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“ISIDE!” Performance in memoria di Ezio Donati. Nemi, Giardino di Diana

“ISIDE!” Performance in memoria di Ezio Donati. Nemi, Giardino di Diana
Luglio 16
15:27 2010

2912_171“ISIDE!” Performance in memoria di Ezio Donati. Nemi, Giardino di Diana , 26 giugno 2010 ore 22.00- 24.00

Pochi sanno che Caligola pagò cara la sua affliliazione ai culti egiziani di Iside. Così come Giulio Cesare venne ucciso anche per la sua esaltazione verso tali culti (Cesare ebbe un figlio, Cesarione , proprio da Cleopatra, ovvero l’incarnazione vivente di Iside),molti imperatori romani cedettero alla tentazione dei culti orientali di Iside costruendo templi isiaci a Roma (vedi oltre a Cesare e Caligola anche Commodo e Caracalla). Di tali templi oggi a Roma esiste ormai ben poco ed i reperti superstiti sono disseminati in vari musei. Iside venne venerata per otto secoli nell’antichità sia in oriente che in occidente (dal IV secolo avanti Cristo al IV secolo dopo Cristo) mettendo pericolosamente a rischio la venerazione, tutta romana, per Venere. Caligola costruì le navi sacre per Iside proprio a Nemi, e le faceva navigare attraverso lo “speculum Dianae” nelle notti di luna piena. Infatti sia Iside che Diana erano entrambi culti femminili, e pertanto, lunari.
Cosa è rimasto di tutto ciò nella memoria contemporanea? Dopo l’incendio materiale delle navi operato nel 1944 dai nazisti in fuga, il Museo delle Navi Romane è un museo orfano del suo tesoro più prezioso, mentre il tempio di Diana (o di Iside) è visitabile solo a piccoli gruppi grazie al consenso del proprietario del Giardino di Diana, il Dott. Gino De Sanctis, che con grande sensibilità e senso civico , accoglie tutti i visitatori. Il sito archeologico è tenuto grazie alla sua solerzia perfettamente pulito da erbacce e rovi, e i visitatori possono godere di una visita assolutamente gratuita spesso sotto la sua stessa guida. Infatti nel Giardino di Diana non c’è solo il Tempio di Diana , o K di Iside, ma anche il Tempio R, il Tempio della Grande Dea Madre, le Celle Donarie, i Nicchioni, le Terme , il Teatro. Appare spontaneo pertanto il desiderio da parte del proprietario di aver invitato un gruppo di amanti dell’arte isiaca ed aver proposto loro con decoro , pulizia ed eleganza una performance assolutamente privata, a numero chiuso, dal titolo “ISIDE!” in memoria dello scomparso scultore romano Ezio Donati. La performance è stata coordinata dal musicologo Maurizio Bignardelli, Docente di Flauto Traverso presso il Conservatorio “Respighi” di Latina. Egli ha ideato insieme all’architetto Marco Donati, nipote del defunto scultore Ezio Donati, una suggestiva scenografia con le sue sculture. Attorno queste sculture ispirate alla classicità (“Venere”, “Bacco”, “Sitone l’Ermafrodito”, “Prostituta sacra 1” , “Prostituta sacra 2”) la voce recitante (Doriana Chierici) ha declamato parte dell’undicesimo libro delle Metamorforsi di Apuleio (L’Asino d’Oro) dedicato proprio all’iniziazione ai culti di Iside, oltre al Carme 76 tratto dai Carmina Burana dedicato a Venere, la Preghiera di Iside, rinvenuta in Egitto nel IV secolo a.c., mentre un coro di flautiste (le allieve di Bignardelli del Conservatorio di Latina Elisabeth Niel, Laura Bruciamete Carletti, Marta Visentin, Flavia Grammatico) suonavano melodie estemporanee vestite in costume di sacerdotesse di Iside, ovvero con una bianca tunica di lino e sandali orientali.
Ma la vera protagonista della performance è stata la giovane attrice Roxana, che mimando insieme a Maurizio Bignardelli le scene narrate dal testo latino di Apuleio (la trasformazione di Lucio (asino) in uomo , grazie all’intervendo divino di Iside), ha impressionato per la sua forte carica sensuale ed erotica.
Le musiche di scena ,altamente suggestive, selezionate da Bignardelli ,sono state una miscela di canti ed invocazioni religiose arabe , persiane, sommati agli esperimenti vocali di Demetrio Stratos, più brani strumentali delle cantigas di Santa Maria, frammenti sonori dai carmina Burana di Carl Orff, canti tradizionali rumeni più un frammento celebre da “The great Gig in the sky”. Il Classic Studio di Max Stival ha offerto un ottimo supporto tecnico alla performance. Il pubblico, sedotto dalla luce affascinante della luna piena, il 26 giugno infatti è stato scelto quale giorno intenzionalmente dagli organizzatori della performance, poichè da 15.000 anni la luna diffonde il suo chiarore all’interno del Tempio, si è lasciato suggestionare, ed ha seguito in processione lunare- adorante Iside (Roxana) e le sue sacredotesse flautiste.
Perchè la performance era in memoria di uno scultore scomparso? Perchè nell’area sacra di Nemi furono attivi per secoli molti scultori dell’antichità che ebbero come committenti le più nobili famiglie aristocratiche romane, che vollero dedicare busti in marmo al tesoro del tempio custodito dal Gran Sacerdote (ovvero gli imperatori stessi). Molte di queste sculture furono donate a collezionisti d’arte dagli Orsini , ed ora si trovano a Copenaghen, a Berlino, a New York. Nei templi dell’antichità inoltre erano attive le prostitute sacre che grazie ai loro corpi stupendi richiamarono tutti gli uomini facoltosi dell’antichità, con successo di “cassa” ed ulteriore edificazione di aree edili “sacre”. Un impiego delle prostitute impensabile nei nostri tempi moderni, sempre a caccia di streghe da bruciare!
A Nemi però resta intatta, nonostante la dispersione di molte opere d’arte legate ai templi sacri,tutta l’area sacra ,che ha rivissuto un magico momento spirituale grazie all’impegno congiunto di Gino De Sanctis e Maurizio Bignardelli, entrambi sinceri amanti di questo eden paradisiaco. Il pubblico, numeroso ed attento, ha così goduto di un raro momento di legame autentico con la natura ed i suoi simbolismi sacri.

 

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