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Roma – Venerdì 8 luglio, alle ore 19,00 presso la nuova LIBRERIA SPAZIO SETTE (in via dei Barbieri, 7 – vicino a LARGO ARGENTINA) presentazione del volume Emilio Lussu. La storia in una vita, di Agostino Bistarelli da poco uscito nelle librerie per L’Asino d’oro edizioni (Collana Le gerle). La prefazione è di Sonia Marzetti. Immaginate un qualsiasi evento importante della storia italiana del XX secolo: Emilio Lussu c’era.

È il ritratto di una personalità da riscoprire, di forte integrità morale, nemica del trasformismo, interprete di una concezione del potere come servizio, quella che Agostino Bistarelli delinea in questa biografia di Emilio Lussu, narrata attraverso i cambiamenti e le mutazione antropologiche vissuti dal nostro Paese. Guida coraggiosa nella lotta per cambiare lo status quo, integerrimo difensore dei diritti e delle libertà, Lussu fu tra i pochi a intuire il pericolo del fascismo, ma non fu ascoltato e venne in seguito emarginato. Dalle prime esperienze da antifascista fino alle vicende parlamentari vissute da protagonista del dopoguerra, il racconto di Bistarelli si rivolge in particolare alle nuove generazioni, consegnando alla memoria pubblica una nuova immagine di Lussu, a iniziare dall’importanza della sua matrice azionista, definitasi nella Resistenza. La ricerca di una sinistra originale per un reale dispiegamento delle potenzialità e dei valori contenuti nella carta costituzionale.

Con un’intervista all’antropologo Pietro Clemente, dal titolo: Un dialogo tra generazioni del Novecento, che si può ascoltare attraverso un link disponibile all’interno del volume

L’AUTORE – Agostino Bistarelli ha insegnato Storia contemporanea all’Università di Roma “Sapienza” e Didattica della Storia all’Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti Pescara. Con Gli esuli del Risorgimento (2011) ha vinto nel 2013 il premio dell’Accademia dei Lincei “Contessa Pasolini dall’Onda Borghese” per la storia del Risorgimento italiano. Per L’Asino d’oro ha curato l’edizione di Linee resistenti (2019) di Iliano Caprari. Attualmente è docente in un liceo romano e referente della ricerca per la Giunta centrale per gli studi storici.