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I bastardi di Sarajevo Una città in balìa della corruzione, un Paese senza speranze di futuro…

Dicembre 04
10:40 2014

lunedì 8 dicembre, ore 15,00
nel’ambito di Piùlibri Piùliberi – Sala Ametista
Palazzo dei Congressi – p.le Kennedy – Roma

Partecipano Riccardo Noury e Paola Cortese
martedì 9 dicembre, ore 17,30
presso la Sala Consiliare di Palazzo Savelli
piazza della Costituente – Albano Laziale (Roma)
Partecipano Riccardo Noury e Ada Scalchi
Politici bosniaci corrotti. Due giovani rivoluzionari che tentano di cambiare il loro mondo. Una giovane donna che combatte per la sorella malata e per i fantasmi dello stupro etnico. Un Professore, la sua saggezza, il suo humour nero, i suoi ricordi, l’uomo balcanico per eccellenza. Un giornalista che cerca redenzione. Bastardi italiani. Bastardi di Sarajevo.
I protagonisti de I bastardi di Sarajevo, il primo romanzo noir di Luca Leone, si presentano sul palcoscenico con le loro parole, i loro dialoghi martellanti, i loro pensieri, in un’alternanza scenografica di luce e ombra. O meglio di buio vero e proprio, totalmente nero, il colore dell’humour dei Balcani.
Nella Bosnia del dopoguerra, violentata in tutti sensi dalla vergogna di Srebrenica e dopo gli accordi di Dayton del 1995, che poco hanno risolto i conflitti, chi sono i veri bastardi di Sarajevo?
“La scrittura acre e tosta di Leone manda di morte e polvere da sparo e ci indirizza verso un’Ade balcanica senza ritorno e senza via d’uscita, ove la cartolina ridente della Bosnia Erzegovina e della pittoresca Sarajevo si scolora, accartoccia, annerisce, come buttata nelle braci ardenti del camino della Storia recente, per poi divenire velina nera e negativo evanescente che scompare in cenere”.(Silvio Ziliotto)
“Non è un giallo, quello di Luca Leone. Il colore dominante de I bastardi di Sarajevo è il nero: non solo come genere letterario noir, quanto soprattutto come colore dell’umore del presente e prospettiva del futuro. La Sarajevo che Leone descrive è una Sarajevo ancora sotto assedio”. (Riccardo Noury)
“Al termine della lettura di questo libro, resta ancora uno spiraglio di luce per la disgraziata umanità bosniaca che, comunque, continua a resistere”. (Eldina Pleho)
L’autore
Luca Leone, giornalista professionista, è nato il 20 agosto 1970 ad Albano Laziale (Roma).
Ha scritto o scrive, tra gli altri, per Liberazione, Avvenimenti, Internazionale, Modus Vivendi, Il Venerdì di Repubblica, Popoli e Missione, Medici Senza Frontiere, Galatea, Vita, Misna.
Ha pubblicato:
– Infanzia negata, Prospettiva edizioni, Roma, 2003;
– Il fantasma in Europa. La Bosnia del dopo Dayton tra decadenza e ipotesi di sviluppo, Il Segno dei Gabrielli, Verona, 2004;
– Anatomia di un fallimento. Centri di permanenza temporanea e assistenza (a cura di), Sinnos editore, Roma, 2004;
– Srebrenica. I giorni della vergogna, Infinito edizioni, 2005 (quattro edizioni, 2005-2011);
– Il prode Ildebrando e la bella Beotonta, Infinito edizioni, 2005;
– Sotto il Mattone. L’avventura di cercare casa, Infinito edizioni, 2007;
– Uomini e belve. Storie dai Sud del mondo, Infinito edizioni, 2008;
– 100 ottime ragioni per non amare Roma, Infinito edizioni, 2010;
– Enzo, Infinito edizioni, 2010;
– Bosnia Express, Infinito edizioni (tre edizioni), 2010;
– Saluti da Sarajevo, Infinito edizioni, 2011;
– Mister sei miliardi, Infinito edizioni, 2012;
– Fare Editoria, Infinito edizioni, 2013.
– Le avventure dell’Agente Zero Zero Meh, Infinito edizioni, 2013 (solo digitale)
– I bastardi di Sarajevo, Infinito edizioni, 2014
Per informazioni:
Infinito edizioni: 059/573079 – Maria Cecilia Castagna

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