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Wallada Bint al-Mustafki, poetessa sec. XI

Wallada Bint al-Mustafki, poetessa sec. XI
Dicembre 07
23:34 2015

Ancora un incontro su Wallada, questa splendida donna poeta che con i suoi versi ci parla da una distanza di mille anni. La “Saffo andalusa” è pubblicata per la prima volta in Italia da FusibiliaLibri. L’ha cercata e trovata per noi Claudio Marrucci.

Anzio, presentazione del libro di poesie Cammino orgogliosa per la mia strada, di Wallada Bint Al-Mustafki, FusibiliaLibri. La poesia e la figura della “Saffo andalusa” di 1000 anni fa, per la prima volta tradotta in italiano.

Giovedì 10 novembre 2015 alle ore 17.30, presso la “Sala delle cerimonie” di Villa Sarsina in Anzio, si svolgerà la presentazione del libro di poesie “Cammino orgogliosa per la mia strada, testo che ha inaugurato la collana di poesia e saggistica “torce-commentari di poesia”, per le edizioni FusibiliaLibri, e che si inserisce nel progetto “Saffo e le altre” (www.saffoelealtre.it).

Si tratta della prima pubblicazione in lingua italiana della poesia di Wallada Bint Al-Mustafki, autrice vissuta durante l’XI secolo nella Spagna islamica (al-Andalus) e definita la “Saffo andalusa”. Scoperta da tempo in Spagna e pressoché sconosciuta in Italia, è attualmente proposta ai lettori italiani nell’ambito del progetto di recupero e diffusione della letteratura delle donne nei secoli “Saffo e le altre” da FusibiliaLibri, casa editrice particolarmente attenta alle tematiche di genere, che con grande orgoglio (mutuando il titolo della raccolta), scommette sulla voce di questa poeta femminista ante-litteram.

“Cammino orgogliosa per la mia strada”, che comprende i lavori di Wallada e delle sue allieve, è arricchito dalle note storico-poetiche del curatore-traduttore Claudio Marrucci, che si è speso per il recupero delle pubblicazioni in spagnolo, e di Antonio Veneziani, fra i migliori nomi della poesia contemporanea. La principessa omeya Wallada (che significa “colei che dà la luce”), nacque a Cordova nel 994 d.C., nella Spagna islamica (al-Andalus). Figlia del Califfo Al-Mustafki, morì quasi centenaria nel 1091 e, come ella stessa affermò, non si sposò per non dover sottostare a un marito. Fine poetessa ma anche donna-simbolo della libertà femminile, fu una figura libertina e libertaria non proprio amata da storici e filologi, anzi, come scrive Marrucci, “si è provato a distruggerla più volte nel corso dei secoli, additandola per la sua vita scandalosa”. Ribelle impavida, donna fatale, portatrice di un eros copiosamente riversato nei suoi versi, attrice d’amore carnale, dove l’eròmenos è sia uomo che donna, si sbarazzò del velo e fece scrivere in oro sulle maniche dei suoi abiti: “Sono stata creata da Dio per la sua gloria, ma cammino orgogliosa per la mia strada”. Fu protettrice delle donne del suo tempo; con le ricchezze ereditate dal padre realizzò salotti letterari e scuole di poesia destinate alle donne di ogni status sociale: educò e sfamò persino le schiave.

Di lei scrisse uno scrittore coevo: “… ha talento pari, se non superiore, a molti poeti più famosi”.
Interverranno il curatore Claudio Marrucci, ispanista, Antonio Veneziani, poeta, Sabino Caronia, critico letterario.Le letture saranno a cura di Maria Borgese. L’incontro sarà coordinato da Dona Amati, responsabile della casa editrice FusibiliaLibri. L’evento è a cura di Fusibilia Associazione Culturale.

Wallada bint al-Mustakfi  (Cordova, 1001 – Cordova, 26 marzo 1091) è stata una poetessa di al-Andalus (Spagna islamica), figlia del Califfo di Cordova Muhammad III al-Mustakfi.

Claudio Marrucci è laureato e specializzato in Lingue Moderne alla Sapienza di Roma. Ha conseguito il máster in Profesorado de Lengua y literatura Castellana e licenciado in Filología Hispánica allUniversità Complutense di Madrid, ha seguito corsi di formazione della Harvard University.

Antonio Veneziani è nato a Piacenza ma è romano d’adozione. Narratore, saggista, traduttore, è considerato l’ultimo poeta beat italiano, e tra gli autori più rappresentativi della cosiddetta “Scuola Romana di poesia”, che va da Pier Paolo Pasolini a Dario Bellezza, da Amelia Rosselli a Renzo Paris.

Sabino Caronia, critico letterario e scrittore, ha pubblicato, fra l’altro, varie raccolte di saggi novecenteschi per importanti editori. Ha lavorato presso la cattedra di Letteratura Italiana Contemporanea all’Università di Perugia e ha collaborato con l’Università di Tor Vergata di Roma, con cui ha pubblicato tra l’altro “Gli specchi di Borges” (Universitalia, 2000). Collabora con autorevoli riviste e giornali.

Ingresso libero

Scritto da Dona Amati

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