Notizie in Controluce

Con antico sapore fatto di dolcezza d’infanzia – lillipuziana inconsapevole – entro nel presepe: il borgo del mio paese, Rocca di Papa, con l’aria carica di umidità e i sampietrini lucidi, sfuma nell’aria e nello stesso tempo riflette le calde luci dei lampioni…

Si percorre l’itinerario che da Via San Francesco D’Assisi – gli Olmi –procede verso Largo del Selciato, girando poi per via Fosso Martino e procedendo in direzione dell’Archetto; si ripercorre con i personaggi del Vangelo, momento dopo momento,  quel che le Scritture narrano: l’Annunciazione,  l’incontro di Maria con la cugina Elisabetta,  i dubbi del povero Giuseppe che pensa di ripudiarla segretamente, finché sarà l’angelo a fugare ogni  timore; il censimento e il lungo cammino dei due sposi fino alla grotta dove vedrà la luce il Santo Bambino, adorato dai Magi che poco prima erano passati da Erode…

Replicato più volte anche alla presenza delle Autorità cittadine, il  bel lavoro di squadra, sinergico ed efficace ha fatto sì che ogni interprete abbia impersonato con entusiasmo, bravura, slancio il proprio ruolo, indossando abiti del tempo, puntualizzando con efficacia le proprie battute, facendo rivivere a sé stesso e a chi d’intorno, quegli attimi precedenti la nascita del Salvatore in una grotta, naturale anfratto situato in Via De Luca.  Un intrigante dedalo di viuzze, con piccoli angoli rievocanti il mercato d’un tempo, sono state percorse alla dolce nenia degli zampognari – musicisti della Compagnia La Paranza di Nando Citarella -, durante la riuscitissima manifestazione, organizzata dalla Pro Loco cittadina alla luce del crepuscolo del giorno successivo il Natale, con grande impegno della presidente Donatella Paone e tutti i volontari presenti – Massimo Onesti voce narrante – senza dimenticare La Protezione Civile. Costumi, luci, mercanzie d’un tempo lungo il percorso: ogni particolare ha innalzato momenti di pura curiosità e tanta emozione.

Sulla via del ritorno, spontaneamente gli occhi si volgono verso  la grande Cometa sulla Fortezza che sembra essere a portata di mano:  in realtà, molto ci sarebbe da scarpinare per raggiungerla e chi è del territorio ne ha consapevolezza, pur conoscendo scorciatoie e vicoletti che s’intersecano nel dedalo del centro storico di Rocca di Papa.

Commossa, con pensieri legati alle care, evanescenti figure che illuminano i nostri ricordi colmandoli di affetto, cammino in silenzio …

Un ultimo sguardo d’insieme riconduce al presente: veloce ritorno in famiglia e sento nell’anima tanta dolcezza e armonia, ma anche gratitudine per tutti coloro che nei minimi particolari hanno curato con impegno e amore questa suggestiva rievocazione, trascolorata nel dolce tempo legato all’infanzia e all’innocenza dei bimbi…

Il 6 gennaio sarà di nuovo in scena questa coinvolgente Natività… non perdetela.