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Dei libri usciti a novembre segnalo anzitutto i romanzi 1Q84. Libro 1 e 2. Aprile-settembre di Haruki Murakami e Il tempo è un bastardo di Jennifer Egan. Il volume di Murakami proposto da Einaudi nella traduzione di Giorgio Amitrano contiene i primi due libri di 1Q84, usciti in Giappone nel 2009. Il terzo libro che lo conclude è del 2010 e non fa parte di questa proposta editoriale. La dizione 1Q84 gioca sul doppio senso omofonico della pronuncia giapponese del titolo 1984 di George Orwell, anno in cui è ambientata la storia. Ne sono protagonisti Tengo, un insegnante di matematica di Tokyo e aspirante romanziere, e Aomame, un’allenatrice-massaggiatrice che sbarca il lunario facendo la sicaria: i due son legati da un amore adolescenziale a distanza, che si perpetua nel tempo e li trascina in una irrealtà capeggiata da Sakigake, con la sua organizzazione mossa da principî religiosi, piuttosto che dalla politica staliniana tratteggiata da Orwell.

Il libro di Orwell fa da traccia a quello di Murakami. Da par suo Murakami raffigura con maestria le problematiche della contemporaneità, attraverso l’espediente della rimozione dall’ambiente ordinario e dell’invadenza d’una realtà alternativa dai tratti fortemente surreali: elementi demoniaci prendono corpo nelle avventure dei protagonisti. A differenza di Murakami, Jennifer Egan è la prima volta che viene pubblicata in Italia. Quarto romanzo di questa scrittrice nata nel 1962, Il tempo è un bastardo, pubblicato da Minimum Fax nella traduzione di Matteo Colombo, è un romanzo molto celebrato in America dopo aver vinto l’ultima edizione del Premio Pulitzer. S’incentra sulla storia di alcuni personaggi, di diversa età, che ruotano attorno all’universo della musica. Egan utilizza l’espediente straniante del cambiamento di punto di vista della narrazione in capitoli a sé stanti, alla maniera dei grandi romanzi russi dell’Ottocento e di Faulkner, ma con un’ambientazione e un linguaggio attuali. La linearità temporale viene spezzata, ma ciascun capitolo forma una sorta di racconto compiuto, secondo un modello ampiamente utilizzato da Lev Tolstoj in Guerra e pace. Questa struttura è accompagnata da una maestria linguistica di Jennifer Egan, che passa da una forma gergale all’altra, e riesce a trasferire la vis comica in situazioni pungenti e accorate, con l’uso dell’ironia e delle situazioni spinte a limite, senza però scivolare nel baratro del grottesco. Il tempo è un bastardo è uno straordinario affresco delle insidie della contemporaneità, con personaggi che si muovono da un punto all’altro della Terra. Un episodio è ambientato in Italia. Copre un arco temporale che va dagli anni Sessanta ad un futuro prossimo, a tratteggiare l’esperienza di donne e uomini che mutano nel corso del tempo, dalla giovinezza alla maturità, in qualche caso alla morte. Sicuramente uno dei più bei romanzi che siano stati pubblicati negli ultimi anni in America, soprattutto per le variegate corde emotive che tocca e per la modernità delle tematiche che affronta. Segnalo inoltre la traduzione italiana dell’ultimo romanzo di Marilynne Robinson, Casa (Einaudi), uscito in America nel 2008. Per la poesia, La lugubre gondola del Premio Nobel 2011 Tomas Tranströmer (Rizzoli). Tra i saggi, Filosofia rivelata dagli oracoli. Con tutti i frammenti di magia, stregoneria, teosofia e teurgia di Porfirio (Bompiani); Epistolario 1885-1889 di Friedrich Nietzsche (Adelphi); e Livelli di guardia. Note civili (2006-2011) di Claudio Magris (Garzanti). Molti interessanti saggi sono stati pubblicati a novembre dall’editore Quodlibet (www.quodlibet.it).