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Apre alla Locanda Martorelli di Ariccia la mostra “ARCANI VOLTI” di Paolo Fundarò

Apre alla Locanda Martorelli di Ariccia la mostra “ARCANI VOLTI” di Paolo Fundarò
Settembre 05
06:43 2019

Apre alla Locanda Martorelli di Ariccia la mostra “ARCANI VOLTI” di Paolo Fundarò che espone delle originalissime tavole realizzate ad encausto

Evento cultura “Il mito nell’arte

Sarà inaugurata ad Ariccia sabato 14 settembre alle ore 17:30 la mostra del prof. Paolo Fundarò  “Arcani Volti” che espone delle originalissime tavole realizzate con l’antica tecnica dell’encausto che prevedeva l’uso di cera d’api mescolata con pigmenti e stesa sul supporto pittorico, che può essere considerata un precursore della moderna tecnica a olio. Le imagines maiorum, ovvero i ritratti degli antenati nascono in età romana all’inizio dell’età repubblicana per preservare nel tempo la memoria della persona e trasmetterla alle generazioni future al punto che le famiglie nobili dell’antica Roma conservavano i ritratti funebri nell’atrio della propria casa. Oltre a manufatti quali busti e maschere di cera sappiamo da Plinio che vi erano anche i ritratti dipinti. Notissimi quelli rinvenuti nella regione egizia del Fayyum. L’artista Paolo Fundarò, esperto di tecniche pittoriche del mondo antico, in particolare dell’encausto, oltre a regolari studi musicali compiuti presso il conservatorio di Santa Cecilia in Roma si è formato in mosaico, mosaico minuto romano (micromosaico), affresco, tempera all’uovo e doratura. I suoi studi e ricerche sull’encausto dei ritratti di mummie del Fayyum sono confluiti nel 2012 nel saggio catalogo: “lo sguardo eterno. Storia e tecnica dell’encausto dalle origini ai ritratti del Fayyum”. Edizione bilingue. Dall’esposizione presso l’accademia d’Egitto in Roma nel 2013, in cui i suoi ritratti in mostra sono stati accompagnati dalla conferenza: “lo sguardo eterno, indagini sui ritratti del Fayyum, l’itinerario espositivo si è snodato in varie tappe aventi come sedi l’Ufficio Culturale Egiziano dell’Ambasciata della Repubblica Araba d’Egitto sempre in Roma, il Museo Archeologico di Anzio, il Museo Archeologico di Tolfa, il Museo archeologico di Lavinium (Pomezia), il Museo delle Necropoli Rupestri di Barbarano Romano (VT). La ricerca dell’autore si propone come un palinsesto contemporaneo dell’encausto classico, intimamente legato allo studio della pittura funeraria dei ritratti di mummie del Fayyum, in cui la forma-ritratto non è una mimeisthai (imitare la presenza), ma un ontoisthai (un essere presente).

Nel contesto espositivo “Arcani Volti” si svolge la rilettura di un mondo perduto e rarefatto, rievocato attraverso i volti del mito; in cui è lo sguardo stesso che tende a costituire l’atmosfera e l’evento del ritratto nell’idea di far risuonare la dimensione più intima in una realtà sovrasensibile.

In occasione dell’inaugurazione della mostra,  con allestimento espositivo a cura di Fabio Sessa, sono previsti gli interventi musicali di Christine Lundquist (Soprano) e e Robin Esta (Violoncello) oltre ad un successivo incontro con le scuole del territorio.

L’evento culturale, nato dalla collaborazione tra l’Archeoclub Aricino Nemorense e il Comune di Ariccia, e che inaugura il ciclo di eventi dedicati al “il mito nell’arte”, ha lo scopo di far conoscere l’opera di Paolo Fundarò ed esporre opere d’arte di pregio all’interno di una struttura, il Casino Stazzi nel ‘700 poi Locanda Martorelli nell’800, in cui hanno soggiornato, dipinto ed esposto i loro lavori numerosi artisti tra cui Turner e Corot e fonte di ispirazione per letterati e drammaturghi italiani ed europei.

La mostra, che succede ad altre esposizioni di spessore avvenute all’interno della Sala 3 della Locanda Martorelli quali quella dedicata al pittore umbro Franco Passalacqua, agli acquerelli originali di Ettore Roesler Franz, a Paola del Vescovo e alle stampe d’epoca dedicate alla Via Appia Antica,  nasce dall’idea di valorizzare i beni culturali di Ariccia e di rendere consapevoli i cittadini dell’ingente patrimonio culturale e ambientale in cui vivono composto dal complesso berniniano di Piazza Di Corte, dalla Locanda Martorelli, dal tracciato dell’Appia Antica, dal Parco Chigi  e dagli innumerevoli scorci paesaggistici che ne fanno uno dei centri più significativi della nostra regione.

La mostra rimarrà aperta al pubblico sino al 28 settembre nei seguenti orari martedì, mercoledì, venerdì e sabato 10:00-12:45; sabato pomeriggio 16:00-18:30, domenica mattina 10:00-12:45.

 

 

 

Per informazioni:

3883636502; archeoclubaricia@alice.it; archeoclubaricinonemorense@gmail.com;

FB: https://www.facebook.com/groups/1222620101155246/

https://www.facebook.com/ArcheoclubAriccia.it/

 

 

 

 

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