Notizie in Controluce

Quindi F.G. si rivolge ad un tecnico che presenta il progetto al Comune di Lanuvio, quest’ultimo in data 21 maggio 2008, invia tutta la documentazione ad Acea ato2 per il parere, nella ricevuta di ritorno, è scritto che è stata ricevuta in data 28 maggio 2008 dal protocollo generale di Acea S.p.a., sono passati otto mesi senza risposta. Due giorni fa mi arriva un email di risposta sulla vicenda denunciata, che riporto tralasciando le parti relative al soggetto: “Riassumo sinteticamente la vicenda, precisando che il Cliente non è alimentato da utenza idrica, si tratta quindi di richiesta di nuovo allaccio, con conseguente aumento di carico dei reflui da smaltire al depuratore. Per tali edifici, la procedura vigente all’apertura della pratica idrica, prevede la presentazione della certificazione dell’imbocco in fogna o di altra tipologia di smaltimento alternativo valida ai sensi di legge, il Cliente è stato invitato a presentare al Comune una richiesta di imbocco in fogna a sanatoria, la fogna a cui l’edificio è allacciato esita al depuratore di Aprilia in gestione ad Acqua Latina, ormai saturo, e per il quale non possiamo autorizzare ulteriori allacci. Recentemente (il 14/11/2008) è stato siglato un accordo fra il Comune di Lanuvio, il Comune di Aprilia, Acea ATO2, Acqua Latina, STO ATO2 e STO ATO4, relativo alle richieste di allaccio nel Comune di Lanuvio con esito al depuratore di Aprilia. In tale accordo è previsto che sarà realizzato un depuratore provvisorio presso quello di Aprilia, la cui messa in esercizio è prevista per giugno 2009, al depuratore potranno essere allacciati 150 abitanti equivalenti l’anno fino a un massimo di 600. Per quanto di competenza di ATO2, abbiamo provveduto a richiedere il nulla osta all’allaccio, relativo all’immobile del cliente ad Acqua Latina (una sorta di prenotazione), non appena ricevuta risposta comunicheremo al cliente se la sua richiesta è stata accettata, poi sarà necessario aspettare la messa in funzione del nuovo impianto per procedere con la pratica di allaccio alla rete idrica e fognaria”. Povera Italia, non solo la crisi finanziaria blocca l’economia, ci voleva anche Acqua Latina a bloccare gli allacci, quindi nella zona di Aprilia e Lanuvio noi prossimi anni non potranno essere costruite case, fabbriche e attività commerciali che abbiano un bagno. Siamo alla frutta nel tempo i soldi per fare le festicciole li hanno trovati, invece per costruire e ampliare i depuratori non si trovano. La cosa strana nasce nei Prg comunali approvati dalla Regione Lazio, in essi si legge anche l’aumento previsto della popolazione, quindi se aumenta la popolazione va ampliata la condotta idrica, fognaria, ampliate scuole, ospedali, cimiteri ecc., questo in paese avanzato, invece stiamo diventando una repubblica delle banane, senza programmazione.

Nazareno Ferrazza
Coordinatore dei Castelli Romani del Partito Liberale