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Obiettivo del GEP è quello di favorire la partecipazione delle donne alle attività di ricerca e di transizione ecologica, tendendo conto del tema della violenza di genere.

“In questo piano abbiamo posto particolare attenzione al tema della rappresentanza di genere nelle attività di ricerca che ottengono finanziamenti, oltre ai temi più noti alla base del cosiddetto gender gap, quali le difficoltà di accesso alle posizioni di leadership, le progressioni di carriera e la conciliazione tra vita personale e lavorativa”, sottolinea la ricercatrice ENEA Elena De Luca, coordinatrice del gruppo di lavoro che ha redatto il GEP. “Inoltre – aggiunge – alcune azioni sono orientate a massimizzare gli impatti della ricerca sui territori e sulle comunità locali per favorire la partecipazione delle donne al processo della transizione ecologica”.

In particolare, nel Piano sono state individuate cinque aree tematiche: leadership e processo decisionale; reclutamento e progressione di carriera; benessere organizzativo; violenza di genere e divulgazione sui temi delle pari opportunità; partecipazione a progetti di ricerca, task force, gruppi di lavoro e integrazione della dimensione di genere nelle attività di ricerca. Per ciascuna area tematica sono stati definiti obiettivi, azioni, strumenti, target, tempistiche di realizzazione e i relativi referenti interni all’Agenzia.

“Il GEP ENEA è uno strumento utile a superare alcune criticità in tema di pari opportunità e di valorizzazione delle competenze individuate all’interno dell’ENEA, ma più in generale nel sistema della ricerca italiana”, conclude De Luca.

Il successo dell’iniziativa, che copre il quadriennio 2021-2024, sarà misurato sulla base del numero e del valore dei progetti ammessi al finanziamento.