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COSTRUIAMO UN FUTURO SOSTENIBILE

COSTRUIAMO UN FUTURO SOSTENIBILE
Luglio 26
13:23 2021

Nei mesi caratterizzati dalla pandemia sono state pubblicate sui mezzi di informazione tante riflessioni sul futuro che ci aspetta. Purtroppo, temiamo che questa moda passerà presto, non appena la cronaca tornerà a dominare la scena. Eppure, proprio la cronaca pone problemi che dovrebbero essere affrontati nell’ottica di “scegliere il futuro” non una volta per tutte, ma quotidianamente.
 
Proprio per orientare le scelte di oggi, comprese quelle volte a “far ripartire” il Paese dopo la crisi da Covid-19, verso un futuro sostenibile dobbiamo mutare prospettiva e adottare una visione sistemica anche nel definire politiche e strategie settoriali, guardando oltre il breve termine. Il progetto FUTURAnetwork nasce da questa esigenza, su iniziativa dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS).

La scelta del nome sta a rappresentare sia la molteplicità dei futuri possibili (“futura”, plurale della parola latina “futurum”), sia l’intenzione di valorizzare in modo non episodico le tante esperienze e competenze esistenti, anche nel nostro Paese.  FUTURAnetwork è un sito ad aggiornamento frequente che presenta studi, articoli, interviste, segnalazioni di materiali importanti focalizzati sulla necessità, a partire dalla cronaca, di esplorare i possibili scenari e di decidere oggi quale futuro vogliamo scegliere tra i tanti possibili.

Viviamo un’epoca di grandi cambiamenti, con la possibilità di dare un vero contributo alla progettazione del futuro. E’ passato quasi un anno dalla News Velletri 2030 di presentazione della Rete Giovani 2021, era il Settembre 2020. I giovani sono stati i più colpiti dalle conseguenze della pandemia Covid-19, per gli effetti sull’occupazione, per l’accentuarsi delle diseguaglianze, per le occasioni di formazione che si sono perse. Ma sono anche i più sensibili sui temi della crisi climatica e non sono più disponibili a essere soggetto passivo della politica.

Mentre la politica discute dell’utilizzo delle risorse messe a disposizione dall’Europa all’interno del Next Generation EU, le nuove generazioni richiedono l’adozione di un’agenda politica lungimirante che getti le basi per il futuro delle prossime generazioni, attraverso investimenti ambiziosi e riforme strutturali accantonate da anni ed apra così nuovi scenari per una rinascita del Paese. Next Generation EU, un nome già di per sé eloquente, è il piano per una “ripresa sostenibile, uniforme, inclusiva ed equa”, un investimento sul futuro dell’Europa e degli Stati Membri per ripartire dopo l’emergenza Covid-19, erroneamente propagandato dalla politica e dai media sotto il nome di Recovery Fund.  

“Crediamo che la giustizia intergenerazionale debba diventare un pilastro fondamentale del nostro ordinamento, un principio inderogabile che guidi e ispiri le scelte politiche di ogni tempo nel rispetto delle generazioni presenti e di quelle che verranno”. Con l’obiettivo di rendere questo sogno realtà, è nata la Rete Giovani 2021, un insieme di più di 90 associazioni e realtà giovanili italiane. Da luglio 2020 ad oggi, grazie ad un processo inclusivo, collaborativo e digitale, è stato redatto il Piano Giovani 2021, un documento di richieste e istanze per il futuro dell’Italia ispirato metodologicamente ai Sustainable Development Goals (SDGs) dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite”.

Tante sono le idee e le iniziative proposte da FUTURAnetwork, di seguite alcune.

La città policentrica, o città arcipelago, per usare l’espressione dell’architetto Stefano Boeri, in cui le priorità siano la desincronizzazione dei tempi di vita, la riduzione del traffico e un maggiore impiego degli spazi aperti, come strade e piazze, giardini e parchi. Il modello di città dei 15 minuti propone una pianificazione sostenibile dello spazio urbano basata sul concetto di prossimità, in modo da ridurre gli spostamenti in automobile in ambito cittadino, favorendo quelli a piedi. L’architetto Stefano Boeri è convinto che dopo la pandemia nelle metropoli nasceranno quartieri più vivibili e autosufficienti per sostituire i grandi aggregatori di oggi. Va in questa direzione l’idea di Parco Urbano proposta all’Amministrazione da Velletri 2030.

Lo smartworking, la pandemia ha infatti costretto lo sviluppo e la diffusione della formula dello smart working. Questo concetto viene spesso confuso con quello del telelavoro. Questa seconda opzione fa riferimento, in realtà, alla possibilità per il lavoratore di avere una postazione dislocata rispetto all’azienda, ma comunque fissa. Lo smart working, invece, include il canone della flessibilità, non prevedendo postazioni fisse, comprendendo anche il lavoro in presenza, e contemplando anche la dinamicità rispetto agli orari. Lo ha spiegato bene il professore Domenico De Masi in un Webinar organizzato da Velletri 2030 nel mese di Febbraio, 2021.

Il dibattito sul futuro della scuola è diventato, subito dietro all’emergenza Covid-19, il più sentito e urgente a livello nazionale e internazionale. È innegabile che l’accelerazione dei cambiamenti dell’epoca in cui viviamo renda estremamente difficile per il sistema scolastico restare al passo. Comprendere dove questi cambiamenti possano portarci, tuttavia, è una precondizione indispensabile per impostare un dibattito che non si limiti a immaginare una scuola post-Covid per il prossimo anno, ma possibilmente per i prossimi venti o trent’anni. È in quest’ottica che Velletri 2030 ha trattato il tema della scuola, in particolare l’intervento sulle discipline STEM,  insieme alla parità di genere, in una serie di News degli ultimi mesi, nonché un Webinar dedicato.

Le disuguaglianze sociali. Il mondo rischia il più grande aumento delle disuguaglianze della storia. La pandemia di Covid-19 ha esacerbato le disuguaglianze socioeconomiche all’interno e tra i Paesi. Le risposte politiche progettate per mitigarle, sotto forma di pacchetti di aiuti o protezioni sociali, si sono dimostrate per lo più soluzioni a breve termine. A lungo termine, però, le conseguenze distributive della pandemia, come durante le precedenti pandemie e recessioni, sono destinate ad ampliare la disuguaglianza. Il tema merita la dovuta attenzione da parte di tutti i soggetti che compongono una Comunità.

Il Festival del Futuro, 18-20 Novembre 2021. Giunto alla terza edizione il Festival del Futuro mette a confronto esperti di fama internazionale sui grandi temi che caratterizzano il pianeta. La salute, lo sviluppo tecnologico, quello economico, l’alimentazione, l’ambiente e gli aspetti socio-politici sono alcuni dei temi dibattuti durante il festival. Velletri 2030 auspica una larga partecipazione da parte dei soggetti interessati a dare alla Comunità un contributo attivo per gettare uno sguardo sul domani.

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