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Libri per conoscere la biodiversità, la matematica Sophie Germain, donne del conflitto ucraino, la cinematografia del male. Infine ‘le ricette’ di un emigrato centenario  

Libri per conoscere la biodiversità, la matematica Sophie Germain, donne del conflitto ucraino, la cinematografia del male. Infine ‘le ricette’ di un emigrato centenario   
Febbraio 26
09:22 2023

Bioavversità – Il vizio delle monocolture nelle terre alte di Giannandrea Mencini, Kellermann Editore collana Umano/troppo/umano, un’inchiesta sull’uso intensivo delle monocolture.

Dopo aver indagato con “Pascoli di carta. Le mani sulla montagna” – Premio Leggimontagna 2021, Premio Internazionale di Letteratura Città di Como per la sezione saggistica 2022 e segnalazione al Premio Itas di Trento 2022 – le truffe e le speculazioni che coinvolgono gli alpeggi italiani, tra le pagine di questo volume l’autore intraprende un nuovo viaggio nelle Terre Alte per esplorare la perdita di biodiversità nel nostro Paese a causa del proliferare delle colture intensive. In questo libro Mencini dialoga con diversi protagonisti per investigare la diffusione del Prosecco nel nordest, dei meleti in Val di Non e dei noccioleti in Centro Italia, riportando accurate testimonianze sulle conseguenze ambientali, sanitarie e sulla biodiversità, causate dalla diffusione delle monocolture in Italia.Pagina dopo pagina i lettori scoprono non solo aspetti negativi, ma anche storie virtuose e vincenti, che vanno dal Veneto fino all’Alto Molise passando per il Lazio, a dimostrazione che è possibile anche un’agricoltura diversificata e sostenibile, basata sul rispetto del territorio e della sua storia rurale.

Giannandrea Mencini – veneziano, giornalista e scrittore, si occupa di storia dell’ambiente e del territorio. Ha pubblicato numerosi saggi, libri e articoli, dove ha raccontato i problemi della salvaguardia di Venezia e del vivere in montagna, tra i quali ”Acqua in Piazza” (Lineadacqua, 2016), ”Vivere in pendenza. Scelte di vita che cambiano la montagna bellunese” (Supernova, 2019).  

È stato fra i curatori con contributi specialistici del primo Rapporto sullo stato dell’ambiente 2000 (Provincia di Venezia, 2000) e dello Stato dell’ecosistema lagunare veneziano a cura del Magistrato alle Acque di Venezia (Marsilio, 2010). Ha ricevuto una menzione speciale nell’ambito della terza edizione del Premio Nazionale di ecologia Verde Ambiente per i suoi scritti sulle tematiche ambientali e di difesa del territorio. 

Prefazione di Letizia Bindi – grossetana, docente di antropologia presso l’Università del Molise. Si occupa di storia delle discipline demo-etno-antropologiche, di rapporto tra culture locali, con particolare attenzione all’ambiente e alla valorizzazione dei territori.

 

Sophie Germain Libertà, uguaglianza e matematica di Cecilia Rossi, L’Asino d’oro edizioni

Prefazione di Roberta Fulci 

La passione per la matematica di una scienziata che ha lottato tutta la vita per vedere riconosciuta la sua dignità di ricercatrice e studiosa. La storia di Sophie Germain, matematica francese dalla vita straordinaria, è emblematica del rapporto tra donne e scienza e solleva questioni attuali ancora oggi. Con il suo originale lavoro di ricerca e i suoi importanti contributi scientifici, Sophie Germain si è opposta alla convinzione comune del suo tempo che le donne non fossero capaci di un lavoro scientifico indipendente, cambiando per sempre il concetto di studiosa donna e guadagnandosi il titolo di matematica rivoluzionaria. Nota per gli studi sulle superfici elastiche applicati alla Tour Eiffel, ma soprattutto per i risultati significativi raggiunti nel campo della teoria dei numeri, Sophie Germain si è dovuta in più occasioni fingere uomo per riuscire a coltivare la sua passione per questa disciplina. Dedita interamente alla scienza dall’età di 13 anni – quando nella biblioteca del padre scopre il libro che la fa innamorare della matematica, mentre la rivoluzione francese esplode nelle strade di Parigi – ha dialogato alla pari con i più grandi matematici della sua epoca, tra fine ‘700 e inizio ‘800, ricevendo il plauso, tra gli altri, di Carl Friedrich Gauss, grazie al quale l’Università di Gottinga nel 1830 le riconobbe una laurea honoris causa. Nonostante ciò, i suoi meriti e la sua identità di scienziata sono stati a lungo negati dalla comunità scientifica.

Cecilia Rossi – Laureata in Matematica all’Università degli studi di Bologna con una tesi dal titolo: “Il carteggio fra Sophie Germain e Carl Friedrich Gauss”, è attualmente docente di matematica e fisica in un liceo scientifico di Parma.

 

La neve di Mariupol dell’inviata de La Stampa Monica Perosino

Una denuncia sulla guerra che riporta le donne al centro della Storia. Un esordio brillante per l’inviata de La Stampa Monica Perosino, a metà tra romanzo e verità che ricorda Capote e Carrère.

In questo brillante romanzo-verità scopriamo il talento letterario di una scrittrice destinata a stupire. La sua opera non si può catalogare con facilità perché non è né narrativa, né saggistica, né diario, e ha in comune i tratti dei migliori libri-verità, nel solco di Emmanuel Carrère e Truman Capote. Un lavoro sorprendente per un’opera di letteratura vissuta in prima persona che, attraverso un racconto polifonico, documenta l’invasione russa in Ucraina trasformando piccole persone in grandi personaggi e restituisce l’esperienza di una guerra dove non ci sono gesta eroiche, ma letti sfondati, cetrioli in salamoia, babuskhe spaurite, sigarette all’anguria, bunker improabili e storie grottesche. A volte rideremo, e a volte invece piangeremo insieme a un’umanità che resiste all’orrore.

Monica Perosino – giornalista e inviata di guerra per La Stampa sul fronte ucraino, qui all’esordio come scrittrice – documenta l’invasione russa in Ucraina attraverso la discesa nell’inferno di una donna che questa guerra la carica sulle sue spalle, la vive spalmata sulla sua pelle, la assorbe, la respira, la mangia, la fuma. È una guerra di sudore, fatica, paura, fango, fuga, ha l’odore della benzina nelle taniche e delle sigarette all’anguria, dei panni sporchi e delle trincee scavate nella fertile terra nera ora imbevuta di sangue. Intorno all’autrice si muove un mondo in prevalenza femminile: volontarie, profughe, fotografe, le contadine che offrono rifugio e ristoro e le intellettuali che sotto le bombe vivono anche la lacerazione della cultura nella quale si erano formate. Quella in Ucraina, infatti, è anche una guerra che ha il volto di donna, e sono principalmente loro le protagoniste delle pagine del romanzo. Ci sono le vittime degli stupri dei soldati russi, raccontate con infinito dolore e delicatezza, così come le determinate attiviste che imparano a fare le bottiglie molotov mentre riscoprono con fierezza l’identità della loro nazione. E mentre gli uomini sono al fronte, a scrivere alle loro amate lettere che potevano essere state composte in una trincea del 1914 o del 1941, sono ancora le donne a prendere in mano le redini del Paese, come è sempre stato nelle guerre dalla notte dei tempi.

Monica Perosino Nata nel 1972 a Torino, laurea in Filosofia, è giornalista del quotidiano La Stampa dal 2001. Dal 2013 si occupa prevalentemente di Europa centrale e orientale, e di Paesi nordici. Come inviata ha coperto le vicende legate ai diritti umani e civili soprattutto in Polonia, Ungheria e Balcani e, più recentemente, la guerra in Ucraina, cui è ispirato questo libro.

 

Il Male Assoluto sullo Schermo, Giuseppe Mele analizza 495 film, 90 anni di cinema su Olocausto e genocidi

Come vengono riportate sullo schermo cinematografico le più buie pagine della storia dell’umanità? Nel suo ultimo libero Il Male Assoluto sullo Schermo, Giuseppe Mele ha analizzato 495 film girati in vari paesi nell’arco di 92 anni, che affrontano tematiche come l’Olocausto o altri grandi genocidi. Un libro forte, che parla non solo di cinema, e del modo in cui i registi si approcciano a tematiche di questo tipo, ma anche di come lo spettatore accolga queste scene. Il libro è stato presentato il 23 febbraio a Roma, presso la sede della Federazione Unitaria Italiana Scrittori.

La rappresentazione del dolore più cupo e della ferocia più cieca nelle pellicole cinematografiche ha assunto volti diversi, andando da toni lievi, che raccontano, ma non mostrano, fino a scene crude, violente e dirette, andando ben oltre i limiti dell’accettabilità e della sopportabilità. Diversissime sono state le rielaborazione, così come la comprensione e l’immedesimazione. Per l’Occidente, ricordare e comprendere ciò che è stato il Male Assoluto resta fondante per ritrovare il senso del presente, raggiungere l’accettazione del passato, ponendo, però tra sé e quelle vicende una distanza netta, non solo temporale, ma soprattutto emotiva.

 

Meals and Memories with Nonno, Ricordi e Ricette con Nonno di Franck Jovine  

Alzi la mano chi non vorrebbe avere un ricettario da seguire per una vita in salute e longeva. Nell’era del progresso dove la risposta ad ogni tipo di domanda si trova con un semplice click, nessuno conosce ancora gli ingredienti giusti per la longevità. Eppure la storia, l’esperienza e gli studi scientifici ci parlano di quanto sia importante la genetica ma anche il tenore di vita che uno conduce giornalmente. E per stile di vita si intende l’allenamento fisico e mentale, una sana alimentazione e un approccio al mondo circostante in totale armonia.
 Ecco che tutto questo si trova nelle pagine di Meals and Memories with Nonno – Ricordi e Ricette con Nonno, ndr. –  un libro in doppia lingua – inglese ed italiano – che parla sì di immigrazione, di cucina mediterranea, di sogni e di speranze, ma soprattutto di quel lifestyle made in Italy che oggi tutto il mondo invidia al Belpaese. Ai tempi di nonno Angelo Iovine, classe 1903, di certo il termine “lifestyle” come lo intendiamo noi, era poco noto e lui stesso non era a conoscenza delle potenzialità di quell’elisir di lunga vita che sapeva mettere in pratica ogni giorno. Solo dopo diversi anni, suo nipote Frank Iovine, riconoscendone le grandi qualità, ha deciso di condividerlo narrandolo in un libro, scritto a quattro mani con una giovane co-writer, capace di far rivivere i ricordi di quel nonno eccezionale. Ed ecco che la storia di un semplice immigrato italiano partito nel 1921 da un piccolo paese vicino Napoli alla giovane età di 16 anni, è diventata la ricetta di uno stile di vita da centenario.
 Pillole di saggezza casalinga da seguire ogni giorno e che hanno reso questo immigrato italiano a New York un modello di vita sana per chi lo ha conosciuto in quegli anni. Un uomo semplice ma capace di tutto, amante della natura, degli animali e del prossimo. Un uomo in armonia con se stesso e con il mondo circostante si direbbe oggi, abituato a mangiare solo cibi salutari e freschi e ad abbracciare la vita con quella filosofia italiana dai valori inestimabili. Sbarcato anche lui come tutti gli immigrati di quel tempo ad Ellis Island, nonno Angelo portava con sé una valigia povera di abiti ma ricca di saggezza: un life coach di altri tempi che oggi ci svela i suoi segreti.

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