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Febbraio di libri: da “Il gran rifiuto” di Papa Ratzinger al saggio di Fagioli; da “La vicina di Zeffirelli” al debutto di M. Perrotta

Febbraio di libri: da “Il gran rifiuto” di Papa Ratzinger al saggio di Fagioli; da “La vicina di Zeffirelli” al debutto di M. Perrotta
Febbraio 03
19:54 2023

A dieci anni dalla rinuncia di papa Benedetto XVI, Roberto Rusconi attualizza il “gran rifiuto”

Le ripercussioni delle dimissioni dopo la morte di Joseph Ratzinger, la convivenza di due papi e il ruolo di papa emerito
 
Era l’11 febbraio del 2013 quando Joseph Ratzinger annunciava al mondo le sue dimissioni da papa. Un fulmine a ciel sereno per la cristianità, che ha reso effettiva una possibilità astrattamente prevista dal Codice di Diritto Canonico: un evento che nel corso della storia si era verificato soltanto molti secoli prima con Celestino V, l’unico papa legittimo a essersi volontariamente dimesso. Voci di dimissioni erano circolate nella seconda metà del Novecento, a proposito di Pio XII, Paolo VI e Giovanni Paolo II, ma mai nessuno avrebbe pensato all’effettiva possibilità che un papa si potesse dimettere.

A dieci anni da questa scelta – discussa, coraggiosa e controcorrente – di Joseph Ratzinger e a circa un mese dalla sua scomparsa esce Il gran rifiuto. Perché un papa si dimette, Morcelliana: la nuova edizione del fortunato volume – tradotto in più lingue – di Roberto Rusconi, ampliata e attualizzata che, oltre a prendere in esame la questione delle dimissioni papali dal punto di vista storico, teologico e del diritto, si sofferma sul periodo di convivenza dei due papi e sul significato dell’inedito ruolo di papa emerito.

Qual è oggi il futuro della Chiesa dopo papa Ratzinger? Il dibattito è ancora oggi accesissimo, tra conservatori e progressisti, e investe lo stesso papato di Francesco.

Scrive Rusconi: «Al di là del cammino personale di Joseph Ratzinger – Benedetto XVI – “papa emerito”, la sua rinuncia al pontificato ha senza dubbio costituito un evento epocale nella storia della Chiesa cattolica, che prima della sua scomparsa il 31 dicembre 2022 non è stato gestito con adeguata consapevolezza, in relazione all’importanza ecclesiologica rivestita dall’ufficio del romano pontefice. Se l’eventualità – non la necessità – di una rinuncia da parte di colui che siede sulla cattedra di Pietro non può più essere esclusa, è necessario che da tale constatazione si tragga lo spunto non tanto per una decostruzione dell’ufficio papale, bensì per un suo “aggiornamento”: una parola che purtroppo non si è più sentita risuonare abbastanza in questi faticosi e difficili tempi».

L’edizione in spagnolo di “Istinto di morte e conoscenza”, il Libro dello psichiatra Massimo Fagioli.

 A poco più di cinquanta anni dalla prima pubblicazione, nel 1972, Istinto di morte e conoscenza di Massimo Fagioli è ora in libreria nella edizione in lingua spagnola, che va ad aggiungersi a quelle già esistenti in lingua tedesca, inglese e francese. Il volume noto a livello internazionale e strumento di lavoro per molti psicoterapeuti in Italia e in Europa, vanta un’ampia diffusione anche tra i non specialisti della materia, per l’originalità della ricerca in esso contenuta. Nel libro Fagioli, a partire dalla sua lunga esperienza di medico psichiatra e psicoterapeuta, teorizza la scoperta della fisiologia della nascita umana, alla quale è legato l’inizio del pensiero: in particolare quando il neonato reagisce con la ‘fantasia di sparizione’ allo stimolo della luce che attiva la sostanza biologica cerebrale, attraverso la rètina. Fagioli considera i primi mesi di vita decisivi per lo sviluppo della realtà mentale del neonato, e propone un nuovo metodo in psicoterapia di cura per la guarigione delle patologie mentali, attraverso l’interpretazione dei sogni. Ispirata alla prassi e alla teoria di Fagioli, che è autore di trentatré volumi, dal 2018 opera a Roma la Scuola Bios Psyché per la formazione e abilitazione specialistica alla psicoterapia psicodinamico-relazionale dei laureati in Medicina e Chirurgia o in Psicologia.

100 anni dalla nascita di Franco Zeffirelli: il romanzo di Gaia Zucchi, “La Vicina di Zeffirelli”

 Sarà presto in libreria, in occasione del centenario della nascita di Franco Zeffirelli, il romanzo di Gaia Zucchi, La Vicina di Zeffirelli, De Nigris Editore.

Un libro “irriverente” e dall’animo ribelle. Proprio come l’autrice Gaia Zucchi, attrice non conforme che, per la prima volta, si racconta in un’esplosione di ironia e sincerità. È un susseguirsi di storie di sogni infranti ed esauditi, fughe dalla normalità per inseguire le gioie più immense e nascoste. Ma anche segreti e aneddoti di una vita al di sopra delle righe, vissuta con delicatezza. Un racconto che gira intorno alla grande amicizia con il Maestro Zeffirelli, per oltre quindici anni suo vicino di casa, mentore e fonte d’ispirazione. «Gironzolo nel parco della mia nuova villa e vedo un signore, con delle cesoie, tagliare delle porzioni di siepi. Lo riconosco immediatamente. Due occhi blu potentissimi. Inizio a sognare, sarebbe meraviglioso mi dirigesse in una trentina di pellicole. Ha avuto una grande fortuna nel conoscermi», questo il ricordo del primo incontro col famoso regista.

«Il Maestro era il vicino che tutti avremmo voluto avere: una persona geniale, molto umile, anche se avrebbe potuto pavoneggiarsi. Era un uomo estremamente simpatico, ma sapeva anche essere discreto e riservato. Mi diceva che per lui rappresentavo la bellezza e la gioventù e che gli restituivo la gioia di vivere. Ma per me la vera gioia era stargli accanto».

Gaia Zucchi, romana, attrice. Diplomata al Centro Sperimentale di Cinematografia, nel corso della sua carriera è stata protagonista di diverse pellicole, tra cui “Fermo Posta” di Tinto Brass e “I Volontari” di Domenico Costanzo. Oltre ad aver partecipato a spot pubblicitari firmati da Paolo Virzì e Marco Risi. In televisione conta numerose partecipazioni a fiction di successo come “Carabinieri”, “Distretto di Polizia”, “La Squadra”, “Camera Café” e “Le Iene”, il programma di Italia1 per il quale ha realizzato uno spumeggiante servizio coinvolgendo alcuni commercianti romani. In Teatro è stata diretta da registi del calibro di Attilio Corsini e Luca Ronconi.

“L’aria del tempo”, debutto narrativo di Massimiliano Perrotta

L’aria del tempo, Torri del Vento Edizioni, è il debutto narrativo di Massimiliano Perrotta in cui convergono le sue esperienze di drammaturgo, di poeta, di critico culturale, per provare a catturare lo spirito dell’epoca. Un caleidoscopio di racconti, svelti bozzetti, frammenti di dialoghi, con quel gusto del paradosso caro a Ennio Flaiano o a Jorge Luis Borges.

Ecco una moglie che sperimenta bizzarre ricette culinarie, ecco un marito ossessionato da un misterioso vaso cinese, ecco un tassista complottista, ecco il solito tuttologo da bar, ecco uno che ogni mattina stila la classifica delle persone che maggiormente invidia… Il libro è un divertente affresco della nostra vita di prima, quando eravamo inconsapevoli delle catastrofi in arrivo.

Nato a Catania nel 1974, Massimiliano Perrotta vive a Roma. Regista e scrittore, ha pubblicato le raccolte poetiche “Riva occidentale” (Sikeliana, 2017) e “Dopoguerra” (Torri del Vento, 2020); le opere teatrali “Cornelia Battistini o del fighettismo” (La Cantinella, 2006), “Hammamet” (Sikeliana, 2010, Premio Giacomo Matteotti della Presidenza del Consiglio dei Ministri), “Masino Scacciapensieri” (Torri del Vento, 2019).

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