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La “Mappa del Mondo” di Fra Mauro è un prezioso documento risalente alla metà del 1.400, custodito presso la Biblioteca Marciana di Venezia. L’opera fu creata dal monaco camaldolese Fra Mauro. Questa antica carta geografica non si è mai allontanata dal monastero dell’Isola di San Michele: una dimora molto antica se pensiamo che la sua storia secolare è giunta fino a noi anche attraverso i racconti dei viaggiatori  che, nel Medioevo, transitavano per Venezia.  

Per la prima volta il documento si sposta all’estero, traslocando temporaneamente a Canberra, dove fino al 10 marzo resterà ospite della National Library of Australia. La mappa rappresenta uno dei capolavori assoluti della storia della cartografia e segna il passaggio dalla concezione medievale del mondo alle nuove conoscenze apportate dai viaggi di esplorazione e dalle navigazioni.

All’inaugurazione della mostra, avvenuta il 6 novembre 2013, presente anche un testimonial molto atteso e apprezzato dal pubblico cinematografico:  l’attore australiano e premio Oscar Russel Crowe che ha posato davanti al cimelio medioevale. L’attore, appassionato di cartografia, ha accettato l’invito del Presidente della National Library, Ryan Stokes e ha seguito con grande interesse una visita privata alla mostra, guidato da Nat Williams, uno degli studiosi che hanno curato la mostra, insieme a Martin Woods e Susannah Helman. “L’abbiamo contattato chiedendogli di essere nostro ospite ed è stato molto sensibile all’invito”, ha dichiarato Stoke. Ad accogliere l’opera è stata la mostra “Mapping Our World: Terra Incognita to Australia”.  Il direttore generale della National Library of Australia, Anne-Marie Schwirtlich, ha ringraziato l’ambasciata italiana, la Biblioteca Nazionale Marciana e l’Istituto Centrale per il Restauro e la conservazione del Patrimonio Artistico Librario del ministero dei Beni e delle Attività Culturali per aver facilitato la concessione del prestito che permette ai visitatori di ammirare une delle più belle mappe di ogni tempo.

Il Mappamondo di Fra’ Mauro, frater conversus del Monastero Camaldolese di San Michele in Isola nella laguna veneziana, completato nel 1460, costituisce il più importante testimone del passaggio della scienza cartografica dal Medioevo all’Età moderna, alla rappresentazione del mondo come precisa e compiuta definizione dello spazio. Non a caso questo “passaggio” avviene a Venezia, che a metà del Quattrocento costituisce uno dei maggiori centri di elaborazione culturale, e non solo, dell’Europa cristiana.

“Siamo orgogliosi che la partnership sviluppata con la Biblioteca Nazionale Marciana abbia permesso al Mappamondo di Fra Mauro, la maggiore delle mappe medioevali, di essere al centro della mostra”, ha commentato il Direttore generale della National Library of Australia, Anne-Marie Schwirtlich. «La National Library of Australia è particolarmente grata al Governo italiano per aver tanto generosamente concesso questo eccezionale prestito, che non solo sviluppa ulteriormente le forti relazioni culturali tra Australia e Italia, ma offre anche ai nostri visitatori un’occasione unica di ammirare una delle più famose mappe di ogni tempo. Tutti gli oneri relativi alla preparazione e al trasporto di quest’opera – ha precisato la direttrice – sono stati generosamente sostenuti da Kerry Stokes AC, Noel Dan AM e Adrienne Dan, Nigel Peck AM e Patricia Peck, Douglas e Belinda Snedden, dall’Ambasciata italiana a Canberra e dalla National Library of Australia».