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Studio Lab 138, arte per l’8 marzo: “1522 – Mostra Collettiva itinerante”

Studio Lab 138, arte per l’8 marzo: “1522 – Mostra Collettiva itinerante”
Marzo 01
15:59 2022

L’arte visiva, pittorica, scultorea, fotografica sembra confermarsi come una di quelle forme predilette per ‘parlare’ davvero, in maniera profonda, eppure palese, attorno ad alcuni mali. I quali mali, lungi dall’essere solo della nostra epoca, sono invece mali atavici.

 Come la violenza sulle donne, pratica e crimine che sembra aver trovato, ora, tante voci che vogliono portarla a galla, palesarla, indicarla senza che chi la subisce se ne stia ancora nascosta tra quattro pareti, la sopporti da sola nell’animo, credendo, in fondo, di averla meritata.

 Il rovesciamento delle prospettive, il riconoscere i limiti di un ragionamento che se resterà sempre lo stesso non aiuterà il cambiamento nei confronti della violenza in generale e nello specifico, nei confronti della violenza di genere, sembra il compito di 1522 Mostra Collettiva.  

Inaugurazione 1522 Mostra Collettiva itinerante martedì 08/03/2022 ore 18

1522 è una mostra collettiva itinerante, il cui primo appuntamento sarà inaugurato a Pavona di Castel Gandolfo l’8 marzo 2022, Giornata internazionale dei diritti della Donna che, dopo vari appuntamenti, terminerà il 25 novembre 2022, Giornata internazionale per l’eliminazione della Violenza contro le Donne, presso una location istituzionale ancora da definire.

L’obbiettivo dell’iniziativa è quello di aumentare la visibilità del numero telefonico 1522 attivato nel 2006 dal Dipartimento per le Pari Opportunità, gestito dalla ONG Differenza Donna, e contemporaneamente dare il via ad una discussione sulla discriminazione di genere e avviare delle proposizioni positive.

Per questo motivo la mostra è strutturata in più sezioni:

– La situazione delle donne nelle società patriarcali (B.Hamzehpour)

– La reiterazione delle violenze e le denunce inascoltate (A.Mercuri)

– Letteratura e discriminazione di genere (C.Lodolo)

– L’importanza dei media nell’oggettivazione del corpo femminile (A.Di Gianfilippo)

– La possibilità di superare i traumi da parte delle vittime (C.Chiatti)

– L’emancipazione raggiunta, il ri-scatto delle donne (W.Germondari)

Le serie di opere di Bahar Hamzehpour, Invisibile, affrontano la condizione femminile nelle società patriarcali, raccontano mondi in cui diritti e parità di genere sono ancora un’utopia e le donne, nonostante siano il pilastro della famiglia, sono ignorate, dimenticate nei loro meriti e nelle loro esigenze.

Nelle opere di Claudiana Lodolo, Casa di Bambola e Divieto originale, interpretazione e lettura sono spunti per riflettere sulla discriminazione di genere giustificata da un’interpretazione della Bibbia funzionale ad una società maschilista che di fatto, per millenni, ha vietato alle donne di autodeterminare e il proprio destino, e scegliere se e quando andare via o tornare.

Le opere di Annalisa Mercuri, CHIEDEvano, affrontano uno dei dilemmi contemporanei più dolorosi, ovvero le violenze sulle donne reiterate come le denunce, troppo spesso inascoltate.

Le opere Senza titolo, Green Kiss e Underground, di Angelo di Di Gianfilippo, mettono in campo una riflessione sull’uso del corpo femminile come mero supporto per comunicazioni commerciali. Le immagini “strappate”, da pubblicità e riviste di moda, perdendo leggibilità recuperano l’identità del S(oggetto).

Con le opere, Sartum e Scars, Carlo Chiatti, mette in campo la metafora del kintsugi, l’antica tecnica giapponese, derivante dalla filosofia Zen, le ferite e le dolorose esperienze, esibite e valorizzate, nel contesto della mostra sono un invito ad utilizzare il 1522, per rinascere, per iniziare un nuovo percorso, e attivare l’arma più potente di tutte la resilienza, facendo delle violenze e dei traumi subiti un momento di crescita.

Infine, i Ritratti realizzati da Werther Germondari, in occasione della performance Scatto in avanti, il 25 novembre del 2020, in occasione della Giornata Mondiale contro la Violenza sulle Donne, mostrano donne emancipate che non hanno paura della vulnerabilità degli uomini, capaci di mettersi in gioco davanti ad un uomo messo a nudo.

Titolo: 1522

Tipologia evento: Mostra collettiva itinerante, Arte contemporanea

Artisti: CarloChiatti, AngeloDiGianfilippo, WertherGermondari BaharHamzehpour, ClaudiaLodolo, AnnalisaMercuri

Curatore: Laura Giovanna Bevione

Abstract: 1522 è una mostra collettiva itinerante, il cui primo appuntamento sarà inaugurato a Pavona di Castel Gandolfo l’8 marzo 2022, Giornata internazionale dei diritti della Donna che, dopo vari appuntamenti, terminerà il 25 novembre 2022, Giornata internazionale per l’eliminazione della Violenza contro le Donne. L’obbiettivo dell’iniziativa è quello di aumentare la visibilità del numero telefonico 1522 attivato nel 2006 dal Dipartimento per le Pari Opportunità, gestito dalla ONG Differenza Donna, e contemporaneamente dare il via ad una discussione sulla discriminazione di genere avviando delle proposizioni positive.

 Date: dal 8 al 22 marzo

Inaugurazione: 15/2/22 ore 18

Orari: Tutti i giorni su appuntamento chiamando il 3273371588

Sede: Studio Lab 138, via del Mare, 138 – Pavona di Castel Gandolfo (Rm)

Contatti: 327.337.1588 / studiolab138@gmail.com Sito: http://studiolab138.altervista.org

 Studio Lab 138  Via del Mare, 138, Pavona di Castel Gandolfo

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