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I CAVALIERI DELL’ORCATURA CON “PINK FLOYD THE WALL” NELLA BIBLIOTECA DI ROCCA DI PAPA

I CAVALIERI DELL’ORCATURA CON “PINK FLOYD THE WALL” NELLA BIBLIOTECA DI ROCCA DI PAPA
Giugno 10
08:39 2023

Le mie competenze sul rock risalgono – mea culpa! –  ai primi urlatori italiani che imitavano Elvis: d’altra parte agli interessi, ai gusti e alle preferenze non si comanda!  Ho trovato doveroso, però, non perdere un interessante aggiornamento in tema da fonte competente e appassionata come quella dei Cavalieri dell’Orcatura, con Franco Antonucci musicista e docente di musica ora in pensione, Lorena Gatta e Massimo Onesti, lettori e attori dalla voce espressiva e coinvolgente, Luca Tosini e Artisiano D’Ambrogio straordinari interpreti musicali e chitarristi.

L’incontro, patrocinato dal Comune di Rocca di Papa e documentato con la regia di Paolo Vinciguerra – è stato organizzato  l’8 giugno, accolti da Rosita Millevolte in biblioteca,  ormai consolidata fucina di arte, cultura, letteratura e musica.  In tema i Pink Floyd – il nome coniato unendo quelli di due bluesman americani, Pink Anderson e Floyd Council  –   gruppo musicale rock fondato a Londra nel 1965  da Syd Barrett, voce e chitarra – sostituito nel 1967 da David Gilmour – , Roger Waters, basso, Nick Mason alla batteria e da  Richard Wright alla tastiera.

Ne ha ripercorso la storia musicale e umana, Franco Antonucci,  commentando le vicissitudini dei componenti, ma anche le loro incisive influenze musicali nel gruppo, man mano che si avvicendavano alla guida della formazione del quartetto dopo Barrett, Waters e Gilmour: musica psichedelica e space rock, accostandosi successivamente al rock progressive. Numerosi i successi che di volta in volta risentivano dei diversi stili, fino a giungere a  The Wall.

Fotografia, arte, disegno, scultura: gli elementi del gruppo avevano in comune pregresse competenze grafiche e artistiche grazie a specifici studi universitari, competenze che influenzeranno le loro scelte creative musicali,  nel tempo in continua evoluzione.

L’incontro di ieri ha visto la presenza di un pubblico numeroso e interessato, concentrato sul capolavoro dei Pink Floyd realizzato il 30 novembre del 1979. Un aneddoto narra che durante un concerto in Canada, un fan salì sul palco e tentò di raggiungere Roger Waters che lo respinse terrorizzato e in seguito a questo incidente di percorso, egli creò l’immagine di un muro come simbolo di un isolamento che potesse alleviare le sue sofferenze,  dovute a una paranoia legata al successo.

Una fama mondiale senza uguali, The Wall: saranno vendute  trenta milioni di copie di quest’opera complessa che abbraccia musica, immagini e parole in ventiquattro brani che hanno come protagonista proprio Waters, il quale attraverso Pink dà voce al suo malessere.

Tornando all’evento di ieri, proprio le voci di Lorena e Massimo hanno dato spazio  alla creatività della nota band anglosassone, recitando e interpretando diversi brani, poi interpretati da Artisiano  e Luca.

Is there anybody out, c’è qualcuno lì fuori, un’espressione più volte ripetuta con tonalità diverse, nella quale si consolida la frattura della psiche di Pink:  schermato dal muro, sigilla il suo distacco dal mondo; la drammaticità del suo stato è sottolineata dalla versione musicale che attraverso le corde della chitarra esprime tutto il peso della solitudine che avvolge il protagonista;   Another brick in the wall, un inno di protesta contro l’autorità il sistema scolastico, siete solo un altro mattone nel muro vien sottolineato nel brano rivolgendosi agli insegnanti; Mother, un pezzo che fa riferimento, all’eccessiva protezione di certi genitori nei confronti dei figli: Le domande di Pink riflettono angoscia e dubbi che la madre alimenta promettendo di isolarlo costruendo un muro…; Hey you una richiesta di aiuto da dentro il muro, si chiede a chi è al di là di non arrendersi  e di lottare, di non perdere la speranza che si alterna con lo sconforto…Ehi tu, non dirmi che non c’è alcuna speranza…insieme restiamo in piedi, divisi cadiamo; Nobody home nel quale Pink riflette sulla sua condizione e sul passato, con la certezza di essere rimasto da solo:  tra i versi l’amarezza per l’esistenza vissuta …E così so che quando provo a parlare al telefono con te, non ci sarà nessuno a casa…

In Confortable numbe, Pink ripensa al suo passato:  non c’è alcun dolore, ti stai allontanando…  Una nave distante, fumo all’orizzonte… stai solo attraversando le onde…    Il bambino è cresciuto, il sogno è svanito, sono diventato piacevolmente insensibile;   con   The trial, siamo di fronte a un processo: Pink  giudica se stesso e viene condannato a esporsi agli altri.  Il giudice, lo condanna a ritornare tra i propri simili, abbattendo il muro e tornando alla realtà.  Infine, Wish you were here: dedicata all’amico Syd che aveva abbandonato il gruppo…  nostalgia tra i versi, una tristezza che sfuma, tuttavia nella speranza quando  si esprime quel desiderio di vicinanza: vorrei che tu fossi qui..

Avere qui con noi i Pink Floyd sarebbe stato impossibile – ha commentato scherzosamente  il moderatore, lasciando intendere la sua soddisfazione per la riuscita della serata – ma anche senza di loro, con i musicisti e i loro  strumenti siamo riusciti a rivivere le emozioni e il coinvolgimento che i Pink hanno da sempre trasmesso… e le voci degli attori, nella recitazione dei brani musicali e di alcuni loro personali versi poetici,  hanno dato consapevole conferma di quanto la musica e la poesia siano ali per volare in alto, proprio come la storia musicale di  questo famoso gruppo rock…

Infaticabili, i Cavalieri saranno di nuovo con noi a Rocca di Papa,   domenica 11 giugno alle 20.00  in Piazza della Repubblica… non mancheremo!

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1 Commento

  1. Frank
    Frank Giugno 10, 11:45

    Rita Gatta ne sa molto più di quanto creda. Questo si evince dalla lettura di questa recensione efficace ed esaustiva che tuttavia non mi sorprende più di tanto, dato che la sua fervida attitudine alla poesia le ha consentito di compenetrare a fondo le problematiche espresse nell’opera rock dei Pink Floyd. Grazie Rita a nome anche di tutti i Cavalieri dell’Orcatura.

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