Nostre pazienze
Settembre 01
02:00
2007
tiro a caso uno dei tanti indovinelli conditi nella mescola di carte scrostate rivolte in barba a Lune e Soli (ci sei in quel letto rettangolo o ring degli accadimenti distratti infilati per ricomporre nostre pazienze la notte sogna con i saiwa del mattino) e soli come pale di quel mulino un po’ d’acqua solleviamo fradici faticati delle domande curvi come il punto coloriamo pagine isole sole tra bianchi disciolti invadendo terre promesse (ci sei in un posto vale l’altro seguendo lo sciame di trame all’unisono cadiamo su quelle bucce bastava guardare dall’altra parte dove la neve alta disegna come spezzate sinusoidi) lente corrosioni di contorni visi in rifacimento del mai stato perché guardare è non guardarsi logorroiche prestazioni saltuarie pur tuttavia random il contatore lancia il game over prima di svuotare la clessidra sfinita da breve brezza come arcobaleno arcuata. (ci sei nel compendio del magma compagno di un tempo ascritto dal malvagio verbo tra palazzi di vetri vitree riflessioni come carie incise) |
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