Notizie in Controluce

 Ultime Notizie
  • TOR BELLA MONACA, PARTITI CON ATER SGOMBERI LOCALI ABUSIVI IN VIA SAN BIAGIO PLATANI  TOR BELLA MONACA, FRANCO (PRES MUN VI): “PARTITI CON ATER SGOMBERI LOCALI ABUSIVI IN VIA SAN BIAGIO PLATANI”  “Il ruolo della politica è valorizzare il proprio territorio e garantire sicurezza...
  • Inquinamento ambientale Inquinamento ambientale, i Sindaci di Ciampino e Marino scrivono ai Ministeri dell’Ambiente e dei Trasporti Invitare ENAC a bloccare la procedura di pubblicazione della bozza del ‘Regolamento recante disposizioni sul...
  • Nuvole e orecchio Nuvole e orecchio Interpreti di grande spessore tecnico ed empatia nel programma concertistico della Associazione Culturale Colle Ionci Da Scarlatti a Rachmaninov, da Bach a Carlotta Ferrari, visioni diverse, ogni...
  • Morti sul lavoro primo trimestre 2024. 191 le vittime PRIMO TRIMESTRE 2024: 151 GLI INFORTUNI MORTALI IN OCCASIONE DI LAVORO, 40 QUELLI IN ITINERE. DIMINUISCONO GLI INFORTUNI IN ITINERE, MA CONTINUANO A CRESCERE GLI INFORTUNI MORTALI IN OCCASIONE DI...
  • “Il suono di Listz a Villa d’Este”: tanti eventi tra Velletri e Genzano Dopo gli straordinari appuntamenti di aprile, si prospetta un maggio ricco e interessante per la rassegna “Il suono di Liszt a Villa d’Este”, giunta quest’anno alla sua XII edizione. Continuano...
  • Ciampino, Alessandra Mantuano nominata vice Sindaca Alessandra Mantuano – Assessora a Politiche socio-sanitarie, Politiche della terza età, Politiche di inclusione sociale, Minori e famiglie, Servizi demografici, Stato civile ed elettorale, Servizi all’infanzia, Rapporti con le associazioni...

Libertà non è uno spazio libero

Marzo 02
13:03 2010

Ancora uomini a morire, ancora giovani a cadere, numeri che si accatastano in una fossa comune, dove la somma dei cadaveri non crea che qualche fastidio passeggero, usato per non concedere spazio alla pietà.

In carcere si muore, è una continua discesa all’inferno, forse non è più praticabile alcuna osservazione e trattamento del recluso, alcun progetto di ricostruzione interiore, se non fosse per l’eroicità di qualche Direttore, Agente, Operatore penitenziario.
Mi tornano in mente le parole di un grande poeta: la libertà non è uno spazio libero, libertà è partecipazione.
Come è possibile trattare di libertà, di dignità, di diritti e di doveri, in un perimetro relegato a discarica delle speranze, a contenitore muto di invivibilità, come è possibile parlarne quando ogni giorno dal carcere arrivano grida di aiuto e imprecazioni inascoltate.
Libertà è partecipazione persino dentro la terra di nessuno, dentro la colpa che non è ancora consentito arretrare, così cantava il Gaber nazionale, e in questo presente di spot elettorali, c’è da svolgere una riflessione, un compito che possiede una sua obbligatorietà; se davvero intendiamo il carcere e la pena e le Istituzioni che ne compongono il senso e lo scopo per una effettiva utilità sociale, un progetto di vita futuro non solo per i detenuti, ma per la collettività intera.
Non è possibile aggirare il problema insito in quel “libertà è partecipazione”, non è più plausibile trattare la questione in termini prettamente matematici, di contenitore, di numeri, di somme disumane, di detrazioni inumane.
Partecipare significa prendere parte a qualcosa, perché ne siamo diventati parte, costruire un ponte comune su cui camminare insieme, svolgere un tragitto insieme, fare un pezzo di strada insieme.
Partecipare sottende capacità di vista prospettica da parte di chi conduce, ma anche di chi intende ricostruire ciò che rimane, partecipare è lo spirito, è il propulsore di quel percorso di rinnovamento che realizza un giusto equilibrio tra diritti e doveri nei riguardi di chi sconta con dignità (diritto) la propria pena, e rispetta con lealtà quel patto sociale (dovere) intrapreso con il consorzio civile.
Libertà non è solo uno spazio libero che aiuta a uscire dall’angolo costretto dei nascondimenti, il carcere non è perimetro che sarà mai libero, non è facile pensare a una collettività senza più prigioni, filo spinato, ma abbandonare gli errori divenuti analfabetizzanti, questo sì che è possibile.
Carcere e partecipazione per rendere meno offensiva la disperazione, quella che deriva dalle morti inaccettabili, ma ugualmente nel menefreghismo meglio congeniato, continuano a imperversare nel panorama penitenziario italiano.
Nonostante parlarne appaia sempre più come la ricerca di una elemosina pietistica, di una solidarietà buonista, è utile ostinarsi a farne dibattito, con l’intensità di una partecipazione attenta, accorciando le distanze da un preciso interesse collettivo, rimettere al centro di una riforma urgente e improrogabile, la persona, il detenuto-cittadino, che dovrà fare ritorno in società, a cui consentire di rimettere alla prova la propria prossimità umana, la propria coscienza della libertà.

Articoli Simili

0 Commenti

Non ci sono commenti

Non ci sono commenti, vuoi farlo tu?

Scrivi un commento

Scrivi un commento

MONOLITE e “Frammenti di visioni”

Categorie

Calendario – Articoli pubblicati nel giorno…

Maggio 2024
L M M G V S D
 12345
6789101112
13141516171819
20212223242526
2728293031  

Presentazione del libro “Noi nel tempo”

Gocce di emozioni. Parole, musica e immagini

Edizioni Controluce

I libri delle “Edizioni Controluce”