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Mary Pucci e il settore rosa (squadra femminile2dell’Asd Atletico Zagarolo 2020

L’intervista a Mary Pucci, responsabile del settore rosa (squadra femminile) della Asd Atletico Zagarolo 2020.

Com’è nata la sua passione?

“Dalla culla. Il mio più grande amico di giochi nato 20 gg dopo me è mio cugino e si chiama Marco Amelia, il suo nome e la sua carriera lo precedono. Ho iniziato a correre dietro un pallone assieme a lui… nella mia famiglia il calcio non è solo divertimento ma una vera e propria disciplina di vita. Non ho un’immagine di quando tutto sia iniziato, se mi fermo a ricordare il passato vedo solo me e i miei cugini giocare a calcio quasi 24 ore al giorno. Oggi non siamo più quei bambini che possono giocare h24 ma adulti che continuano a parlare di calcio con lo stesso amore spensierato con la quale riempivamo le giornate”.

“Ho conosciuto l’Atletico Zagarolo grazie a Luca Amelia che qui militava come preparatore dei portieri (uomo di grande competenza calcistica), mi chiamò all’inizio dell’estete per coinvolgermi nel progetto Zagarolo, mi disse che questa nuova società aveva grandi sogni e che la serietà era la prerogativa per costruirli. Quando ho conosciuto questa realtà sono stata affascinata dalla concretezza del progetto, chiaro, schietto e reale, basato sul fare i passi quanto la lunghezza della gamba e sul farsi guidare da una scuola di eccellenza come quella della Totti Soccer School che ci permette di poter istruire i nostri tecnici”.

“Mensilmente tutto il nostro staff si riunisce in sedute di didattica, abbiamo avuto l’onore ad inizio campionato di ospitare il Prof. Sergio Roticiani. Stiamo cercando di preparare una strada solida anche per lo sviluppo del calcio femminile già dalle bambine, dico solida perché vogliamo che questo prolungamento in rosa di noi diventi un vero e proprio punto di riferimento e non un ripiego!”.

E’ arrivata ad inizio estate ad inizio estate 2021: come è iniziata questa stagione 2021/ 2022?

“Con l’impegno di non menzionare in campo questa realtà dalla quale non ne siamo ancora usciti… da quando le vite di tutti sono cambiate è cambiato anche il calcio che si completa con la totalità delle esperienze fisiche e mentali, il nostro obiettivo su questo argomento è quello di cercare di rendere lo stress psichico di ogni nostro atleta più leggero possibile”.

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