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Un concerto eccezionale al Palazzo Sforza Cesarini di Genzano e la ripresa dei concerti matinée nell’Auditorium “Romina Trenta” della Casa delle Culture e della Musica a Velletri

L’Associazione Culturale Colle Ionci, con il contributo della Regione Lazio, prosegue il suo prezioso lavoro di diffusione musicale con una fitta proposta di concerti interessanti e di grande pregio. Tutto con una programmazione appassionata e competente che, mentre non trascura alcuni eventi centrali, dissemina piccoli grandi gioielli. Uno si è concretizzato domenica 18 febbraio nella Sala delle Armi del Palazzo Sforza Cesarini di Genzano. Una sala dove non entrava più uno spillo e assorta in un silenzio ammirato per ascoltare il suono netto e caldo del liuto di Evangelina Mascardi, una delle migliori interpreti a livello internazionale. Una immersione fantastica in preludi e fughe di Bach e del suo contemporaneo Silvius Leopold Weiss per un tripudio di applausi. Miracolo della musica che sa essere antica e moderna, diremmo perfino accattivante ma senza implicazioni diminutive. Tanto gioiello sembra fare da apripista per la “corona” di matinée che rappresentano un sempre raffinato e approfondito punto di forza della stagione de “Il “suono” di Liszt a Villa d’Este” che, giunta ormai alla sua XII edizione, dalla Villa si è propagata all’Auditorium di Velletri e al Palazzo di Genzano. Infatti i nove concerti mattinieri domenicali, dal 3 marzo al 9 giugno alle 11,15, per la colta e vivace ideazione di Giancarlo Tammaro, sono racchiusi nell’emblematico titolo – “Varietà di timbri e accostamenti di colori” (abbinamenti, anche inusuali, di strumenti e musiche) – Il pianoforte Erard del 1879 potrà duettare, in alcune occasioni, con l’arpa, la chitarra o il mandolino, oltre ovviamente con i più usuali violino e violoncello. Ci sarà spazio per particolari esecuzioni, nel centenario della scomparsa, in memoria di tre grandi compositori come Gabriel Fauré, Giacomo Puccini e Ferruccio Busoni; poi tanto altro, da Beethoven, Liszt e Brahms a Prokofiev e Rachmaninov, fino a Ravel, Piazzolla, Rodrigo… In “attesa”, domenica 25 febbraio ore 18 sempre in Auditorium, altro evento da non perdere come il quinto concerto dell’integrale delle sonate di L.V. Beethoven con le impareggiabili qualità tecniche ed emozionali di Ivan Donchev al pianoforte Erard. Per un panorama completo dei tanti appuntamenti si può consultare il sito della Associazione Colle Ionci.

Alberto Pucciarelli