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VELLETRI – PARITA’ DI GENERE: IL CONTRIBUTO DELLE LAUREE STEM

VELLETRI –  PARITA’ DI GENERE: IL CONTRIBUTO DELLE  LAUREE STEM
Novembre 09
12:06 2022

Nel mondo le donne rappresentano il 39% della forza lavoro, ma detengono solo il 27% delle posizioni manageriali. In Italia c’è stato un sensibile miglioramento registrato dal 2010 al 2017, grazie all’aumento della quota di donne negli organi decisionali e nei consigli di amministrazione delle società quotate in borsa, ma la media UE è ancora lontana. (fonte ASviS – Goal 5). Purtroppo, c’è ancora poca attenzione al contributo che possono dare le lauree STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics). Ma il panorama sta cambiando. Recentemente sono state avviate diverse iniziative, che citiamo a testimonianza del cambiamento.

Girls in STEM: promosso dall’Amministrazione Comunale della città di Crema (34mila abitanti) grazie alla visione dall’Assessorato alle Pari Opportunità, in collaborazione con l’Associazione Culturale per la Divulgazione Scientifica Ipazia, mira a promuovere attività di formazione, informazione e orientamento, anche scolastico, che avvicinino le ragazze alle carriere nell’ambito scientifico. “Malgrado il riconoscimento formale, i progressi compiuti e il fatto che oggi ci si possa avvalere di un quadro normativo caratterizzato da leggi che contrastano le discriminazioni, che favoriscono i principi di parità e la valorizzazione delle differenze, la parità tra donne e uomini, così come l’assenza della discriminazione di genere, non sono ancora una realtà – dichiara l’assessora alle Pari Opportunità Emanuela Nichetti. Nella pratica, infatti, non è vero che uomini e donne godono degli stessi diritti, in quanto permangono disparità significative politiche, economiche, programmatiche e culturali che ostacolano il raggiungimento dell’obiettivo della piena partecipazione del genere femminile a tutti i livelli della vita professionale, sociale e politica. Anche nel mondo scientifico lo scarso accesso delle ragazze alle discipline STEM comporta una perdita di opportunità per loro e per le comunità a cui appartengono”. Tra le attività che, in collaborazione con scuole, docenti, associazioni e realtà del territorio, verranno organizzate nell’ambito del progetto Girls in STEM, ci sono incontri con donne che si sono affermate nel mondo della scienza. Il primo evento del progetto sarà articolato nei due seguenti incontri: “Poker di Nobel per la Fisica al femminile” e “La scienza è per tutte!”. Entrambi gli incontri saranno tenuti da Catalina Curceanu, fisica di fama internazionale, e più volte ospite di Velletri 2030.

Girls Code it Better: è una iniziativa di Officina Futuro, pensata per le alunne della scuola secondaria di primo e secondo grado, al fine di ridurre la disparità di genere in ambito STEM. In un mondo interconnesso, le aziende cercano sempre più figure professionali con competenze tecniche e digitali. Mentre cresce questa richiesta, la percentuale di specialisti ICT di sesso femminile in Italia, secondo il Digital Economy and Society Index (DESI) della Commissione Europea, è ferma al 19%, e rappresenta solo un terzo dei laureati in scienze, tecnologia, ingegneria e matematica. Con questi numeri, l’Italia ha il punteggio più basso per quanto riguarda la partecipazione femminile all’economia e alla società digitali. Avere dunque risorse specializzate a disposizione determinerà il successo non solo delle imprese, ma anche dei Paesi. In questa competizione, quindi, l’Italia sta giocando senza le ragazze. L’universo femminile infatti non sceglie percorsi professionali in ambito STEM. Il Progetto Girls Code it Better ha deciso di mettere ragazzi e ragazze sulla stessa linea di partenza per stimolarli a una competizione sana, fatta di squadre eterogenee e bilanciate nelle quali la differenza di intelligenze, prospettive, esperienze produca innovazione. Organizzato in Club, l’iniziativa partirà con 130 club, 16 regioni e circa 2.700 ragazze  insegnando a creare siti web, sviluppare app e videogame, costruire robot, progettare manufatti e stamparli in 3D. Per ogni dettaglio consultare il sito: https://girlscodeitbetter.it/ Interessante vedere le scuole che partecipano, suddivise per Regioni di appartenenza.

ASviS: il Rapporto 2022, in relazione al Goal 5 dell’Agenda 2030, tra l’altro evidenzia che: “Il livello di istruzione, nella fascia di età 30-34 anni, delle donne in Italia è nettamente superiore a quello degli uomini: nel 2021 le donne laureate sono il 33,3% e i laureati il 20,4%; il vantaggio femminile, più marcato rispetto alla media UE, non si traduce però in analogo vantaggio in ambito lavorativo. Tra i laureati in discipline STEM il divario di genere è a sfavore delle donne, nella classe di età 20-29 anni la quota è pari al 1,9% tra gli uomini e solamente al 1,3% tra le donne. Questa situazione ha come conseguenza una limitata partecipazione delle donne anche nei team che si occupano di intelligenza artificiale (solo il 22% delle persone che in Europa si occupano di intelligenza artificiale è rappresentato da donne). L’intelligenza artificiale può ampliare a dismisura gli stereotipi o essere un volano per la parità di genere e per il contrasto di ogni forma di discriminazione: l’attenzione all’eterogeneità della squadra dedicata alla progettazione è dunque un aspetto di grande importanza”. Per gli approfondimenti scaricare il Rapporto da: https://asvis.it/public/asvis2/files/Rapporto_ASviS/Rapporto_ASviS_2022/RapportoASviS2022.pdf

STE(A)M IT: Il progetto STE(A)M IT mette a disposizione strumenti utili per gli insegnanti al fine di rendere più attrattive le discipline STEM per i giovani. In Europa, ogni 1000 giovani tra 20 e 29 anni, i laureati STEM sono in media 21, con un divario di genere pari in media al 31% (Fonte: Openpolis, 2019). In Italia, il dato medio dei laureati in materie STEM è più basso della media europea, 16,4 ogni 1000 giovani tra 20 e 29 anni, con un divario di genere pari in media al 19%. Il progetto europeo STE(A)M IT nasce nel 2019 con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo di conoscenze e competenze scientifiche rendendo sempre più attrattivi, per i giovani, i percorsi professionali e accademici nei settori STEM attraverso alcuni strumenti utili anche per gli insegnanti. Il progetto intende diffondere un approccio interdisciplinare e trasversale alle discipline STEM, in linea con gli indirizzi europei e i bisogni del mondo del lavoro, sempre più orientati verso l’innovazione tecnologica e digitale. Il termine STEM è usato in modi molto diversi nell’istruzione. Abbiamo bisogno che tutte le lettere in STEM lavorino insieme. E ancora meglio, che tutti i soggetti lavorino insieme con una visione STE(A)M. Dobbiamo applicare misure per insegnare le diverse discipline in modo integrato, connesso a problemi della vita reale. Abbiamo bisogno di “spingere l’educazione”. Obiettivo di “STE(A)M IT”, è garantire che i futuri cittadini siano pronti ad affrontare qualsiasi problema della società, in modo collaborativo, critico ed efficiente. Per tutti i dettagli consultare: https://steamit.eun.org/

L’argomento STEM verso STE(A)M è stato oggetto di una presentazione al Convegno “Le diverse Dimensioni dello Sviluppo Sostenibile”, dello scorso 14 Ottobre alla Casa delle Culture e della Musica di Velletri. Tutti coloro che non hanno potuto partecipare ai lavori del 14 Ottobre possono rivedere la registrazione disponibile su YouTube al link https://youtu.be/BZpfDDWkGnQ
 

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