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Ciampino. Assemblea pubblica in aula consiliare. L’Amministrazione incontra l’ASP

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Dicembre 18
08:11 2022

Lavoratori USB: “Salari dignitosi e servizi garantiti. Internalizzazione subito! Noi pretendiamo servizi di qualità”

La sindaca Colella ha indetto per oggi 17 dicembre un’assemblea per i lavoratori dell’ ASP ‒ Azienda Servizi Pubblici Spa ‒ per rappresentare la situazione inerente la crisi economica dell’azienda partecipata e per illustrare le soluzioni che questa amministrazione metterà in campo per salvaguardare tutti i servizi e relativi posti di lavoro.
La prima cosa che abbiamo notato è stata l’assenza dei lavoratori e delle lavoratrici dell’azienda che non si sono presentati… Eravamo davvero pochi i presenti, forse qualcosa in più di 15 lavoratori di servizi vari a fronte dei 240 lavoratori complessivi dell’azienda e questo è un segnale che secondo noi della USB ‒ Unione Sindacale di Base ‒ sta ad indicare soltanto una cosa, e cioè che i lavoratori e lavoratrici di questa azienda sono stanchi ogni volta che si presenta, ciclicamente, una crisi economica aziendale a seguito della quale ci viene chiesto di fare sacrifici, ci viene chiesto un senso di responsabilità e di collaborare con l’azienda, affinché si riesca a superare insieme un momento di crisi importante. Ma quello che però non è stato detto oggi ed anche in passato è che questi 240 lavoratori sono decenni che vivono in situazioni e condizioni di lavoro allo stremo della sopportabilità, che si trovano in condizioni in alcuni casi di reddito molto precarie o  con redditi così bassi che non consentono neppure di arrivare alla fine del mese, e tutto questo viene continuamente infilato in un cassetto, viene apparentemente dimenticato e ci si ricorda dei lavoratori soltanto in occasione dell’ennesima crisi aziendale nella quale viene ovviamente chiesto a tutti loro di essere disponibili a fare sacrifici che possono significare non stare a reclamare questioni e, come dire, quisquiliare sulle questioni contrattuali poiché quando c’è da rimboccarsi le maniche lo si deve fare mettendo da parte anche i propri diritti, diciamo sindacali; può significare un congelamento delle spettanze da contratto o uno scatto di anzianità, ci viene chiesto di svolgere doppi carichi di lavoro in sostituzione magari di persone che non sono presenti e che non possono essere sostituite perché aprire nuovi contratti per un’azienda in crisi è  cosa impensabile e di tutto questo i lavoratori sono stanchi. Quindi di fronte a quello che oggi è stato detto anche maldestramente cercando di trovare le parole giuste, ma in questi casi di parole giuste non ce ne sono, e nonostante alcuni interventi abbiano prospettato un futuro nero nerissimo per quanto riguarda i lavoratori con possibili ricadute e il rischio addirittura di perdere il posto di lavoro, cosa che a noi non ci risulta affatto nelle condizioni di un’azienda che tutto sommato è un’azienda sana che ha sempre regolarmente pagato fornitori e stipendi dei lavoratori, e ad ogni modo questo atteggiamento di portare avanti l’enorme rischio riguardo ai posti di lavoro, del livello occupazionale, come un lasciapassare per poter poi chiedere quel tipo di sacrifici di cui si è detto, senza avere alcuna reazione da parte del lavoratore che torna ad ingoiare nuovamente, senza nulla pretendere, peggioramenti della propria condizione di lavoro!

Siamo usciti molto amareggiati da questo incontro, non abbiamo avuto le rassicurazioni che attendevamo avendo già rappresentato la situazione in occasioni recenti all’amministrazione comunale!

La nostra proposta di soluzione a questa ventennale crisi economica dell’azienda partecipata e di gestione fallimentare di tutti i servizi che eroga per conto del comune, e cioè l’unica soluzione possibile, è l’internalizzazione di tutti i servizi essenziali e rivolti alla persona e parliamo quindi degli asili nido, dello scuolabus delle mense scolastiche del servizio AEC  ‒ Assistente Educativo Culturale ‒ e quindi di tutti i lavoratori che li erogano è l’unica vera soluzione che per quanto ci riguarda possa mirare a mettere in sicurezza e a salvaguardare davvero da queste continue crisi i lavoratori che vivono sulla loro pelle quotidianamente condizioni di lavoro non più sostenibili e di servizi che sono in perenne sofferenza. Noi pretendiamo servizi di qualità! Naturalmente per quanto ci riguarda come sindacato continueremo a dialogare con tutti i nostri colleghi e colleghe dell’azienda partecipata e porteremo avanti le nostre iniziative di rivendicazioni per un salario dignitoso e per l’internalizzazione di tutti i servizi, e non intendiamo assolutamente consentire ancora una volta che questo passaggio dovuto di risanamento aziendale torni a pesare nuovamente sulle spalle e nelle tasche di tutte e tutti noi!

 
Loredana Longo ‒ Usb Lavoro Privato Provinciale Roma

 

 

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