La Piramide e la Rete
L’immagine che uso spesso e volentieri per descrivere quella che oggi, senza esagerare, definisco “guerra” per la «comunicazione-organizzazione» (categoria duplice-unica) in questo mondo, a partire dagli aspetti più estetici e formali dell’informazione (giornalistica) è la Piramide*, la struttura piramidale (o gerarchica) che si incontra e scontra contro la struttura a rete** o “tra pari” (internet e telecomunicazioni). In quest’ultima struttura l’attenzione è puntata allo «spirito» che anima i tecnici che presiedono la gestione della rete fisica, di tutti quei soggetti, uno per uno, che materialmente gestiscono e garantiscono la trasmissione dei dati, che ci permettono di comunicare e organizzarci collettivamente, che ci permettono di curare un sito o un blog. Che ci permettono materialmente di comunicare tra noi scavalcando palazzi e corti “ufficiali”. La Piramide è una struttura naturale ritenuta più “sicura” nel gestire e governare la società, che altrimenti si sfilaccerebbe in tanti blocchi o sottosistemi in perenne conflitto reciproco anche per sole stupidaggini (la “maestra che tiene a bada i bambini” quando litigano per capricci), un “far west” totale, ma oggi è (stra-)inquinata da abusi e corruzioni nella sua disposizione, macchinosa, “burocratica”, insopportabile, atta solo per raggiungere l’area vertice di una “catena alimentare” e abusare di questa posizione in modo parassitario, “castale”. Per conservare una forte posizione di forza e potere sempre e comunque, tenendo “sotto scacco” il corpo e la base, una continua e sicura “rendita” e politica. La Rete poi, nemmeno essa (vedi le cronache sull’abuso della comunicazione informatica) è immune da inquinamenti, dettati ora solo da incoscienza e irresponsabilità, da ignoranza e inciviltà “comuni” dei (singoli) “cani sciolti” o selvaggi in circolo, dove anche uno solo di essi (pirati informatici), che sfrutta in malafede le sue conoscenze, può inquinare lo strumento della rete per seminare vandalismo, zizzania o altro. La “ricetta” per uscire dall’impasse è relativamente “semplice”. Puntare sì sempre e comunque alla più ampia e “orizzontale” forma e struttura di comunicazione-organizzazione (una «federazione dei nodi» e/o delle “piramidine” di controllo e gestione che ora presiedono i singoli nodi) ma al tempo stesso migliorare in termini di chiarezza e trasparenza di controllo e gestione le eventuali citate “piramidine” nodali, e soprattutto garantire il buon e giusto operato dei “tecnici”, non solo quelli informatici o addetti alle (tele)comunicazioni. Il sistema con la struttura a rete necessita fondamentalmente di saggi e buoni “cantonieri”.
*Piramide semplificata. In realtà la rappresentazione geometrica più dettagliata è un tronco di piramide, con tante sporgenze nel corpo e il vertice una serie di tanti picchi posti più o meno sullo stesso piano.
**Anche qui semplifico la figura. Un’ampia figura piana a rete con “piramidine” nei nodi dove esistono strutture/aziende pubbliche o private preposte alla gestione dei dati (informatici) solo attraverso la gestione e cura dei server o degli immancabili Centri Elaborazione Dati in generale.
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