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XII FESTIVAL DELLE COLLINE GEOTERMICHE 15 giugno > 13 agosto 2023

XII FESTIVAL DELLE COLLINE GEOTERMICHE  15 giugno > 13 agosto 2023
Giugno 13
13:56 2023

OUVERTURE

EVENTI DAL 15 AL 18 GIUGNO

GIO 15/06

H 17.00 Castelnuovo V.C. – Il Piazzone

SIAMO IN FEST! Incursioni performative con bambini e bambine

Una performance e un laboratorio per festeggiare l’inizio del Festival.

Il pomeriggio sarà inaugurato da un intervento teatrale realizzato, dal titolo “SYBILLA. L’Odissea musicale di una bottiglia di plastica” e proseguirà successivamente con un laboratorio aperto a tutti i bambini del territorio. Il progetto è ideato e curato da Francesco Dell’Omo. Regia e adattamento Giulia Paoli. Con Eva Billi, Aurora Cionini, Sebastiano Silvestri, e con gli allievi e le allieve del Liceo Carducci – Progetto Piano delle Arti. Musiche Francesco dell’Omo. Video Giulio Gamberucci, Ethan Gianforte. Liceo Artistico “Russoli” di Pisa.

Lo spettacolo, liberamente tratto dall’omonimo libro per bambini di Marco Mastrorilli, racconta le avventure di una bottiglia di plastica dalla nascita al mare e della sua scoperta di sé e del mondo. Tre voci narranti, una scenografia evocativa e musica generata da strumenti realizzati con materiali di recupero, per sensibilizzare alle attuali tematiche ambientali.

H 19.00 Castelnuovo V.C. – Piazza del Popolo prima nazionale

La Ribalta Teatro

ACQUA. Primo capitolo di uno spettacolo idrofilo

di e con Alberto Ierardi, Giorgio Vierda, Luca Oldani e Margherita Galli

Tecnica Alice Mollica. Costumi Chiara Fontanella. Produzione La Ribalta Teatro e Officine Papage.

I problemi globali determinati dall’acqua, come le siccità, le inondazioni, l’innalzamento del livello del mare, esistono perché l’essere umano, attraverso la sua condotta, ha provocato negli anni dei cambiamenti climatici che hanno indotto la Natura a degli squilibri. Partiamo da un assurdo: nonostante l’essere umano sia fatto del 70% di acqua, crea talmente tanti problemi con l’acqua che sta rischiando di perderla per sempre. In scena 4 attori girano intorno al seguente dramma: non c’è più acqua. Gli attori in scena giocano su differenti argomenti e tematiche intorno al rapporto idrofobo che l’essere umano ha instaurato con questo elemento. Diversi linguaggi e codici si fondono e si contaminano all’interno dello spettacolo, che come un fiume in piena, attraverso ondate di ironia, si interroga sul perché non agiamo collettivamente per preservare l’Acqua, fonte di vita primaria.

H 21.30 Castelnuovo V.C. – Giardino di Villa Ginori

Villain Enterprise

TONNO E CARCIOFINI. Una storia wrestling

di e con Silvio Impegnoso, Ludovico Röhl, Alessandro Sesti. Luci, fuoco & fiamme Marco Andreoli. Special Enforcer Debora Cöntini. Costumi Federica Terracina. Locandina Mattia Ammirati. Produzione Argot. Si ringrazia per il sostegno Teatro Due Mondi di Faenza.

Silvio è un giovane aspirante cantautore di sinistra. Alessandro un italiano medio con complessi fisici. Entrambi sono alla ricerca del successo facile che li renda ricchi sfondati. Una storia di amicizia tra due inetti superficiali alla ricerca del successo, che finiscono per trovare nel wrestling il vero senso dell’arte e della vita, grazie all’incontro con un’enigmatica figura. Con “Tonno e carciofini” vogliamo tornare a contatto con la realtà delle cose, siamo alla ricerca di qualcosa che distrugga la finzione teatrale, per farla resuscitare rinnovata. Ci sentiamo circondati da un mondo dello spettacolo fatto di contesti usa e getta, in cui non ci riconosciamo. Cosa dovremmo fare se non augurarci la fine di questo mondo? Nel frattempo, possiamo sempre gustare un tramezzino tonno e carciofini, due ingredienti diversi ed apparentemente incompatibili, ma destinati a riunirsi nel sacro triangolo di pane bianco per un bene superiore. Come i protagonisti della nostra storia e come nel wrestling, dove bene e male collaborano per qualcosa di più grande: il divertimento del pubblico.

VEN 16/06

H 17.00 Pomarance – Parco della Rimembranza

IL CIRCO-LO DEI RIFIUTI. Laboratorio teatrale

Un pomeriggio di giochi teatrali e circensi sul tema del rifiuto e del riciclaggio.

H 17.00 e 18.00 Pomarance – Discarica località Bulera prima nazionale

Officine Papage

DITTICO DEI RIFIUTI // atto I – IN DISCARICA

da un’idea di Marco Pasquinucci

Drammaturgia, sviluppo e regia Marco Pasquinucci, Serena Gatti, Nicoletta Bernardini. Testo di Serena Gatti. Costumi e scene di Filippo Grandi. Curatela e prima spettatrice Laura Bevione

Si cammina sopra gli scarti, si cammina (in totale sicurezza) sui rifiuti, in un’atmosfera di grande contrasto tra la bellezza delle colline toscane e l’inquietudine delle vasche di raccolta. Il luogo diventa precisa drammaturgia del progetto. Non solo ambientazione, scenografia, contorno. Siamo insieme in silenzio in un gruppo che rimane intimo nell’atto lento del camminare.

Camminare come modalità per abitare il luogo e un cammino che diventa atto performativo. Le parole arrivano delicate all’orecchio attraverso le cuffie. Le parole come i passi aprono un varco: i rifiuti che produciamo, i rifiuti ricevuti, quando ci si sente rifiuto, quando si diventa rifiuti. Abbiamo una data di scadenza? Uno spettacolo, un cammino, un’esperienza.

(posti limitati, prenotazione obbligatoria)

H 19.00 Pomarance – Piazza Cavour

ABATTOIR BLUES

di e con Luigi Ciotta

Regia Adrian Schvarzstein. Aiuto regia Francesco Sgrò. Scenografia Yasmin Pochat e Augusta Tibaldeschi. Costumi Roberta Vacchetta. Luci e suono Luca Carbone.  Progetto Vincitore “Orango Bando 2018” – Cooperativa Italiana Artisti. Premio Emilio Vassalli 2019 – Festival Circonferenze. Premio Mirabilia Award – Festival Mirabilia 2022. Finalista In Box Verde 2023

Uno spettacolo onirico, surreale, comico, crudele ed emozionante che tramite il clown e il circo affronta in maniera dissacrante e non moralistica le condizioni di vita umane e animali all’interno dei macelli. La giornata tipo di un lavoratore di un macello, che subirà profondi cambiamenti nel corso dello spettacolo. Una persona sola, dai tratti borderline, che trascorre la vita in mezzo a animali, vivi e morti. Un lavoro alienante e ripetitivo, che si presta alla coreografia del movimento e al circo per esprimere la sua tensione relazionale con la vita, sospesa tra la gravità e la morte. Lo spettacolo unisce teatro di figura, circo, teatro fisico, magia e comicità in una dimensione in cui le parole cedono il passo a suoni, versi e rumori, sia registrati che dal vivo. Dopo “Funky Pudding” (2009) sugli sprechi alimentari e “Sweet Dreams” (2014), abuso di zuccheri, “Abattoir Blues” chiude la “Trilogia dell’Abbondanza” di Luigi Ciotta.

H 21.30 Pomarance – Boschetto di Gallerone

Teatrino Giullare

LETTERE A UN LUPO E TRAGEDIA DI RONCISVALLE CON BESTIE

Testo di Giuliano Scabia. Interpretazione Teatrino Giullare. Musica David Sarnelli.

Teatrino Giullare interpreta i testi di Giuliano Scabia, poeta drammaturgo e protagonista di alcune tra le esperienze teatrali più vive degli ultimi decenni, tratti da “Teatro con bosco e animali”, una straordinaria raccolta di racconti, lettere e commedie che narrano le finzioni degli uomini, indagando il senso di realtà e la questione della verità. Tra le varie opere spiccano le folgoranti

“Lettere a un lupo”, che tentano di stabilire un dialogo con una delle bestie feroci che abitano in noi. Al lupo l’autore confessa, con una scrittura familiare ed intima, e con una sincerità che forse non sarebbe possibile parlando a un proprio simile, pensieri e malinconie sperando di ritrovare i fondamenti del gioco e dell’amore. Parole che colpiscono nel profondo e cercano l’autenticità come solo certi miti arcaici riescono a fare. Segue la “Tragedia di Roncisvalle” con bestie in cui si raccontano le epiche sorti dei paladini alle prese con la loro ultima fatale battaglia, riportando però anche i punti di vista degli animali che, usciti dal bosco, stupiti osservano la guerra che si fanno gli umani e commentano ciò che per loro è incomprensibile. I testi sono interpretati alla maniera dei cantastorie, con un divertente gioco di maschere accompagnato dalla fisarmonica di David Sarnelli.

 

SAB 17/06

H 10.00>12.30 Pomarance – Piazzetta tra Via Garibaldi e via Serafini

AGORÀ. Chiaccherata: LA CULTURA E IL TEATRO, UN “RIFIUTO” DA RIGENERARE

a cura di Laura Bevione

Partecipano Michele Pascarella (Gagarin e Hystrio), Alessandro Iachino (Stratagemmi e Doppiozero), Virginia Valesio (Fondazione LINKS Torino), Mara Scinicariello (Prospetti Soc. Coop.), Roberta Nicolai (Teatri di Vetro), Angela Fumarola (Armunia), Idra Teatro e l’Associazione Pilar Ternera di Livorno.

Torna nel 2023 l’iniziativa che mette in dialogo tutti i protagonisti del Festival. Il teatro è un “rifiuto”? Una realtà del passato che forse nel presente non è più in grado di essere, come sosteneva Shakespeare, un veritiero ed efficace specchio della realtà? Come insegnano varie esperienze di riciclo inventivo e virtuoso dei rifiuti, essi contengono ancora potenzialità che attendono soltanto uno sguardo non offuscato da pregiudizi o da funesta disillusione. Un confronto costruttivo fra pubblico, amministratori, artisti e critici di settore, per chiedere ai primi cosa si attendono dal teatro, per quali motivi spenderebbero soldi per finanziare il teatro o per andare a teatro, e per invitare i secondi a commentare, riflettere, controbattere.

Al termine aperitivo offerto da Officine Papage

H 17.00 Monterotondo M.Mo – Teatro del Ciliegio

IL RIFIUTO. Restituzione del laboratorio di teatro educazione svolto con le classi della scuola primaria Renato Fucini. Il laboratorio si è sviluppato come approfondimento sull’idea di rifiuto in termini umani e sociali. Il rifiuto inteso come scarto, spazzatura, e il rifiuto inteso come azione: il rifiutarsi, il rifiutare, l’escludere. Partendo poi da alcuni testi di Italo Calvino, tratti da “Le città invisibili” e da “Marcovaldo”, i ragazzi hanno elaborato storie e racconti, che porteranno sul palcoscenico.

H 19.00 Monterotondo M.Mo – MUBIA

Factory Compagnia Transadriatica/Fondazione Sipario Toscana

HAMELIN

Con Fabio Tinella. Drammaturgia e regia Tonio De Nitto, dramaturg Riccardo Spagnulo. Musiche originali Paolo Coletta. Voiceover Sara Bevilacqua. Sound designer Graziano Giannuzzi. Scena Iole Cilento, Burattini Michela Marrazzi, Luci Davide Arsenio, Costumi Lapi Lou. Assistente scenografa Cristina Zanoboni, Costruzione scenica Luigi Di Giorno. Cura della produzione Claudia Zeppi, Amministrazione Emanuela Carluccio. Distribuzione Elisa Giacovelli. Produzione Factory Compagnia Transadriatica – Fondazione Sipario Toscana, con il sostegno di Segni New Generations

Festival. Premio Eolo Awards 2023 “migliore spettacolo dell’anno rivolto alle nuove generazioni”

La storia del pifferaio di Hamelin è ancora avvolta nel mistero. Hamelin è il nome di una cittadina al nord della Germania dove leggenda e realtà si sono fuse centinaia di anni fa, dove diverse ipotesi non hanno mai risolto il mistero della sparizione di 130 bambini, come riportato nella targa affissa sulla cosiddetta casa dell’accalappia topi. Un fatto di cronaca traslato via via in fiaba, nella tradizione orale prima e nella raccolta “Saghe germaniche” dei Fratelli Grimm poi. Ad Hamelin vige ancora il divieto assoluto di suonare musica nella via Senzatamburi, dove anche i cortei in festa che vi arrivano cessano immediatamente ogni suono. Ma cosa è successo ai bambini di Hamelin? Dove finisce la realtà e dove inizia la finzione? Lo spettacolo proverà a raccontare e ripercorrere l’origine di questo mistero giocando su diversi piani: quello temporale diviso tra l’oggi e quello della storia e, infine, il piano della percezione perché adulti e bambini potranno seguirlo attraverso un punto di vista diverso. Questo spettacolo è un’esperienza teatrale destinata a un numero ristretto di spettatori.

H 21.30 Monterotondo M.Mo – Piazza Magenta

Maragoni/Fettarappa

SOLO QUANDO LAVORO SONO FELICE

di e con Lorenzo Maragoni e Niccolò Fettarappa

Residenza produttiva Carrozzerie | n.o.t. Produzione La Corte Ospitale con il sostegno di MiC, Regione Emilia-Romagna, Ferrara Off APS. Menzione speciale Forever Young 2021/2022 La Corte Ospitale.

Che ruolo ha il lavoro nelle nostre vite? È una parte della vita? O è la nostra vita stessa? Quanto riesci a resistere in una conversazione prima di chiedere all’altra persona “E tu nella vita che fai?” Per la nostra generazione, i confini tra lavoro e vita sono sfumati. Dopo il precariato, la nuova frontiera tossica del lavoro corrisponde a uno stato continuo di autosfruttamento, difficile da riconoscere e da interrompere. Il capo di Lorenzo Maragoni si chiama Lorenzo Maragoni e pretende da questo reperibilità assoluta: deve rispondere alle mail di lavoro anche di venerdì sera, nel mezzo di una conversazione avvenuta per caso in un bar. Lorenzo ama sé stesso, ma solo come collega. Si frequenta durante il lavoro, durante pranzi o pause di lavoro, durante aperitivi di lavoro.

A volte si sta simpatico, a volte meno, proprio come un collega. Il capo di Niccolò Fettarappa si chiama Niccolò Fettarappa e non lascia che Niccolò si svegli alle undici e mezza, ma poi lo rimprovera perché lo ha lasciato dormire fino alle undici e mezza. Niccolò Fettarappa, il capo di Niccolò Fettarappa, sogna il successo, riconoscimenti e alte quotazioni in borsa. Niccolò Fettarappa, invece, rinuncerebbe volentieri a qualsiasi cosa, pur di poter continuare a dormire.

Questi contrasti interni, fanno sì che l’azienda Fettarappa viva in uno stato di confusione cronica, in bilico tra febbrile ambizione e indolenza. Una conversazione sul lavoro, sulla vocazione, sui soldi, sul capitalismo, sul tempo di vita e il tempo di lavoro, sui pranzi con se stessi, sulla disperazione.

DOM 18/06

H 10.00 e 11.00 POMARANCE – Cimitero Comunale prima nazionale

Officine Papage

DITTICO DEI RIFIUTI // atto II – IN CAMPO SANTO

da un’idea di Marco Pasquinucci

Drammaturgia, sviluppo e regia Marco Pasquinucci, Serena Gatti, Nicoletta Bernardini. Testo di Serena Gatti. Costumi e scene di Filippo Grandi. Curatela e prima spettatrice Laura Bevione.

Lo spettacolo vuole essere (come l’atto primo) anche e soprattutto un’esperienza, si svolge in un cimitero, di giorno. Il pubblico, sempre in gruppo ristretto e utilizzando ancora le cuffie, entra e questa volta non ha una guida, ascolta una voce e sta, è libero di abitare i confini di questo luogo, che tutti conosciamo, un luogo emotivo e denso che tutti frequentiamo o abbiamo frequentato, un luogo di cura del ricordo, un luogo dove si supera il tempo dell’umano. Qui si veglia, si custodisce, si supera il tempo dell’umano. Il corpo umano qui non serve più, diventa un rifiuto “speciale”, da proteggere, da coltivare, con cui essere in relazione.

 

BIGLIETTERIA

intero 10€ – ridotto 8€ (under 25 e over 65), biglietto speciale bambinə 5€ (under 10)

acquisto biglietti anche online su liveticket.it // biglietto operatorə 2€

Promozione Ouverture valida nei giorni 15-16-17 giugno biglietto per due spettacoli dello stesso

giorno: intero 15€ – ridotto 12€ (under 25 e over 65)

ingresso gratuito per tutti gli eventi collaterali

prenotazione obbligatoria per lo spettacolo “Dittico dei Rifiuti”

per info e prenotazioni

chiamare o inviare WHATSAPP o SMS al 334 269 8007 / 320 562 6356

o scrivere a prenotazioni@officinepapage.it

prenotazioni a partire da due giorni prima di ogni singolo evento (9.30-12.30/15.00-19.00)

 

DOVE MANGIARE

Pomarance

Ristorante Pizzeria “Ganesh 0588”, tel. 353 429 8384

Pizzeria “L’Ultimo Spicchio”, tel. 342 156 1267

Ristorante “Siamo Fritti”, tel. 338 938 4947

Castelnuovo V.C.

Pizzeria “Il Punto”, tel. 0588 23033

Trattoria “La Vecchia Fonte”, tel. 324 849 1532

Monterotondo M.mo

apericena speciale festival

sab 17/06 presso “Enoteca degli Eretici”, tel. 0566 916287

 

è gradita la prenotazione

 

 

 

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