“Rumba con Bach”: musica di Bach e musica latina, con tre grandi solisti
che incrociano armonie barocche e ritmi sudamericani
Cosa hanno in comune Bach e la rumba? Apparentemente niente, ma ne siamo proprio sicuri? Una risposta la daranno Veronika Eberle (violino), Edicson Ruiz (contrabbasso) e Gonzalo Grau (percussioni) che sabato 15 dicembre alle 17.30 saranno all’Aula Magna dell’Università “Sapienza” per i concerti della IUC (Istituzione Universitaria dei Concerti). Il loro progetto “Rumba con Bach” incuriosisce già dal titolo.
Il concerto accosta Bach “come è” a Bach contaminato con la musica sudamericana dai compositori Efrain Oscher e Gonzalo Grau, due musicisti “latinos” – uruguaiano il primo, venezuelano il secondo – perfezionatisi in Europa e Usa.
Edicson Ruiz, contrabbassista dei Berliner Philharmoniker, la migliore orchestra del mondo, apre il concerto eseguendo col contrabbasso la Suite n. 1 per violoncello, un vero tour de force virtuosistico. Poi Veronika Eberle suona la Partita n. 2 per violino solo di Bach, che contiene la celeberrima Ciaccona.
Il terzo brano vede la Eberle e Ruiz insieme nella Passacaglia per violino e contrabbasso di Efrain Oscher, che contamina la antica danza usata da Bach con la musica sudamericana; composta nel 2018, è ora in prima esecuzione italiana. Per finire, un’altra prima esecuzione in Italia: Rumbach for J. S. di Gonzalo Grau, che mette in parallelo cinque danze del Settecento che si trovano nelle suite di Bach e cinque danze caraibiche.
A sedici anni Veronika Eberle già debuttava al festival di Salisburgo con i Berliner Philharmoniker diretti da Sir Simon Rattle ed ora è unanimemente considerata uno dei più grandi talenti del violino emersi recentemente. Il suo eccezionale talento, il suo equilibrio e la sua matura musicalità le sono riconosciuti dalle orchestre, sedi concertistiche e festival più importanti del mondo intero, nonché da alcuni dei più eminenti direttori d’orchestra.
Il venezuelano Edicson Ruiz, contrabbassista dei Berliner Philharmoniker, la migliore orchestra del mondo, ha due record: quando è entrato in quell’orchestra a 17 anni era il più giovane tra quei musicisti e il primo sudamericano a farne parte.
Gonzalo Grau, anch’egli venezuelano, è un polistrumentista, che oltre alle percussioni suona il pianoforte, il violoncello e la viola da gamba; ha ideato molti suoi progetti musicali e ha collaborato con celebri musicisti, classici e no, tra cui Ronaldo Villazon, Osvaldo Golijov e le sorelle Labèque, vincendo due ECHO Award e uno Choc de la musique.
Mauro Mariani
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