“Correndo con le forbici in mano” di Augusten Burroughs
Bestseller e caso editoriale negli Stati Uniti, “Correndo con le forbici in mano” è il memoir che ha fatto conoscere al grande pubblico Augusten Burroughs. Un successo clamoroso con oltre 1 milione e mezzo di copie vendute e una trasposizione cinematografica con un cast stellare.
Augusten è un bambino che deve fare fronte a una situazione familiare quanto mai difficile: la madre, permissiva oltre ogni comune senso del dovere, aspirante poetessa sempre in bilico tra una crisi di nervi e l’altra. Il padre, affettivamente distante, dedito alla bottiglia, valvola di sfogo degli eccessi della moglie. A completare il quadro familiare, il protagonista della storia, Augusten, che fin dalla terza elementare capisce di essere diverso dai suoi coetanei: il suo modello non è un campione del football ma Christine Jorgensen, il primo transessuale al mondo. Con il passare degli anni Augusten coltiverà l’amore per i vestiti in poliestere e le paillete, rincorrendo il sogno di diventare una celebrità prima e un cosmetologo professionista poi. Ma il suo già precario equilibrio si complicherà ulteriormente quando entrerà in contatto con una famiglia ancora più disfunzionale della propria: quella dei Finch.
Un romanzo eccessivo, parossistico, grottesco, senza mezze misure. Un libro che ha stupito e scandalizzato. Una storia che non lascia indifferenti: nel bene e nel male.
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