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Domenica 18 settembre 38^ edizione Premio Pieve e…un Museo più vivo che mai

Domenica 18 settembre 38^ edizione Premio Pieve e…un Museo più vivo che mai
Settembre 06
14:53 2022

Le 8 storie finaliste della 38^ edizione, “Cercatori di pace”

Il ripudio verso gli orrori della guerra e la ricerca della pace e dei suoi ideali, sono il filo conduttore che unisce gli otto diari finalisti dell’edizione 2022: il giovane militare Eugenio Brilli (Batignano, 1892) scrive all’indomani del coinvolgimento italiano nella Grande guerra; la memoria di Ado Clocchiatti (Udine, 1883) descrive la chiamata alle armi per difendere la stessa “maledetta patria”, il rapporto epistolare di Luisa Pistollato e Ramiro De La LIana (Covaleda 1954 – Venezia 1952) che vive e si alimenta tutt’ora. Enrica De Palma (Bari, 1928) e la sua vivace autobiografia a partire dagli anni felici dell’infanzia in Puglia fino all’ingresso nel mondo del lavoro; Roberto Fiorini (Modena, 1942) che racconta del viaggio in macchina di otto amici alla scoperta di luoghi archeologici unici al mondo, Vincenzo lacieri (Santa Croce di Magliano, 1929) si racconta nella sua memoria che è un flusso di coscienza in grado di far riflettere sui diritti delle classi meno agiate. Una narrazione toccante quella di Anna Mazzoli (Montepulciano, 1945) che scrive il resoconto giornaliero della sua malattia, testo che accoglie i sentimenti, il dolore, l’ansia di quel periodo, nel quale però emerge la speranza. Infine Egizia Migliosi (Firenze, 1925) che in un quadernetto annota le gioie e i dolori di una ragazza del XX secolo.

Il vincitore verrà annunciato domenica 18 settembre alle ore 16:00 presso Campo alla fiera (Pieve Santo Stefano, Via della Verna n.11) durante Memorie in piazza, l’evento conclusivo della manifestazione. Ingresso gratuito fino a esaurimento posti, prenotazione consigliata.

Scopri il programma completo del 38°Premio Pieve: www.premiopieve.it

La prima festa del Piccolo museo del diario

Tra voci di carta è la prima festa del Piccolo museo del diario. Un appuntamento che aggiunge alle parole un attore che ogni volta si fa carico di una storia e la restituisce dall’inizio alla fine, con un pubblico vero che ascolta dal vivo e palpita insieme.

Il primo appuntamento è stato già realizzato il 7 luglio quando Mario Perrotta ha dato voce e corpo al diario di Antonio Sbirziola, emigrante siciliano in Australia che alla fine dello spettacolo ha deciso di salutare la platea collegandosi proprio da Sydney.

Un evento emozionante che ha commosso la platea. Ci sono ancora 5 appuntamenti da organizzare per altrettante 5 storie, sarà possibile farlo grazie a te e al tuo sostegno.

Se ami le storie vere e credi nel valore di ritrovarsi insieme in un progetto culturale, contribuisci a dar vita alla festa del Piccolo museo del diario, che, grazie a te, diventerà un appuntamento annuale con la memoria.

Dal 1984 Pieve Santo Stefano, quasi al confine tra Toscana, Umbria e Romagna, ha innalzato ai quattro punti cardinali del suo perimetro, sulle strade che vi accedono, un cartello giallo sotto quello della toponomastica ufficiale: Città del diario. La cittadina ospita infatti nella sede del municipio, un archivio pubblico, che raccoglie scritti di gente comune in cui si riflette, in varie forme, la vita di tutti e la storia d’Italia: sono diari, epistolari, memorie autobiografiche.

Quarant’anni dopo la fine della guerra, in un’ala di questo edificio, è sorta una casa della memoria: una sede pubblica per conservare scritti di memorie private. L’iniziativa ha attirato l’attenzione di studiosi e giornalisti anche fuori dall’Italia. L’Archivio, ideato e fondato da Saverio Tutino, serve non solo a conservare brani di scrittura popolare: vuole far fruttare in vario modo la ricchezza che in esso viene depositata. Per cominciare abbiamo avuto l’idea di incentivare l’afflusso con un concorso, il Premio Pieve. Abbiamo pubblicato su alcuni giornali un piccolo avviso e in poche settimane sono arrivati più di cento testi e raccolte di lettere. Adesso nella sua sede l’Archivio ne conserva quasi 10.000. Uno di questi è la memoria contadina di Clelia Marchi, scritta su un Lenzuolo matrimoniale.

Nel 1991, su iniziativa del Comune di Pieve Santo Stefano, nasce la Fondazione Archivio Diaristico Nazionale, divenuta poi una Onlus e riconosciuta con Decreto Ministeriale nel 2000. Dal settembre 1998 viene pubblicata la rivista Primapersona, una delle molte iniziative editoriali promosse dall’Archivio. Nel 2001 le memorie e i diari dell’Archivio di Pieve incontrano il cinema e nasce l’iniziativa “I diari della Sacher”.Nel 2009 il patrimonio documentario dell’Archivio di Pieve Santo Stefano riceve la notifica del Codice dei Beni Culturali dello Stato. Il 7 dicembre 2013 si inaugura il Piccolo museo del diario realizzato dai dotdotdot (studio di design multidisciplinare n.d.r.) che traggono ispirazione dal volume “Il paese dei diari” scritto da Mario Perrotta. Il museo è dedicato a Saverio Tutino, scomparso nel 2011. (Tratto e adattato dal sito Fondazione Archivio Diaristico Nazionale)

Il premio annualmente regala grandi emozioni ed incontri, soprattutto se ci si immerge nell’atmosfera della lettura, della scrittura e degli scrittori con lentezza, nella scoperta dello stile biografico (fatto, spesso, di foto, disegni, mappe, collezioni di missive) come la manifestazione richiede. Non si tratta di emozioni a primo impatto ma del gusto di tutto un territorio e della presenza di un museo (interattivo, parlante e sorprendente) in cui ognuno può trovare la parola giusta che ne può far scaturire altre; o che può far scaturire silenzi, o altri ricordi a lungo dimenticati.

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