web: www.antinorichianticlassico.it – www.antinori.it/it/esperienze

Orario visite guidate:
Tutti i giorni dalle 10:00 alle 18:00 (ultima visita ore 16.00)
È consigliata la prenotazione (obbligatoria per gruppi)

Prenotazioni
Online dal sito www.antinorichianticlassico.it
E-mail: visite@antinorichianticlassico.it
Telefono: +39 055 2359700

Accesso libero al ristorante Rinuccio 1180 e al negozio.

Orari del ristorante Rinuccio 1180
Dalle 12:00 alle 16:00
Aperto tutti i giorni.
E-mail: rinuccio@antinorichianticlassico.it
Tel. +39 055 2359720

Come raggiungere la cantina
A 15 km da Firenze in direzione Siena, sulla superstrada Autopalio, uscita Bargino
Coordinate GPS : +43° 36’ 43.30”, +11° 11’ 29.76”

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