Teatro civico di Rocca di Papa: che fine farà?
I pochi spettacoli messi in programma entro giugno, quando scadrà la proroga comunale, intendono più che altro essere un saluto a chi ha frequentato il teatro finora.
Durante la rappresentazione il pubblico ha mostrato grande entusiasmo, al punto che lo stesso protagonista, al momento dei saluti e ringraziamenti, ha espresso il suo rammarico per il futuro incerto di questo gioiellino: «Un vero teatro, nuovo ed efficiente» ha detto Michele La Ginestra, «che rischia di chiudere».
Le Associazioni ATC (Associazione Teatro Civico) e ACS (Associazione Cultura Spettacolo) che finora hanno portato avanti la conduzione e, in collaborazione con l’amministrazione comunale, la programmazione, stanno per lasciare la loro gestione, finora proficua e lodevole, basata soprattutto sul volontariato. «Restituiamo un teatro in condizioni migliori di quando lo abbiamo preso in consegna, con lavori effettuati di manutenzione e conservazione che all’amministrazione sono costati quasi nulla, grazie al nostro impegno» precisano i presidenti delle due Associazioni, Enzo De Angelis e Piero Gentilini.
Si lascia per diversi motivi, non ultimo il fatto che quei volontari sono stati lasciati soli, senza il sostegno del Comune che pure dell’ATC è socio di maggioranza.
Così, dopo altre due rappresentazioni in cartellone, La signorina Papillon di Stefano Benni (Alberto Querini l’infaticabile direttore artistico) e un’altra ancora da definire, il sipario si chiuderà per sempre – quanto meno sulla gestione ATC e ACS, che dal 2008 hanno portato avanti questo compito in modo encomiabile.
Sarebbe però un vero peccato se a Rocca di Papa una struttura così ben attrezzata rimanesse inutilizzata o, peggio, lasciata all’incuria del tempo e del pressappochismo. Ci auguriamo che dal prossimo anno la programmazione stagionale riprenda a pieno ritmo.
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