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Filippo Castriotta, ultrarunner: Figli, moglie e amici mi sostengono

Filippo Castriotta, ultrarunner: Figli, moglie e amici mi sostengono
Settembre 07
16:45 2020

Lo sport di corsa di lunga distanza è considerato molto impegnativo e faticoso, si corrono tanti chilometri per allenarsi e cercare di portare a termine e possibilmente fare un’ottima prestazione in gare importanti per portare a casa grandi risultati. L’atleta necessita di qualcuno che sostiene e incoraggia. Filippo in questi anni ha dimostrato di essere un ultrarunner molto preparato e valido con ottime prestazioni in gare regionali e nazionali andando a podio sulla distanza della 100km e altre distanze minori, di seguito racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
Prima di un allenamento importante o gara quali sono le sensazioni corporee? “Sono tante, una è l’adrenalina e poi la voglia di arrivare fino alla fine e riuscire a fare un bel risultato”.

Cosa senti e cosa vedi a livello corporeo e mentale? “Sento brividi e piacere di correre libero da tutto, vedo panorami bellissimi, sento profumi di ogni genere, immagino tutte le risate fatte con tanti amici corridori che mi hanno fatto compagnia”.

Conosco bene Filippo essendo entrambi di Manfredonia e condividendo insieme a volte allenamenti e gare. Filippo dimostra di essere molto determinato quando si mette in testa di partecipare a una gara per puntare a un’eccellente prestazione. Quando si iscrive a una competizione sportiva inizia a organizzarsi per prepararsi al meglio con allenamenti in compagnia e in solitaria per arrivare pronto il giorno della gara.
Come ti focalizzi su te stesso e sull’ambiente? “Mi concentro e incomincio a sognare di essere un gabbiano che si fa trasportare dal vento per tutta la gara”.

Quanta importanza dai alle sensazioni del cuore in quello che fai? “Do tanta importanza al cuore che mi guida, porto dentro le emozioni di tanti amici, corridori e non, che non sono con me in quel momento di gara fisicamente”.

Filippo sembra essere una persona molto socievole e generoso con la sua famiglia, i suoi amici, i suoi fan. Quando corre vuol condividere le sue esperienze con tutti facendo sapere al mondo intero cosa sperimenta attraverso lo sport di fatica, come riesce a star bene attraverso lo sport che lo distrae da eventuali problemi quotidiani, ed è un trascinatore coinvolgendo persone a fare sport di cui si preoccupa e segue per far sì che si appassionano a questo mondo che appare estremo, bizzarro ma felice.
Come riesci a mettere da parte distrazioni nei momenti importanti? “Concentrandomi su tutti i momenti belli vissuti in allenamento con tutti i miei amici di avventure e di escursioni”.
Quanto conta l’aspetto ludico nei tuoi allenamenti e gare? “L’aspetto ludico conta tantissimo, è quello che faccio sempre con i miei amici: ridere, scherzare e ironizzare su tutto in modo che il tempo voli e i ricordi belli rimangono sempre”.

Il vantaggio di Filippo sembra essere il divertimento di fare gli allenamenti con gli amici, con momenti anche di svago che gli permettono poi in gara di essere più sicuro di sé con la consapevolezza di essersi allenamento e impegnato duramente per raggiungere traguardi sfidanti e trasformare sogni in realtà.
Come assimili i tuoi allenamenti importanti e le gare? “Con tanta serenità e voglia di ricominciare a correre di nuovo per fare sempre meglio”.

Hai un momento di meditazione o introspezione? “Si di tanto in tanto mi faccio un rosario in compagnia di qualcuno o preghiera da solo per ammazzare il tempo e rilassare la mente”.

Filippo sembra essere uno che “macina” chilometri con la voglia di allenarsi sempre non solo di corsa a piedi ma anche con lunghe camminate in famiglia e in gruppo e anche allenamenti in bicicletta con suoi amici ciclisti lungo le belle strade del Gargano.
Quanto sono importanti l’abbigliamento e soprattutto la maglia della squadra che rappresenti? “L’abbigliamento è molto importante per non incorrere in momenti difficili, specie se piove o fa molto caldo o freddo ecc. Mi da tanta sicurezza la maglia che rappresento e tutta la gente che crede in me”.
In che modo famiglia, amici e i tuoi fan sono presenti in gara anche simbolicamente? “In tutti i modi loro fanno parte della mia vita soprattutto i miei figli, moglie e amici che mi sostengono in tutto ciò che faccio”.

Filippo è molto attento all’abbigliamento e all’attrezzatura che utilizza, non vuole presentarsi a un allenamento importante o a una gara sprovvisto del materiale necessario e indispensabile. Cerca accuratamente le scarpe più idonee a lui. In genere indossa maglie da ciclista che gli fanno comodo per le tasche posteriori dove può tenere i suoi rifornimenti, maglie personalizzate con scritte che lo contraddistinguono come ad esempio: “Il pirata”. A Filippo piace essere riconosciuto come il pirata di Manfredonia o del Gargano per i suoi trascorsi di ciclista molto valido e competitivo.
Non posso che augurare a Filippo e ai suoi amici che lui definisce: “la ciurma del Pirata del Gargano”, una ricchissima esperienza alla 100km estreme dell’Etna dove la sua ambizione è di salire sul podio.

Filippo è menzionato nel libro “L’ultramaratoneta di Corato. Esperienze, sensazioni, emozioni e aspetti psicologici di un atleta di corsa delle lunghe distanze” (Autori: Matteo Simone e Giuseppe Mangione)
https://www.arduinosaccoeditore.eu/products/l-ultramaratoneta-di-corato/

Matteo SIMONE – 21163@tiscali.it

http://www.ibs.it/libri/simone+matteo/libri+di+simone+matteo.html

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