Iª Edizione del Concorso Fotografico “Uno Scatto, Un Diritto”
E’ un mattino, quando il sole era alto nel cielo, uno dei discepoli, (…), si avvicinò dicendo: “Signore, il mio vestito è consunto e non ne possiedo altri.
Dammi il permesso di andare al mercato perché io possa procurarmene uno nuovo”.
E Almustafa sollevò gli occhi su di lui e disse: “Dammi il tuo abito”. E quello così fece, rimanendo nudo nella luce del meriggio.
E Almustafa disse con una voce simile a quella di un giovane destriero al galoppo sulla via: “Solo coloro che si sono denudati vivono nel sole. Solo colui che si spoglia dell’essere cavalca il vento”
È questa l’anima di “UNO SCATTO UN DIRITTO” concorso fotografico che si pone come evento inaugurale dell’area di Tutela Europea ed Internazionale dei Diritti Umani di TIA Formazione Internazionale, (TIA acronimo di Trasformation In Action).
Il progetto nasce con lo scopo di indagare la potenzialità dell’immagine rispetto ad un tema delicato come quello dei diritti umani.
La speranza è quella di poter rintracciare nell’attimo di uno scatto quei rari momenti in cui “ci si denuda dell’essere per vivere nel sole”.
Le foto fino ad ora pervenute sembrano proprio rispondere a questo appello sotteso. Nessuna immagine è banale. Tutte sembrano evocare un motivo ricorrente: dove v’è privazione, v’è bellezza; dove v’è negazione, v’è autenticità e dove v’è mancanza, v’è desiderio e speranza.
Il concorso è aperto a tutti coloro che abbiano voglia di raccontare con un’immagine qualcosa di unico e significativo.
I diritti a cui gli autori dovranno ispirarsi sono quelli sanciti nella Carta dei diritti fondamentali inglobata nel Trattato di Lisbona: dignità, libertà, uguaglianza, solidarietà, cittadinanza e giustizia.
Ai vincitori verrà offerta la possibilità di accedere a dei corsi di formazione organizzati dall’Associazione stessa.
La scelta di prediligere questo tipo di premio ha tenuto fede a quelli che sono i principi ispiratori e la missione di TIA.
L’accesso all’istruzione e alla formazione è infatti un diritto troppo spesso negato, abusato e strumentalizzato anche in Paesi che si vantino di essere fondati su principi democratici.
Il concorso si concluderà con l’allestimento di una mostra collettiva in cui verranno esposte tutte le opere.
Grande è il desiderio che tale iniziativa possa raggiungere soprattutto i cuori dei più giovani che rappresentano l’anima pulsante di un Paese che talvolta, delude, inganna e scoraggia ma che grazie anche a progetti di questo tipo tende a riaccendere la speranza
Poiché minore è l’affermazione e la tutela di certi diritti e maggiore e più forte deve essere il desiderio della loro espressione.
Un semplice scatto può donare parole a chi è obbligato a vivere nel silenzio, può rendere giustizia a chi è vittima di discriminazione, può regalare un paio di ali a chi sogna ma non può essere libero, e, soprattutto, un semplice scatto può fornire consapevolezza, dal momento che, maggiore è la comprensione di ciò che abbiamo e migliore è la nostra propensione ad amarlo e a lottare perché non ci venga tolto.
Attuare un’opera di sensibilizzazione in tema di diritti umani non è lo scopo del solo concorso ma quello dell’intera area in cui esso si inserisce. Per realizzare un’efficace tutela è necessario un adeguato sistema di promozione dei diritti umani e questo è l’intento di TIA che a tal proposito organizzerà conferenze, seminari e corsi di formazione su questi temi.
“Uno scatto, un diritto” è il primo passo verso un grande progetto.
Per maggiori informazioni è possibile scaricare il bando del concorso dal sito www.tiassociazione.org o scrivere alla seguente e – mail:
tia.unoscattoundiritto@gmail.com.
1 – Gibran, K., “Il giardino del profeta”, Feltrinelli, 2006, pp. 53 – 54.
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