Iran: 1500 fermati in un mese per nuova campagna moralizzatrice
In nome di una nuova campagna lanciata per far rispettare le norme islamiche in Iran, oltre 1.500 persone, per la maggior parte giovani di età compresa tra i 16 e i 20 anni, sono state fermate dalla polizia a Teheran. La campagna è iniziata soltanto un mese fa e ha a che fare soprattutto con l’abbigliamento delle donne. A rendere noto il numero dei fermati è stato il vice comandante della “polizia per gli affari sociali”, il generale Bahman Karegar, citato dall’agenzia Isna. Le cifre si riferiscono al mese iraniano di Khordad, che va dal 22 maggio al 21 giugno. Il 98 per cento sarebbe stato soltanto ammonito ufficialmente. Il generale non ha fornito ulteriori particolari, ma probabilmente si riferisce a casi di donne velate in modo non appropriato e agli impegni che esse devono sottoscrivere per essere certi che si comportino in modo diverso. Il restante due per cento dei fermati è stato invece portato davanti alla magistratura. La campagna moralizzatrice prosegue, nonostante il presidente Mahmud Ahmadinejad, durante un’intervista televisiva rilasciata il 13 giugno scorso, l’abbia criticata. Diversi esponenti e religiosi conservatori, appartenenti al suo stesso schieramento, lo hanno duramente criticato per queste dichiarazioni.
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