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E-BOOK!!

E-BOOK!!
Gennaio 21
09:59 2012

e-book11575791-illustration-of-concept-communicator-with-text-alfabetsQuasi tutti i titoli presenti in rubrica si possono acquistare in formato elettronico da visionare poi su appositi smart e i-phone o su tablet come I-pad (bloc notes elettronici per leggere e scrivere), e perciò anche pc portatili di tutte le grandezze, anche quello fisso della scrivania se vi va di stare inchiodati sulla sedia a leggere per ore (magari avete una poltrona comoda!).

Le case editrici si sono già attrezzate da tempo in questo senso e i titoli costano pochi euro a copia, soprattutto i classici non più coperti da diritto d’autore. Molti lettori forti, per forti intendiamo coloro che leggono 12 libri o più l’anno (il dato si può evincere dai questionari utilizzati per diverse occasioni dalle maggiori case editrici), sono passati alla lettura elettronica, anche per fare qualcosa di nuovo: magari per utilizzare un regalo che si sono fatti o che gli è stato fatto per Natale, per comodità, perché così sull’Ipad c’è tutto, etc. In realtà il supporto sul quale decidiamo di leggere, carta, papiro, digitale, legno inciso o marmo, resta un falso problema a meno che non siamo noi stessi i produttori diretti di pc ed elettronica. Un falso problema anche riguardo il risparmio energetico relativo alla produzione di carta. In caso di crisi energetica legata al petrolio, infatti, in considerazione dei costi industriali per la produzione di carta e i costi della energia di consumo, legata sempre al petrolio, gli scenari ci dicono che sopravvivrebbero allo stesso tempo tutte le possibilità già conosciute: i libri già esistenti, stampati, a fronte di una possibile minor produzione almeno per un periodo di riassestamento dalla eventuale diminuzione grave o sparizione del petrolio, diverrebbero un bel patrimonio da salvaguardare, non dico come quello medievale ma quasi (ricordate la meravigliosa biblioteca de ‘Il nome della rosa’ e l’immane tragedia del suo incendio?); i supporti elettronici, da parte loro, potrebbero essere alimentati da micro-pannelli solari appesi alle valigette da lavoro o ai colletti delle giacche garantendo così il funzionamento di tutti i gadgets e le utilites di cui ci vorremo rivestire. Di certo saremo costretti a badare un po’ di più al risparmio energetico, fondamentale in una economia che vorremmo vedere sorretta dalle energie rinnovabili e non dal nucleare. Che ci resta da fare a questo punto come lettori e lettori italiani nello specifico? Leggere un po’ di più, perché per quanto se ne dica l’italiano medio legge mediamente poco, basta guardare il dato nazionale Istat.

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