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GROTTAFERRATA – CONSIGLIO COMUNALE STRAORDINARIO, IL TRIBUTO CIVILE AL VICESINDACO VERGATI

GROTTAFERRATA – CONSIGLIO COMUNALE STRAORDINARIO, IL TRIBUTO CIVILE AL VICESINDACO VERGATI
Dicembre 01
15:32 2020

CONSIGLIO COMUNALE STRAORDINARIO, IL TRIBUTO CIVILE AL VICESINDACO VERGATI
IL SINDACO ANDREOTTI: “GROTTAFERRATA HA PERSO UNO DEI SUOI FIGLI MIGLIORI”
All’assemblea il messaggio di cordoglio del Prefetto di Roma, Matteo Piantedosi
Numerose le testimonianze. Dal GAL la proposta di assegnare al compianto amministratore
il basco d’argento alla memoria che lo accomunerebbe al suo maestro Bruno Martellotta
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La Città di Grottaferrata ha ricordato nella mattinata di domenica con una seduta straordinaria e aperta del
Consiglio comunale la figura di Luciano Vergati a una settimana esatta dal mesto rito delle esequie
celebrato nella cappella del cimitero alla sola presenza dei figli.
Il tributo civile che l’aula di Palazzo Grutter, in parte in presenza, in parte collegata da remoto, ha voluto
tributare al vicesindaco scomparso è stato toccante.
Costellato di rose, il fiore preferito del compianto Vergati, tanto impegno professionale e civile, speso
completamente nella sua Grottaferrata. Dagli anni giovanili trascorsi con il maestro Bruno Martellotta
nell’esperienza epocale del Circolo Studentesco, ricordato con passione e commozione dall’ex sindaco e
amico Sergio Conti, alle parole inviate per iscritto da un altro ex sindaco lontano nel tempo, Nicola Liberati
che ha menzionato “l’epopea del Piano Regolatore” condivisa con Vergati, mentre Angelo Viticchié, il suo
ultimo sindaco, prima dell’esperienza attuale nella giunta Andreotti, ne ha commemorato la dignità mai
venuta meno, neppure nei momenti più complessi. Un’esperienza politico-amministrativa, quella che li ha
accomunati, durata dal 2000 al 2004. “Luciano è stato la spalla a cui appoggiavo le mie ansie. Avremmo
voluto certamente celebrare il Millenario con più serenità. Lui però mi diceva che comunque eravamo caduti
in piedi”.
Numerosi i tributi anche alla pubblicazione “Grottaferrata: cronache e storie dal 1792 al 2005” scritto da
Vergati con Alberto Procaccini.
Tra le testimonianze rese dagli ospiti esterni all’assise civica: da Giuseppe De Righi che ha portato il saluto
di Anci Lazio e del Sistema Bibliotecario dei Castelli Romani, a quella dell’ex comandante della stazione dei
Carabinieri di Grottaferrata, Nicola Ferrante che ha voluto raccontare un aneddoto che vide Luciano
denunciare un caso di maltrattamento ai danni di una anziana donna da parte del di lei figlio, salvo poi
manifestare pietà e volontà forte di rieducazione e reinserimento sociale anche verso il giovane violento. Il
commissario di Irvit, ex sindaco di Frascati, Franco Posa ha inviato un messaggio letto dal sindaco
Andreotti. Quindi la presidente del Centro Socio Culturale, Nicoletta Vinciguerra, il professor Carmelo
Pandolfi che di Vergati ha sottolineato la “diversità” morale mirata verso l’alto: “un uomo che va ascoltato
perché non ideologizzato mi diceva mio padre”, fino agli ex alunni e alla preside della scuola dove aveva
insegnato.
Da Lorenzo Bongirolami, direttore del GAL – Colli Albani “Bruno Martellotta” la proposta di insignire
Luciano Vergati del basco d’argento alla memoria, riconoscimento che accomunerebbe Vergati proprio al
suo maestro Bruno Martellotta.
Poi il ritorno al presente. Perché indubbiamente Luciano Vergati è stato un uomo di cultura, dall’intelletto e
dai ragionamenti solenni e possenti, al tempo stesso però è stato anche un grande interprete della
quotidianità in maniera pragmatica e minuziosa, mai pigro e indolente di fronte all’azione e alle strategie
politiche da attuare, fino a curarne addirittura le virgole.
Così i capigruppo e gli assessori in carica, alcuni dei quali hanno avuto davvero solo pochi mesi per
conoscerlo, sono riusciti a fornire sintesi commosse e realistiche di cosa il vicesindaco Vergati riusciva a
trasmettere a tutti coloro i quali hanno avuto la fortuna di incrociarne la strada.
Il sindaco di Grottaferrata, Luciano Andreotti in conclusione, prima di formulare un suo commosso ricordo
ha letto le parole che il Prefetto di Roma, Matteo Piantedosi ha voluto dedicare al vicesindaco che tanto si
era recentemente impegnato per la buona riuscita della cerimonia di elevazione a città di Grottaferrata.
“Luciano ci è stato portato via all’improvviso – ha detto Andreotti – da un virus cattivo che ti strappa dalla
famiglia, dagli affetti, dagli amici, dal lavoro, senza possibilità di incrociare gli sguardi, senza parole per un
addio, senza una carezza. Ricordare Luciano è ricordare un amico, un fratello maggiore e si fa fatica ad
accettare l’idea che ci abbia lasciato. Un grande dolore mi ha investito alla notizia della sua scomparsa. Io
ho tanti ricordi di Luciano. Stavamo sempre in piazza, al corso, nelle sedi dei partiti, nel negozio della
mamma, la cava Vergati, il Circolo Studentesco, gli ultimi percorsi fatti a Valle Marciana che lui ci illustrava,
spiegandoci la storia di Grottaferrata. Era una miniera di notizie, di informazioni che ci trasmetteva. Però
oltre questo io voglio ricordare l’anima, il cuore di un Luciano gentile, leggero, dal sorriso bonario, a noi caro,
di vasta cultura, un politico e un amministratore democratico, come è sempre stato, uno dei migliori figli di
Grottaferrata che si è speso per la nostra città fin dagli anni del Circolo Studentesco, con tanti altri giovani,
portando il suo impegno sociale e politico in questa assemblea”.
“Con te – ha proseguito il sindaco rivolgendosi all’amico – ho condiviso in questi tre anni un tratto della nostra
vita, camminando fianco a fianco, in questa splendida avventura di amministratori di Grottaferrata. Un
impegno, quello di Luciano da vicesindaco di Grottaferrata, svolto senza clamori, con sobrietà, con grande
senso delle istituzioni, incentrato sul superamento delle divisioni. All’interno della nostra maggioranza ha
svolto un ruolo importantissimo, di indirizzo, di saggezza, di collante, di maestro. Ogni giorno ci si incontrava
nel tuo ufficio per condividere idee e progetti per il futuro della nostra città. Insieme abbiamo attraversato
momenti difficili, preso decisioni complicate. Siamo andati avanti. Siamo rimasti uniti e siamo ancora qui, col
tuo esempio, a portare avanti il compito che i cittadini ci hanno assegnato. Sono convinto che tu, dopo tante
battaglie politiche sostenute, ti sei divertito nella nostra squadra, felice di assolvere al compito che ti era
stato assegnato”.
“Alla fine – ha concluso il sindaco – lo rimpiangeremo, ne sono certo come si rimpiange chi ha lasciato una
traccia indelebile nell’impegno sociale, culturale, politico e nella vita. Grazie Luciano”.

 

 

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