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Il nuovo PD ciampinese di Silvia Pieri

Novembre 24
19:22 2014

Dovrebbe essere ovvio,invece, che ogni forza politica ha bisogno-non per dotarsi di orpelli luccicanti, ma per operare con maggiore efficacia-di strutturare una cultura politica adeguata: perché- come evidenzia ancora Massimo Salvadori- questa soltanto dà orecchi e occhi per orientarsi in relazione a quel che avviene nel mondo e fornisce agli elettori la possibilità di comprendere verso quale società si intenda condurli.
Certamente, non abbiamo bisogno di un Partito della Nazione. Una forma simile in passato si è già vista, e le conseguenze nefaste, ci bastano e avanzano. Non si è ancora ben capito anche quale debba essere il bagaglio politico programmatico di un partito di sinistra. In attesa che si scoprano le vere intenzioni del Partito Democratico ,io continuo a restare ancorato alle idee del cattolicesimo democratico, che tanti benefici hanno portato all’Italia. Se volete considerarmi antiquato, fatelo pure, non mi offendo, però fornitemi alternative credibili e non “soluzioni pasticciate” vendute per idee innovative.
Soprattutto a livello locale, mi aspetterei,invece, dalla classe dirigente, un’elaborazione intellettuale che porti una speranza e che possa esprimere non l’impoverimento del dibattito pubblico e il deterioramento dell’analisi politica ma:l’innovazione, la capacità di approfondimento e poi la capacità di immaginare il futuro tenendo ben presenti le priorità e le esigenze dei cittadini.
Il documento programmatico di Silvia Pieri
Con questa speranza, ho letto con attenzione, la relazione e il documento programmatico che Silvia Pieri ha presentato recentemente per l’elezione a segretario del Partito Democratico di Ciampino. Stiamo, infatti, parlando del primo partito cittadino ciampinese in termini di consensi, e quindi, qualsiasi cosa accada al suo interno e da sottoporre ad analisi approfondita,nella consapevolezza che potrebbe e dovrebbe incidere nella vita cittadina.
Silvia Pieri ha fatto riferimento al momento storico molto delicato che stiamo vivendo. La politica e le istituzioni ha scritto la nuova segretaria del PD, «a tal proposito vengono quotidianamente messe in discussione dai cittadini e dall’opinione pubblica , perché troppo spesso non sono state considerate in grado di rispondere alle esigenze sociali ed economiche che si sono succedute nel tempo». Direi che la Pieri esprime anche una mia preoccupazione. Infatti, in Italia, molti cittadini scendono in piazza contro il Governo, che è espressione del PD, e anche a Ciampino la situazione non è delle migliori. Infatti l’amministrazione locale e la politica rischiano di essere visti alla stregua solo di esattori delle tasse, volti a chiedere continui contributi, che stentano a diventare servici eccellenti.
Il PD e i lavoratori
La Pieri scrive poi che Il PD,«è l’unico interlocutore riconosciuto dai lavoratori, dai piccoli imprenditori, liberi professionisti e partner europei». Su questo aspetto mi permetto di dissentire. Io direi,se posso permettermi, che tra le categorie produttive vi è probabilmente una certa “confusione” nel leggere e aderire alle varie offerte politiche. Io,insomma, non sarei così netto su questa presunta “unicità”, e soprattutto, darei anche uno sguardo preoccupato a quello che pensano CGIL e la FIOM e i rispettivi leader Camusso e Landini. Soprattutto, volgerei lo sguardo alle piazze “incandescenti”, alle quali si è costretti sempre più spesso a rispondere con manganelli e blindati.
A Livello locale poi, si dovrebbe prestare- sul tema lavoro ed occupazione- grandissima attenzione, alla problematica della partecipate comunali per fare in modo che si arrivi ad una attenta gestione industriale che arrivi a tutelare sempre: l’oculata gestione manageriale, lo sviluppo futuro e soprattutto i livelli occupazionali. Su questo tema il recente atto di indirizzo del 21.11.2014 su ASP SpA preoccupa non poco.
L’idea di circolo
Mi è piaciuto molto il ragionamento della Pieri, in merito all’idea di strutturazione del circolo del PD locale.«Una segreteria snella che possa comprendere nuove leve e persone di esperienza. L’idea della nuova segretaria del PD è quella di far ripartire la macchina usando come scintilla proprio la commistione fra chi ha una lunga esperienza alle proprie spalle e chi sta studiando e si sta affacciando alla politica». Per voler seguire Matteo Renzi con le opportune “mitigazioni”, si potrebbe azzardare di parlare di “rottamazione controllata.
La Pieri rileva che si debba considerare il circolo come una forma embrionale di società, in cui si tenga presente che nessuna società può progredire se non si fa carico di formare la nuova classe dirigente. Per raggiungere questo obiettivo, ci vorranno persone con grande forza di volontà e voglia di lavorare. Mi sembra un proposito molto importante e decisivo, anche e soprattutto per la città di Ciampino, che ha bisogno urgente di cambiare passo e di alzare l’asticella della propria capacità di elaborazione politica.
Del resto quando la Pieri scrive che è necessario far ripartire la macchina, immaginiamo abbia letto ed interpretato bene l’esigenza di dover cambiare passo, perché fino ad ora il cammino probabilmente non è stato spedito. Questo dato politico, non pienamente positivo, è dato dal fatto che il PD, non ha sempre sviluppato una dialettica interna ottimale che portasse ad una sintesi, specchio fedele di un indirizzo politico condiviso.
La segretaria del PD, crediamo sia stata molto chiara, quando ha scritto che: «il direttivo dovrà tornare a discutere e votare le varie proposte che di volta in volta verranno presentate, sviluppando una dialettica interna». Il lavoro del partito per la Pieri dovrà essere di supporto all’amministrazione. Ci sembra veramente un ottimo auspicio, e vista la situazione complessiva della città, saranno necessarie delle idee concrete e molta capacità progettuale.
Il PD e il territorio
La Pieri, nella sua relazione ,si preoccupa anche del fatto che il PD possa lasciare spazio sul territorio alle altre forze politiche,«mettendogli in mano un’arma di propaganda che verrà usata ai danni dell’amministrazione». Comprendo le preoccupazioni della nuova segretaria, ma vorrei tranquillizzarla sul fatto, che fino ad ora molte delle critiche che mi è capitato di leggere o di sentire, appaiono per molti versi fondate su fatti oggettivi. In alcuni casi vi è stata anche della propaganda strumentale, e in politica ci può stare. Alla propaganda una seria amministrazione, e un partito di Governo, rispondono sempre e solo con i fatti e non solo con la comunicazione o peggio con altra propaganda. Alla fine i cittadini dovrebbero saper distinguere chi lavora bene e chi vende fumo.
Mi sembra poi molto positiva, l’attenzione che la Pieri ha rivolto al rapporto con i Comitati di Quartiere, «che possono offrire la possibilità di entrare in contatto con le problematiche più stringenti del territorio». I cittadini ciampinesi hanno,infatti, diversi problemi di: degrado urbano, inadeguatezza e mancanza di servizi, traffico, mancanza di verde pubblico attrezzato, inquinamento, sicurezza. Sarebbe veramente il caso di andarli ad ascoltare,visto che pagano (quasi tutti!) regolarmente le tasse. Ovviamente l’ascolto deve iniziare proprio dai quartieri.
Il PD e l’amministrazione comunale di Ciampino
La nuova segretaria del PD, si è poi intelligentemente soffermata sul rapporto con l’amministrazione comunale. Ha scritto che:«il partito dovrà fare un lavoro di supporto e sprone, al fine di ricreare un dialogo costruttivo. Se il confronto – scrive ancora la Pieri- si riporta in questo luogo, che è la sua sede naturale, riusciremo a sviluppare un filo conduttore fra la politica e l’amministrazione, e si eviteranno così le profonde spaccature che in passato si sono presentate».
L’atteggiamento e la “postura politica”, appaiono in questo caso adeguati. In passato le spaccature sono state clamorose e la città ne paga ancora le conseguenze. Vedremo cosa saprà riservarci in futuro questo “dialogo costruttivo” auspicato dalla Pieri.
Il PD e la cultura politica
La Pieri ha poi evidenziato che:«la recente Festa Democratica dell’Unità che si è svolta a Ciampino è stata fondamentale per il delicato passaggio che stava vivendo la politica ciampinese, perché è riuscita a riunire persone con vissuti politici diversi, e ha restituito un’immagine del partito più compatta e vincente. Un partito attento alla cultura, al dibattito, alla militanza più nobile, ma anche consapevole che la comunicazione e l’immagine non possono più essere considerati elementi accessori del messaggio che si intende trasmettere»». La Pieri scrive che:« sperare di raggiungere l’elettorato senza sedurlo è un’idea obsoleta di comunicazione politica. In questo senso, la Festa dell’Unità e gli eventi successivi in occasione del quarantennale,sono un primo passo verso una direzione che non và più abbandonata».
Su questi temi, sono costretto a dissentire con l’opinione della Pieri. Non mi sembra,infatti, che il PD a Ciampino abbia avuto grande successo con i tentativi fatti per parlare di cultura politica. Alla Festa dell’Unità, i dibattiti sono stati seguiti oggettivamente da pochissime persone. Vi erano in pratica solo gli addetti ai lavori ( e nemmeno tutti!). Lo spazio dedicato alla cultura politica sul sito internet del PD locale ciampinese è stato chiuso rapidamente nonostante il meritorio tentativo fatto dalla responsabile alla comunicazione. In questo senso la nuova segreteria avrà probabilmente molto lavoro da fare.
La seduzione dell’elettorato
La Pieri poi immagina di sedurre l’elettorato. Io da cittadino, francamente, più che di seduzioni avrei bisogno di vedere risolti alcuni problemi molto seri che sono gli occhi di tutti. Il PD è partito di Governo a Ciampino, è ha l’obbligo morale e politico, di impegnarsi al massimo per restituire ai cittadini i servizi che vengono pagati dalla mole enorme di tasse che vengono versate. Mi piacerebbe avere semplicemente:meno seduzione, meno comunicazione e più fatti. La Segretaria non se la prenda a male, ma di grandi seduttori ne abbiamo già visti troppi.
Il PD e i messaggi distorti
Recentemente, a proposito di una polemica che si è aperta con il Consigliere d’opposizione Testa, sul caso “Condotte” Silvia Pieri ha scritto: «Come segretario del Partito Democratico, mi sento di dare tutto il mio appoggio alla linea dell’amministrazione. Non si può offrire ai cittadini sempre un messaggio volutamente distorto, al fine di creare un malcontento nei confronti del sindaco e della giunta. Ormai è consuetudine diffusa quella di non abbandonare mai i toni da campagna elettorale, spesso aggressivi e polemici. Sarebbe invece più saggio privilegiare un dialogo costruttivo volto alla risoluzione delle problematiche che si presentano quando si amministra una città».
La dichiarazione della Pieri mi sembra tutto sommato condivisibile, anche senza voler entrare nel merito delle opposte considerazioni portate avanti nello specifico sulla vicenda “Condotte”. Infatti, sarebbe più saggio privilegiare sempre un dialogo costruttivo volto alla risoluzione delle varie problematiche.
Nel portare avanti queste idee nobili (più facili da coltivare quando si è maggioranza), dobbiamo però anche tenere presente che a Ciampino vi sono molti cittadini che alle ultime amministrative non hanno votato PD o che non sono andati a votare.
Queste persone meritano attenzione anche quando:polemizzano,dissentono,scrivono arrabbiati,protestano, puntualizzano,dibattono,manifestano. L’atteggiamento migliore, a mio modesto avviso, per chi si occupa di politica, è quello di mettersi in umile ascolto cercando poi di trasformare le richieste e i bisogni dei cittadini in atti amministrativi e in servizi.
Una logica asciutta e modesta. Niente di straordinario. Solo fatti. Per adesso quello che il Sindaco Terzulli chiama il “minimo sindacale”. Quando si avrà “ottimizzato” il minimo sindacale ci faremo sedurre anche dalle grandi opere e dalle fontane luminose.
In poche parole, si tratta di semplici rudimenti di democrazia di cui dobbiamo sempre tenere conto, per cercare di migliorare il nostro vivere in comunità e anche per ridare un senso alla politica.

Domenico Di Pietro

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