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Libri di marzo: l’attualità di “Tutte le guerre di Putin”; “Il viaggiatore della vita”; “Il mio papà” e il romanzo “Ricordi di una giovane libraia”

Libri di marzo: l’attualità di “Tutte le guerre di Putin”; “Il viaggiatore della vita”; “Il mio papà” e il romanzo “Ricordi di una giovane libraia”
Febbraio 29
14:03 2024

Tutte le guerre di Putin Dalla Cecenia all’Ucraina di Mark Galeotti, Gremese Editore

A due anni dall’inizio del tragico conflitto russo-ucraino, vi segnaliamo un libro di recente uscita che descrive come le strategie militari di Vladimir Putin hanno inesorabilmente ridisegnato la Russia del XXI secolo e pesantemente condizionato gli assetti geopolitici europei e mondiali. A scriverlo è Mark Galeotti, uno dei più accreditati analisti internazionali dello specifico contesto geo-politico.

«Galeotti al suo meglio: sembra un romanzo di spionaggio, ma dispensa migliaia di informazioni preziose e soprattutto attendibili». Yuval Weber (Russian Military and Political Strategy, US Marine Corps University)

 «Un resoconto lucido e molto appassionante di come funziona, dall’interno,il pilastro militare del putinismo». Graeme P. Herd (George C. Marshall European Center for Security Studies

 «Bisogna leggere questo libro se si vuole conoscere la verità, al di là della propaganda putiniana e dell’informazione manipolata». Lawrence Freedman (King’s College London

Nella sua prima versione italiana, aggiornata, il volume di Mark Galeotti Tutte le guerre di Putin Dalla Cecenia all’Ucraina guida i lettori lungo i “sentieri di guerra” di Vladimir Putin seguendo una ricostruzione dettagliata che getta nuova luce sui vecchi conflitti e chiarisce in prospettiva le ragioni e i probabili epiloghi dell’ultimo attacco sferrato dall’Orso russo, attualmente in corso. Galeotti traccia una minuziosa panoramica dei conflitti che hanno coinvolto la Russia da quando Putin è salito al potere, dalla prima guerra cecena alle incursioni militari in Georgia, all’annessione della Crimea e all’ultima invasione dell’Ucraina. Ma analizza anche, più in generale, la ricostruzione da parte di Putin della potenza militare russa, raggiunta anche attraverso il massiccio impiego di mercenari e di spie disseminate in tutto il mondo. Prima che sul campo, Putin combatte le sue guerre sul terreno delle informazioni carpite alle potenze occidentali. In senso più ampio, l’autore ripercorre la ricostruzione del potere militare russo operata dall’autoritario ex ufficiale del KGB: riformando e riequipaggiando le forze armate, avvalendosi di milizie mercenarie e facendo ampio ricorso anche alle strategie della moderna “guerra ibrida” (in primis, la manipolazione dell’informazione). Ma se nella nuova Guerra Fredda con l’Occidente Putin si è affidato alla forza militare per espandere la sfera di influenza russa, Galeotti non ignora i fallimenti tattici e strategici a cui il Cremlino è andato spesso incontro nella lotta per la supremazia, in particolare durante l’invasione dell’Ucraina. E nel prevedere i nuovi scenari di questa guerra, ipotizza anche le future relazioni militari e politiche tra la Russia e i Paesi vicini, compresa la Cina. Strategie di guerra, armamenti, intelligence sono, nel libro, alla base di un’analisi che compara i successi e i fallimenti dell’esercito russo, ma non solo. Avvalendosi di ampie ricerche sul campo e di numerosi contatti in tutta la Russia, Galeotti dissemina il testo di istantanee personali dei conflitti e di testimonianze inedite di ufficiali russi in servizio e in pensione.  Il libro è corredato inoltre da 32 immagini a colori documentate da didascalie e una serie di utili mappe strategiche. Un’analisi che fotografa passato e presente della Russia putiniana, gettando uno sguardo ai possibili sviluppi del conflitto ucraino e al futuro assetto militare della Federazione sullo scacchiere internazionale. Non c’è momento migliore per capire come e perché Putin abbia dispiegato le sue forze armate in così tante guerre. Non c’è autore più adatto a demistificare le capacità militari della Russia e a suggerire un’idea plausibile di quanto ci riserva il futuro.

Mark Galeotti, politologo specializzato nelle questioni militari e di sicurezza della Russia contemporanea, vanta una carriera che spazia dal mondo accademico alla consulenza per enti e istituzioni governative. Autore di numerosi saggi e assiduo commentatore presso i media internazionali, dirige la società Mayak Intelligence ed è professore onorario presso la School of Slavonic and East European Studies dello University College di Londra, oltre a collaborare con il RUSI (Royal United Services Institute), il Council on Geostrategy e l’Istituto di relazioni internazionali di Praga. È stato direttore del dipartimento di Storia alla Keele University, dicente di Global Affairs alla New York University, ricercatore presso il Foreign and Commonwealth Office nonché visiting professor presso la Rutgers University-Newark (New Jersey), l’Università Carolina di Praga e l’Istituto statale di Mosca per le relazioni internazionali. È autore di oltre 25 libri, tra cui L’esercito russo moderno 1992-2016 (2018), A short History of Russia (2021) e The Weaponisation of Everything: A Field Guide to the New Way of War (2022)

Il viaggiatore della vita di Francesco Mariotti, la guarigione come viaggio affascinante alla scoperta di sé, Inpress

Un viaggio lungo otto anni attraverso la fibromialgia, malattia definita cronica e incurabile, alla ricerca – coronata dal successo – della guarigione. Lo racconta Francesco Mariotti, imprenditore nel settore elettromedicale e appassionato esploratore del mondo, nelle trecento pagine del suo emozionante libro. Un’avvincente esperienza personale che ripercorre significativi momenti di vita e di viaggio, fornendo strumenti pratici per la cura del corpo e della mente.

Francesco Mariotti (Forlì, 1976) prima del 2015 si definiva «una persona soddisfatta». La sua vita personale e professionale andava apparentemente a «gonfie vele»: la quotidianità «racchiusa in una griglia rassicurante», una laurea in Scienze internazionali, un lavoro appagante e stimolante, una vita sociale intensa, tante passioni tra cui lo sport. E soprattutto tanti viaggi all’estero, per lavoro o per avventura. Le esplorazioni in giro per il mondo e i vagabondaggi in solitaria con lo zaino in spalla, al contatto con la natura selvaggia, erano per lui una fonte di energia e di entusiasmo. Nel maggio di quell’anno, alcuni sintomi trascurati esplodono in dolori lancinanti sempre più debilitanti, che non lo abbandonano più. Inizia un calvario di visite mediche, referti e responsi interlocutori. Il percorso di cura non è lineare, ma assomiglia a uno di quei sentieri accidentati e impervi che Francesco ama percorrere nei suoi viaggi avventurosi. A volte è costretto a fermarsi dinanzi a un ostacolo, altre volte deve tornare indietro, altre volte ancora a intraprendere un sentiero parallelo, fino a perdersi e a ritrovarsi. Ad ogni caduta, si rialza più forte perché più motivato e consapevole. Grazie alla sua caparbietà e forza di volontà, la sfida della malattia si trasforma in un’opportunità straordinaria per la crescita personale, il cambiamento e la comprensione profonda delle dinamiche che collegano mente, corpo e anima in un unicum dal delicato equilibrio. Il processo di guarigione passa attraverso un radicale cambio di prospettiva: la salute del corpo e quella della mente si influenzano a vicenda. Per guarire il corpo bisogna prima curare l’anima, facendo pulizia delle convinzioni autolimitanti, forme di autocommiserazione, automatismi rafforzati dall’abitudine e soprattutto delle vecchie ferite emotive. Cinque anni di studio, di strade difficili tra medicina ufficiale e terapie alternative, due anni di crescita personale e disintossicazione del corpo, fino all’ultimo anno sulla strada del ritorno, libero dal dolore cronico e dai vecchi schemi mentali, più forte e guarito nell’anima.

«Soffrire così tanto intensamente per poi tornare a brillare – scrive Vittoria Diamanti, life coach, nella prefazione – è un’impresa titanica che merita di essere raccontata, perché mai come in questo periodo storico c’è bisogno di condividere storie di successo, con lo scopo di emozionare in positivo il lettore e offrire valide alternative rispetto alla cura». 

La scrittura di Francesco arriva dritta all’anima del lettore ed è adatta a tutti, non solo a chi si trova in situazioni simili, offrendo la testimonianza di un processo personale di guarigione ma anche incoraggiamento, tanti spunti utili e diversi strumenti pratici. Attraverso una prosa ora ironica e leggera ora profonda, l’autore offre una visione consapevole del cambiamento necessario per diventare padroni di sé e gestire al meglio la propria salute. Un libro che regala sorrisi e che commuove.

Il mio papà, tutto quello che lui è per me di Barbara Franco e Nicola Tomba, Quid+

Negli ultimi anni è in corso una rivoluzione gentile che sta progressivamente ridefinendo il ruolo del papà. Si parla sempre più di papà 2.0, più attenti e presenti, in preda agli stessi dubbi che storicamente erano associati alla figura materna. In rete c’è un proliferare di spazi dedicati proprio a loro, portali, newsletter, una community sempre più poliedrica che punta a spazzare via i cliché all’insegna di una piena parità di genere. Sempre più papà cercano e creano spazi di discussione per condividere la loro esperienza e le loro difficoltà. Una figura che vuole ritagliarsi il suo spazio accanto a quello delle mamme, senza sostituirsi ma vivendo in pieno l’arcobaleno di emozioni che accompagna la nascita e la crescita di un figlio. Un album in cui raccogliere tutti quei piccoli, grandi, gesti o attenzioni compiuti ogni giorno, come genitori, in modo istintivo e naturale. Carezze, abbracci, ma anche tempo insieme, giochi, sfide… tutto ciò che contribuisce alla formazione di un attaccamento sicuro, uno dei concetti psicologici fondamentali teorizzato da John Bowlby, Mary Ainsworth e Mary Main. Quando questo avviene, quella che si crea è una relazione affettiva sana fra papà e bambino, che permette a quest’ultimo di sviluppare la capacità di costruire, in futuro, sane relazioni affettive con gli altri: amici, partner, figli, colleghi… Contribuendo a costruirlo si gettano così le fondamenta dell’autostima del bambino e della sua abilità nel riconoscere i propri limiti e di chiedere aiuto quando necessario. In gesti apparentemente semplici e quotidiani emergono saldamente la stabilità, la forza e l’amore del papà, che diventa, come scriveva John Bowlby: «la base sicura da cui partire per esplorare il mondo e a cui può far ritorno in ogni momento di difficoltà o in cui ne senta il bisogno.» Un’infinita sequenza di prime volte in cui papà e figlio crescono insieme in un dialogo continuo in cui si diventa esploratori di mondi fatati, si scacciano mostri da sotto il letto, si impara a volare, si scoprono storie e tesori, in quel gioco senza giochi che è l’immaginazione in un tempo ritrovato fatto di ascolto e attenzione. Non ci sono formule magiche se non il tempo di qualità passato insieme. Perché tutti i gesti raccolti fanno parte della quotidianità del bambino, spesso vengono dati per scontati e possono sembrare poco significativi.

«Sono entusiasta di presentare ai nostri lettori Il mio papà, tutto quello che lui è per me. Quest’opera è stata creata con l’intento di celebrare il prezioso legame tra padre e figli, evidenziando l’importanza dei gesti quotidiani nella costruzione di un attaccamento sicuro. Attraverso queste pagine, vogliamo invitare i papà a esplorare insieme ai propri figli il mondo di emozioni, giochi e momenti unici che condividono. Ogni carezza, ogni abbraccio e ogni momento trascorso insieme sono mattoni fondamentali nella creazione di ricordi indelebili e nell’edificazione della personalità del bambino. Quando il piccolo sente che il suo caregiver, la sua figura di riferimento, è attento ai suoi bisogni e gli dà protezione e sicurezza si crea una base sicura. Questo significa sviluppare una sana relazione affettiva tra papà e bambino, che permette a quest’ultimo di costruire in futuro, relazioni con altri: amici, partner, figli, colleghi… Sono sicura che leggere e compilare insieme questo album – realizzato con la consulenza scientifica di Nicola Tomba – diventerà un’esperienza preziosa, un momento di connessione autentica che rafforzerà il loro legame e permetterà di condividere momenti indimenticabili. Spero sinceramente che “Il mio papà” diventi un compagno fedele nel viaggio della genitorialità, ricco di emozioni, sorrisi e amore». Barbara Franco, autrice e ideatrice della collana QUID+

 «Il benessere interiore dei bambini non si fonda nei grandi gesti o nelle mille attività in cui li impegniamo, spesso in modo esagerato, ma si fonda soprattutto nelle piccole interazioni quotidiane che vivono in famiglia nei primi 5-7 anni di vita. La teoria dell’attaccamento di J. Bowlby è uno dei principi più importanti che ho scoperto nel mio percorso di genitore e che hanno cambiato la mia vita. In un percorso “canonico” infatti, prima si sceglie un campo di studio e poi si cerca di proseguire nello stesso ambito a livello professionale. Nel mio caso le cose si sono ribaltate: prima sono diventato padre, poi mi sono appassionato di pedagogia e psicologia, e solo successivamente ho fatto diventare la mia passione un lavoro. Ho avuto quindi la possibilità di studiare certi concetti proprio nel momento in cui li stavo vivendo nel mio ruolo di padre. Grazie a questo, ho avuto l’occasione di vivere con più consapevolezza la crescita di mia figlia, soprattutto i suoi primi anni di vita, i più importanti per lo sviluppo intellettivo, psicologico e relazionale. Fortunatamente, ogni giorno che passa mi accorgo che sempre più papà sono interessati a comprendere il loro ruolo per dare un contributo più profondo alla crescita dei figli. Questo è un cambiamento importante che il nostro album vuole celebrare attraverso una serie di attività da condividere tra padri e figli, perché le piccole cose, spesso sono le più importanti». Nicola Tomba, dottore in Scienze e Tecniche di Psicologia Cognitiva.

Compilare il libro insieme, lontani dalle numerose distrazioni digitali che puntellano la nostra vita diventerà un imperdibile appuntamento quotidiano. Quando sarà completo l’album diventerà il forziere di ricordi indelebili vissuti insieme, momenti unici che hanno contribuito a costruire e rafforzare la personalità del bambino che sarà consapevole della domanda più importante:

Il mio papà tutti i giorni mi fa la stessa domanda, e anche se la mia risposta a volte è uguale, o è breve, o è un po’ triste, lui la ascolta sempre con attenzione. Perché dice che questa è la cosa che gli importa di più al mondo. Il mio papà tutti i giorni mi chiede: «Come stai?».

Berlino Est, 1989 – ricordi di una giovane libraia di Enrico Casartelli

«I giorni movimentavano un coma profondo in cui si mantenevano le funzioni vitali primarie: nutrirsi, respirare, dormire ed eravamo costretti a convivere con una regola di base: la cautela. Una parola fuori luogo rappresentava un pericolo perché poteva essere ascoltata da un vicino o da un passante e, se collaboratore della Stasi, trascinati in un lungo interrogatorio e in un destino non certo felice».

Dopo il successo del suo precedente romanzo dal titolo Diario di una donna in carriera, dove appunto pone la sua attenzione sulle donne e sul lavoro, ritorna in tutte le librerie lo scrittore Enrico Casartelli e lo fa proponendo ai suoi amati lettori un romanzo storico. Berlino Est, 1989. Ricordi di una giovane libraria, Edizioni Jolly Roger. La protagonista di questo libro è una 21enne, Isabel Ziegler che da un momento all’altro si trova a dover gestire la libreria della madre, che un anno prima è fuggita dalla zona di Berlino Est per far ritorno nella sua città natale: Londra. Nello stesso contempo il padre, giornalista, è costretto ad abbandonare la Cortina di Ferro affinché non subisca delle pesanti ritorsioni. Isabel è sola e si sente molto scoraggiata, fortunatamente però è circondata dall’affetto del gemello Gabriel e dello zio Karl. Tutto a un tratto, nella sua vita ritorna un amico d’infanzia del padre, il quale nutre dell’invidia nei confronti dei Ziegler. Sullo sfondo una Berlino del 1989 che condurrà sia i lettori che i protagonisti a vivere con la dittatura sino alla caduta del muro di Berlino. La tematica principale che emerge dal testo di Casartelli è l’impronta data da un governo oppressivo e non solo. Una lettura che dovrà spingere i lettori alla riflessione, considerando i fatti di cronaca che sta accadendo a pochi passi da noi.

La ventunenne Isabel Ziegler si trova a gestire da sola la libreria della madre fuggita un anno prima da Berlino Est per tornare a Londra, sua città natale. In seguito anche il padre, giornalista, è costretto a lasciare la Cortina di Ferro per non subire ritorsioni. Per fortuna la giovane Isabel è circondata dall’affetto del gemello Gabriel e dello zio Karl. Nella sua vita irrompe con violenza Gert Bürk, un amico d’infanzia del padre, che ora però nutre una profonda invidia nei confronti della famiglia Ziegler. L’uomo conduce una vita alquanto appartata e finalizzata a un unico scopo: entrare nella Stasi. Per questo motivo e, convinto che i due gemelli stiano pianificando una fuga all’Ovest, fa di tutto per trovarne le prove e portarle al ministero della sicurezza della Ddr. Il racconto si svolge nei mesi del 1989 fino al crollo del muro di Berlino, e riflette una cultura e una quotidianità traumatizzate dall’allora dittatura. Emerge quindi un autoritarismo governativo tentacolare e invadente nelle relazioni, anche intime, fra i tedeschi dell’est costretti ad affrontare uno stato di oppressione successivo al nazismo e basato sulla medesima modalità di rigoroso annientamento.

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