Notizie in Controluce

Il mambo degli orsi
Joe R. Lansdale
9788806172527
Einaudi
€ 14,50   e-book disponibile NO

Terzo romanzo del ciclo di Hap e Leonard uscito in Italia nel 2001 questo di Lansdale, scrittore di cui già avevamo apprezzato la profonda crudezza di stile unita ad una grande capacità di leggere l’animo umano ne L’anno dell’uragano (Fanucci, 2000 – nel quale le scene d’orrore si moltiplicano di pari passo con la cattiveria incosciente dei danni provocati dalla natura). I due detective sono alle prese con la ricerca della bella Florida Grange impavida avvocato di colore, ‘negra’ preferiscono dire i due non amanti delle circonlocuzioni, partita alla ricerca del figlio di un musicista blues nella cittadina di Grovetown già nota per i suoi deliri razzisti, e strascichi fuori tempo massimo di KKK; qui saranno accolti nel peggiore dei modi per il loro essere Leonard un nero e Hap un bianco che gli è amico. Gli attacchi di alcuni capitoli e le locuzioni attraverso cui Lansdale internazionalizza il linguaggio di strada, un tagliare corto che intenderebbe diventare esperanto fra tutti coloro che si sporcano le mani, può apparire qualche volta di maniera. Eppure, conoscendo la vita dell’autore, non un cultore della violenza ma dell’autodifesa con conseguente passione per le arti marziali e per il linguaggio da balloon di storie illustrate, onomatopeico e immediato, appare giustificato uno stile ricco di proposizioni spesso in bilico tra l’orribile e il disgustoso. Le scene ambientate in luoghi a dir poco ributtanti contribuiscono a calcare il piede sul noir e le pagine scorrono a meraviglia come il diluvio continuo che travolgerà il paese in una piena notturna da tregenda. Per chi non l’avesse visto, valgono le atmosfere di Winter’s Bone, un film di Debra Granik con la giovane e bravissima Jennifer Lawrence: si cambia di stato, nel film il Missouri, per Lansdale il conosciuto Texas, ma in entrambi i casi finisce sotto la lente d’ingrandimento ‘cosa resta di umano negli umani’ e se ci sia un’etica alla quale richiamarsi anche nei momenti peggiori, nelle storie che possono sembrare un semplice dispiegarsi d’intrattenimento. Il titolo prende spunto da un documentario sulle ‘abitudini amorose’ dei plantigradi commentato fra amici nei primi capitoli. Per amanti del genere, per perdersi nell’avventura, per stomaci forti. (Serena Grizi)