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STRATEGIA NAZIONALE PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE: A CHE PUNTO SIAMO?

STRATEGIA NAZIONALE PER LO SVILUPPO  SOSTENIBILE: A CHE PUNTO SIAMO?
Giugno 27
12:10 2022

Promossa dal ministero della Transizione Ecologica e organizzata insieme al Forum per lo Sviluppo Sostenibile,  si è tenuta nella Tenuta Presidenziale di Castelporziano (Roma), il 21 Giugno 2022,  la Conferenza nazionale per lo Sviluppo Sostenibile, con l’obiettivo di illustrare come è stata costruita la Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile (SNSvS), edizione 2022, che deve ancora essere formalmente approvata e pubblicata.

La Conferenza ha illustrato il percorso che ha portato all’aggiornamento di questo importante Documento (l’ultima Strategia risaliva al 2017), e ha avviato il dibattito sulle nuove forme di collaborazione da mettere in campo per dare piena attuazione alla SNSvS.  RIVEDI L’INTERO EVENTO DI PRESENTAZIONE , dura circa 7 ore, link: https://www.youtube.com/watch?v=_Xdb1sCKiKs

Si tratta di un Documento fondamentale dato che costituisce il quadro di riferimento nazionale per i processi di pianificazione, programmazione e valutazione di tipo ambientale e territoriale e rappresenta lo strumento scelto dal Governo per il coordinamento dell’attuazione dell’Agenda 2030 in Italia. L’attuazione dell’Agenda 2030 nei territori resta il fulcro e la spina dorsale della Strategia, che deve dunque essere recepita e integrata nelle politiche locali.

La Conferenza è stata organizzata in tre sessioni.

Nella prima sessione, dedicata al “percorso dell’Italia verso la sostenibilità” è stata presentata la Strategia nel suo insieme. Le parole chiave che emergono sono integrazione, universalità, inclusione e trasformazione. La Strategia cerca di rispondere alla domanda di complessità che arriva dal mondo reale, un elemento che “non deve scoraggiare ma incentivare ad agire in modo sistemico. La Strategia fornisce strumenti operativi per districarsi su questo, offrendo un percorso da seguire che porta alla sostenibilità che si raggiunge solo se lavoriamo tutti insieme”.

La nuova Strategia individua un ‘sistema di vettori di sostenibilità’.

“ll primo vettore”, a cui si collega il programma d’azione nazionale, è dedicato alla coerenza delle politiche per lo sviluppo sostenibile dove è presente il tema della visione e della costruzione del futuro, insieme a quello della valutazione delle politiche pubbliche e a quello del monitoraggio. La Strategia infatti contiene una revisione degli indicatori rispetto ai quadri strategici di programmazione principali, e cioè il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il Piano per la transizione ecologica, gli accordi di partenariato per le politiche di coesione, il BES incluso nel Documento di Economia e Finanza. Obiettivo è quello di costruire e avere un nucleo minimo, perfettibile, di indicatori in grado di tracciare il progresso che le politiche pubbliche in Italia riescono a portare.

“Il secondo vettore”, è quello dedicato alla cultura per la sostenibilità. Dentro di sé ha i temi dell’educazione e della formazione, dell’informazione e della comunicazione. Uno degli elementi più deboli della Strategia del 2017 era proprio quello legato ai temi comunicativi, su questo ci sarà un grandissimo lavoro da fare. 

“Il terzo vettore” è quello legato alla partecipazione per lo sviluppo sostenibile. Oltre a rispondere alla domanda “Come proseguire con il Forum per lo sviluppo sostenibile?” porta con sé anche il tema della collaborazione e dei partenariati con le Istituzione e tra le Istituzioni.

La seconda sessione, dedicata al tema “la sostenibilità come metodo di lavoro” finalizzata ad attivare un confronto tra attori istituzionali e non statali su temi rilevanti per l’attuazione della nuova Strategia nazionale per lo Sviluppo Sostenibile, ha richiamato sulla necessità di vedere e comprendere tutte quelle strette interconnessioni esistenti tra sfera economica, sfera sociale, sfera ambientale e sfera culturale, umana, istituzionale. Ha dichiarato Giulio Lo Iacono (coordinatore operativo dell’ASviS)  “Dobbiamo sviluppare una visione sistemica, olistica della realtà. In questo quadro il secondo vettore della Strategia, dedicato alla ‘Cultura per la sostenibilità’, ha l’obiettivo fondamentale di promuovere la cultura come fattore abilitante dello sviluppo umano e sostenibile, attraverso due ambiti di azione: educazione e formazione, informazione e comunicazione. In questa dimensione, la conoscenza deve essere considerata un bene comune, la cui salvaguardia richiede una responsabilità collettiva, per arrivare a nuove rappresentazioni comprensibili e condivise di questioni rilevanti per un nuovo paradigma dello sviluppo”.  

La terza e ultima sessione di giornata, è stata dedicata al tema “Costruire la cultura per la sostenibilità: educazione e giovani”. Si è discusso dell’impegno delle Istituzioni nel cogliere il potenziale offerto dal settore dell’educazione e delle giovani generazioni, sempre più attente ai temi legati all’Agenda 2030.

Nel corso della conferenza si è molto parlato dell’importanza dell’informazione statistica, della comparabilità dei dati e della creazione di un linguaggio comune per trasmettere informazioni scientifiche: “dobbiamo calare sulla realtà uno sguardo statistico, bisogna diffondere consapevolezza sul pensiero statistico per incentivare il cambiamento”, ha ricordato Monica Pratesi (capo dipartimento per la produzione statistica dell’ISTAT).  Necessità più volte espressa da Velletri 2030 nei confronti dell’Amministrazione in carica.

E a Velletri che si fa per lo Sviluppo Sostenibile? Ufficialmente il Comune di Velletri aderisce all’Agenda 2030, come si legge dai Ledwall cittadini e dalla targa affissa all’ingresso del Palazzo comunale. Sul sito web del Comune, al seguente link: http://www.comune.velletri.rm.it/avviso/agenda-2030/ si legge: “L’Assessorato alle Politiche Giovanili intende promuovere gli obiettivi dell’Agenda 2030 attraverso il coinvolgimento di tutti coloro i quali siano interessati a partecipare attivamente all’organizzazione di attività volte a promuovere i 17 Obiettivi di sostenibilità contenuti all’interno della Strategia Nazionale di Sviluppo Sostenibile”. L’Associazione Velletri 2030 se ne occupa attivamente dal 2015, anno di pubblicazione dell’Enciclica “Laudato Sì” e dell’Agenda 2030 e può condividere le proprie esperienze in materia.

La parte finale della Conferenza era dedicata ad ascoltare le richieste delle nuove generazioni, rappresentate dal Consiglio Nazionale dei Giovani (CNG). Tutte condivisibili, Velletri 2030 ripone molte aspettative nelle attività di coloro che il futuro dovranno viverlo da protagonisti.

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