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La stampa estera “sputtana” l’Italia

Novembre 10
23:00 2009

Che la stampa estera stia “sputtanando” l’Italia l’ha detto, usando tale termine, il premier Berlusconi. Dal settimanale “Internazionale / Ogni settimana il meglio dei giornali di tutto il mondo” (del 16 ottobre scorso) abbiamo estrapolato i punti più salienti degli articoli che parlano dell’Italia e del premier italiano. Su “Newsweek” (un newsmagazine statunitense) il giornalista Dickey scrive che «L’Italia ha la popolazione più anziana d’Europa e la seconda più anziana del mondo, dopo il Giappone. Gli immigrati, che alimentano la forza lavoro, sono sfruttati e discriminati. Le pensioni stanno divorando il bilancio. Anche le infrastrutture vacillano, ostacolando le possibilità di ripresa. Il Fondo monetario internazionale ha previsto che il pil (prodotto interno lordo) italiano scenderà del 5,1% quest’anno, un calo molto superiore a quello previsto per la zona euro. Lo stato dell’istruzione pubblica è imbarazzante visto che, secondo l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, gli unici paesi dell’Ocse con un sistema scolastico peggiore dell’Italia sono il Messico e la Turchia. Lo sviluppo dovrebbe rispettare lo stato di diritto, ma la criminalità organizzata è ancora uno dei protagonisti economici del paese, con un fatturato stimato di 130 miliardi di euro l’anno…L’Italia è ancora la settima economia del mondo. Fa parte della Nato, del G20, della zona euro e di quasi tutti i gruppi di potenze mondiali. Ma ha molto meno peso di quanto vuole far credere. La reputazione di Berlusconi e le sue battute di pessimo gusto mettono a disagio gli altri leader. Non sorprende, quindi, che l’Italia sia spesso messa in disparte…. Berlusconi peggiora le cose attribuendosi il merito di iniziative in cui ha avuto un ruolo marginale… Berlusconi usa ogni mezzo perché gli italiani ricevano solo buone notizie…Non c’è da stupirsi: Berlusconi controlla la tv di stato, le principali emittenti private, il gruppo editoriale più importante del paese, un settimanale e un quotidiano. Appena la tv pubblica prova a criticarlo, lui attacca… Berlusconi, tormentato dagli scandali, non riesce a concentrarsi su quello che ha davanti (dall’economia del paese alla politica estera) deciso a scovare quelli che lo vogliono incastrare: magistrati, giornalisti, cospiratori comunisti, aspiranti successori e donne infuriate…. E’ per questo che l’Italia deve dire ancora no. E spiegare a Silvio che è tempo di andarsene». Questo è quanto scrive il giornale americano Newsweek. Ma anche un altro giornale statunitense, “The Wall Street Journal”, critica il premier italiano scrivendo che «La Corte Costituzionale ha bocciato la legge che lo proteggeva dai procedimenti penali…Una legge come il “lodo Alfano” è difficile da tollerare in una democrazia e in uno stato di diritto. Ma l’Italia è un caso a parte…. E’ probabile che Berlusconi abbia la meglio sui suoi accusatori.. I processi contro Berlusconi potranno durare decenni. Ma nello scontro interminabile tra i discendenti di Machiavelli, gli italiani sono i veri perdenti». Passiamo alla Francia con il giornale “Le Monde”. L’articolo di Ridet, dopo aver esaminato gli scandali e le vicende giudiziarie di Berlusconi, dice che «per difendersi dalle accuse il Cavaliere punterà sul tempo e quindi sulla prescrizione… Ma gli attacchi contro la stampa, i giudici, il Presidente della Repubblica e la Costituzione fanno pensare che, per salvarsi, il Presidente del Consiglio abbia deliberatamente corso il rischio di indebolire le istituzioni, considerandole ostacoli alla tranquillità di un cittadino gaudente e di un imprenditore scorretto». Vediamo adesso la Spagna con “El Paìs”. Scrive Miguel Mora che «l’Italia è il paese europeo con più avvocati: 210 mila, contro i 44 mila della Francia. Il cliente che tutti vorrebbero avere è Silvio Berlusconi. Niccolò Ghedini (avvocato del Premier) salva da dieci anni l’uomo più ricco d’Italia, elaborando leggi ad personam, chiedendo ed ottenendo rinvii. E’ in parlamento dal 2001 e passerà alla storia per una frase detta commentando in diretta tv il rapporto tra Berlusconi e la escort Patrizia D’Addario: “Non vedo nessuna rilevanza penale: il premier era solo l’utilizzatore finale”. Ghedini è uno dei tre avvocati che ha difeso il lodo Alfano davanti alla Corte costituzionale. Gli altri due sono il senatore Piero Longo e il deputato Gaetano Pecorella…. Precedentemente Pecorella aveva detto: “E’ vero, sono state fatte leggi funzionali a determinati processi per consentire a Berlusconi di governare”. I tre moschettieri non hanno però sostituito nel cuore di Berlusconi, Cesare Previti, confessore e avvocato personale del Cavaliere per quasi quarant’anni…. Secondo il giudice milanese Raimondo Mesiano, Berlusconi spinse Previti e altri due avvocati a corrompere il giudice Vittorio Metta sul lodo Mondadori (che, sintetizzando, assegnò a Carlo De Benedetti la Mondadori, una delle case editrici più grandi d’Europa. Ma a questa decisione Berlusconi si oppose rivolgendosi al giudice. Ed il giudice Vittorio Metta nel 1991 ribaltò la situazione con una sentenza che assegnò la Mondadori a Berlusconi, togliendola a Carlo De Benedetti). Nel 2007 per il reato di corruzione sono stati condannati Previti, Metta e gli altri. La recentissima sentenza del giudice Mesiano condanna anche la famiglia Berlusconi a pagare 750milioni di euro alla Cir di De Benedetti». Tutto questo sulla stampa spagnola. Passiamo ad esaminare le critiche della stampa inglese in due articoli. Il primo uscito su Financial Times. Il giornalista Boland descrive il Presidente del Consiglio italiano come una persona con un potere enorme «Ha la ricchezza: 4,4 miliardi di euro. Ha le risorse: un grande impero che comprende le televisioni, giornali, concessionarie di pubblicità e servizi finanziari. Ha il potere politico: è il Presidente del Consiglio italiano. Ha pure dei passatempi: è proprietario del Milan e di alcune residenze di lusso in Lombardia e in Sardegna, dove riceve gli ospiti con tutti gli onori, anche se non sempre con buon gusto …. Però gli analisti e i banchieri milanesi sostengono che le sentenze contro Berlusconi potrebbero compromettere le strategie internazionali di Fininvest e Mediaset, che controlla l’emittente spagnola Telecinco e vorrebbe comprare ancora altre società in Spagna…in quanto gli sviluppi degli ultimi giorni potrebbero freddare le mire espansionistiche in Spagna della famiglia Berlusconi». Il secondo articolo inglese è su “Open Democracy”. Il giornalista Andrews riferendosi alla bocciatura del lodo Alfano, scrive che «gli “eroi”del momento, quelli che hanno difeso la Costituzione e lo Stato di diritto, sono i giudici, non i politici. Molto probabilmente in Italia non si verificherà uno scontro salutare tra il regime di Berlusconi e le forze democratiche. Si innescherà invece una serie di manovre sottobanco tra vecchi esponenti della classe politica italiana, decisi a sfruttare le difficoltà del premier. Questa lotta per il controllo dell’Italia post berlusconiana difficilmente porterà alla rinascita della democrazia…Due punti sono chiari: 1) che l’ultima cosa di cui l’Italia ha bisogno è altro populismo; 2) che la prossima generazione di leader dovrà promuovere un nuovo modello di governo in Italia: né orwelliano né machiavellico, ma democratico». In effetti, gli italiani assistono impotenti all’esautorazione delle più importanti istituzioni democratiche e auspicano un governo né basato sul dispotismo, né basato sulle astuzie, ma solo su una vera compartecipazione della gente. Cioè un governo democratico!

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