Notizie in Controluce

(Serena Grizi) Ah l’amore l’amore di Antonio Manzini, Sellerio 2020 € 15,00 isbn 9788838940217 e-book € 9,99. Disponibile al prestito inter bibliotecario SBCR www.consorziosbcr.net

Pur se confinato in ospedale dopo un brutto intervento a seguito del proiettile che l’ha colpito in uno scontro a fuoco, il senso indagatorio del vicequestore Schiavone è più in forma che mai. Decisa la divisa ospedaliera col loden sopra al pigiama, la dieta di panettone caffè e sigarette, ché notoriamente l’ospedale non offre pasti gourmet, e fissa sul volto la maschera di eterno duro e scontento, le prime 60 pagine se ne vanno limpide come l’acqua riflettendo anche sulla condizione di sospensione cui ci consegna la malattia mostrandoci appieno il filo sottile sul quale viaggia l’esistenza. Schiavone comincia ad indagare sulla morte misteriosa d’un imprenditore, potrebbe trattarsi di mala sanità, ma se così non fosse quali e quanti interessi ruotano attorno all’ospedale nel quale, pure, non si possono conoscere le vicende personali di tutti? La defunta moglie di Rocco, Marina, di cui è sempre innamorato, lo visita regalandogli piccoli momenti di ‘respiro’ in mezzo alle molte banalità di cui occuparsi: non riesce facilmente simpatico ai compagni di stanza, parte dei suoi collaboratori non sa come farli lavorare posto che non brillano per prontezza mentre sente che Italo è ancora, e sempre, sfuggente. Oltre il lavoro è a Gabriele, il figlioccio convivente acquisito, grassottello e goloso, che pensa spesso rendendosi conto di quanto siano importanti l’uno per l’altro: il ragazzo che cresce ha bisogno di una voce ‘ferma’ oltre sua madre e Rocco riempie volentieri un po’ del suo vuoto esistenziale. E poi gli amici romani, le faccende che tra una storia e l’altra già immaginiamo col volto di Marco Giallini e che la scrittura s’incarica di far diventare vicine al lettore, quasi si riaprisse a distanza di mesi la corrispondenza con una nostra famiglia che non vediamo sempre ma che dopo un po’ ci manca. L’alternarsi di lavoro e privato, in questo titolo, sembra più forte che mai e l’amore (che qui ‘divampa’ tra varie coppie) resta ‘sempre’ un abbaglio (?) come pare suggerire il palmipede in copertina che s’innamora della sua replica in gomma. Tra l’altro, una qualche ‘forma d’amore’ riporterà Schiavone in ospedale, nel momento in cui pensava d’essersi liberato di questa rottura ai primi posti nella sua personale lista di possibili e quasi mai differibili grane, di cui il lettore può invece ridere in questo surrogato immaginato della vita vera. – immagine web