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ETRURIA: CAERE, OGGI CERVETERI

ETRURIA: CAERE, OGGI CERVETERI
Luglio 31
17:23 2022

Nel XIX sec. d.C. l’Etruria è oggetto d’imprese archeologiche dove origini e lingua etrusca (quest’ultima un “unicum” poco conosciuta) rimangono misteriose mentre nel VII sec. a.C. è influenzata da elementi greci e orientalizzanti (trasferimento di artigiani di origine orientale in territorio etrusco). Presso gli etruschi, chiamati dai greci Tirreni e Rasenna da Dionigi di Alicarnasso, è famosa la pratica dell’aruspicina: pratica divinatoria che esaminava le viscere degli animali sacrificati. La caratteristica delle città etrusche fu di essere autonome. Le tombe etrusche, spesso, rievocavano la casa e le usanze terrene, dove inizialmente era presente la tecnica dell’incinerazione (es. vaso spesso a forma di capanna) e poi dell’inumazione (es. tomba a camera del VII sec. a C.). Dalla fine del V sec. a.C., le rappresentazioni funerarie introducono il mondo degli inferi. Dalle tombe è emerso vasellame, vasi, doli, bacili, calderoni, alari, spiedi (cottura delle carni), etc. Per quanto riguarda Cerveteri, antica Caere (flotta commerciale che concorre con fenici e greci nel commercio del prodotto etrusco in occidente- es. Spagna- e in oriente- es. Siria-), seconda città etrusca dopo Veio, è presente la Necropoli Etrusca della Banditaccia: sito UNESCO dal 2004, le tombe sono scavate in tufo per centinaia di ettari (quest’area è di circa 10 ettari, meno di 1/10 dell’intera Necropoli e stimate decine di migliaia le tombe), presenta le più antiche tombe a tumulo dal VII sec. a. C  (struttura circolare), a dado dal VI sec. a.C. (urbanistica regolare con strade parallele e ai lati le tombe), poi dal IV sec. a.C. ipogee ( si utilizza il sottosuolo come nella Tomba dei Rilievi). Da notare la tipologia delle tombe: da quelle più sontuose a “giacigli” scavati nella roccia e posti su strada. Presente nel sito la Tomba dei Rilievi: la tomba più famosa e Unicum nell’arte etrusca, risalente al IV sec. a.C., è stata scoperta a metà dell’800. Tomba ipogea si accede da una lunga scalinata (dromos), con leone posto all’accesso. Appartenente ai Matuna ha lungo i lati delle nicchie, un soffitto a doppio spiovente e due pilastri centrali con rilievi. Esempio di romanizzazione dell’Etruria, (Caere diviene nel IV sec. a.C. Municipium sine suffragio) la camera sepolcrale è ricoperta da intonaco con rilievi (stucco policromo). Il pilastro di destra riproduce un mestolo, coltelli, spiedi, etc.; mentre quello di sinistra brocca, bastone, ascia, corda, etc. Sotto il loculo centrale sono raffigurati un demone, Cerbero e un serpente. A Caere, dal VI sec. a.C., si realizzarono sarcofagi, dove il defunto è sdraiato o supino, solo o in coppia con la moglie.

 

Foto: particolare della Tomba dei Rilievi presso la Necropoli etrusca della Banditaccia, Cerveteri.

 

 

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