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Roma – Per la collana “Profilo di donna” de L’Asino d’oro edizioni, Abbey Lincoln. Una voce ribelle tra jazz e lotta politica, di Luigi Onori, sarà presentato il 15 giugno alle 18.30 presso Zalib. Intervengono con l’autore, Claudia Fayenz, giornalista Rai e Ada Montellanico, autrice e cantante, che firma la prefazione del volume.

La storia di Abbey Lincoln cantante originale e creativa, in prima linea nella lotta degli afroamericani per i diritti civili, spesso trascurata nelle storie del jazz.

Tra crisi e rinascite, concerti e attività creative, scrittura e teatro Abbey Lincoln emerge con una personale poetica che ha respiro collettivo e parla, con tratti originali, agli appassionati di jazz di tutto il mondo, ma non solo. Dagli USA degli anni Trenta al primo decennio del ventunesimo secolo, la vita “mutante” di questa vocalist afro-nativo-americana ne rivela l’autentica qualità di “maestra” per il suo modo di cantare e fraseggiare che ha influenzato Dianne Reeves, Dee Dee Bridgewater e Cassandra Wilson. La vicenda biografica di Abbey Lincoln, delineata attraverso la sua produzione discografica, ruota attorno alla società statunitense, ai cui mutamenti si legano la trasformazione personale e artistica, l’originalità compositiva, il nuovo ruolo della donna nel mondo del jazz, rifiutando lei stessa la qualifica di “femminista”. Il testo affronta questioni centrali, come il rapporto tra la propria sensibilità e il ruolo collettivo di storyteller, la relazione con musicisti, produttori discografici e con il pubblico, la ricerca di una vocalità non imitativa dei grandi modelli, soprattutto Ella Fitzgerald e Sarah Vaughan, ma densa di elementi blues e influenze teatrali. Amica di Miriam Makeba, che è stata per lei una guida nell’incontro diretto con l’Africa, Abbey Lincoln ha collaborato, tra gli altri, con Max Roach, Stan Getz, Wynton Kelly, Hank Jones, Coleman Hawkins, Sonny Rollins, Pat Metheny, Steve Coleman, elaborando un personale songbook di ottanta canzoni, nelle quali la ricerca sulla parola diventa espressione poetica, riflessione esistenziale personale e critica della società americana e occidentale.  

Luigi Onori è critico musicale, saggista, docente, storico del jazz. Dal 1982 è collaboratore del quotidiano “il manifesto”. Ha al suo attivo centinaia di articoli e interviste scritti per riviste di settore, (“Musica Jazz”, “Fare Musica” e “il giornale della Musica”), e inoltre per siti web (“A proposito di Jazz”). Tra i fondatori della SISMA (Società Italiana per lo Studio della Musica Afroamericana, 1992-2000), docente di Storia del jazz al conservatorio di Frosinone dal 2006 al 2019, insegna dal 2015 presso il Saint Louis College of Music di Roma. Nel 2020 ha pubblicato il volume “Storia del Jazz” (Hoepli). Per quarant’anni è stato professore di Italiano nella scuola pubblica.