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Giornata Mondiale contro la Desertificazione e la Siccità

Giornata Mondiale contro la Desertificazione e la Siccità
Giugno 17
11:12 2020

Giornata Mondiale contro la Desertificazione e la Siccità, 17 giugno 2020
AMBIENTE:
LA TUTELA DELL’ACQUA PER PRESERVARE LA VITA
● “ACQUA NELLE NOSTRE MANI”: L’INIZIATIVA DI FINISH PER UN MONDO PIÙ SOSTENIBILE
● RICERCA IPSOS: GLI ITALIANI NON SONO PREOCCUPATI PER IL RISCHIO SICCITA’ E LO SPRECO D’ACQUA
● NEL CILENTO, INSIEME A FUTURE FOOD INSTITUTE, A SUPPORTO DELLE ECCELLENZE AGRICOLE
ITALIANE IN UN PROGETTO DI EFFICIENTAMENTO IDRICO
Milano, 17 giugno 2020 – La Terra e l’Ambiente vivono nell’attuale fase storica un momento di profonda crisi
e difficoltà, dovuta principalmente ai comportamenti non corretti che l’uomo ha introdotto nei decenni
passati. Tuttavia, le cronache quotidiane mostrano un iniziale cambio di tendenza e una maggiore attenzione
della popolazione, delle istituzioni e delle imprese verso le tematiche ambientali, come la sostenibilità e la
preservazione di risorse limitate.
In quest’ottica si inserisce l’iniziativa “Acqua nelle nostre mani” di Finish, leader italiano nel mercato dei
prodotti per la lavastoviglie, sviluppata con l’obiettivo di guidare cittadini e aziende ad adottare nuovi
modelli di comportamento e nuove abitudini di consumo che siano volte alla tutela e alla salvaguardia
dell’ambiente e in particolare del bene acqua.
Il progetto, articolato su più livelli, vivrà una nuova fase di sviluppo in occasione della “Giornata Mondiale
contro la Desertificazione e la Siccità” del prossimo 17 giugno. In questa occasione, infatti, prenderà
ufficialmente il via la collaborazione con il Future Food Institute, una realtà di assoluta eccellenza nel
panorama italiano sui temi dell’innovazione agroalimentare, con l’obiettivo di sensibilizzare la salvaguardia
delle risorse idriche in questo campo, dove l’acqua è un elemento fondamentale con un consumo di circa il
60% dell’intera domanda annuale del nostro Paese.
Il progetto di Finish è nato all’interno di una visione globale di Reckitt Benckiser, leader mondiale nella
produzione di beni di largo consumo nei settori della salute, igiene e pulizia della casa, in linea con i
Sustainable Development Goals delle Nazioni Unite, al fine di ridurre il proprio impatto ambientale e creare
un mondo più pulito.
ATTENZIONE ALLA SOSTENIBILITA’ E SCARSA PERCEZIONE SUI CONSUMI D’ACQUA
La sostenibilità fa riferimento ad una serie di comportamenti e pratiche orientate al mantenimento e alla
conservazione di risorse limitate. In quest’ottica, e con l’obiettivo di avere una chiara visione circa la
conoscenza degli italiani, Finish ha realizzato con un Ipsos una ricerca1 dalla quale emergono due dati molto
importanti: una buona attenzione alla sostenibilità e una errata percezione delle priorità ad essa legate,
soprattutto in termini di risorse non illimitate come l’acqua.
Il 97% degli italiani, infatti, ritiene importante il concetto di sostenibilità per il futuro del pianeta,
soprattutto nella fascia d’età 55-65, nella quale l’82% si definisce particolarmente attento all’ambiente,
anche nei comportamenti quotidiani. Al contrario, ciò che emerge dalla ricerca è una particolare resistenza
degli italiani nel rinunciare o cambiare le proprie abitudini per favorire il futuro del pianeta, con una
percentuale di risposte affermative che si attesta intorno al 20%.
Discorso diverso, invece, per quanto riguarda la percezione degli italiani circa le problematiche che
affliggono l’ambiente e le conseguenti azioni da svolgere per la sua tutela. Dalla ricerca Ipsos emerge, infatti,
1 Fonte: Ricerca Ipsos CAWI su un campione rappresentativo di 1.000 famiglie Italiane. Dicembre 2019
grande timore circa la gestione dei rifiuti e delle emissioni inquinanti, rispettivamente al 50% e al 41%,
mentre si attesta a livelli molto più bassi la preoccupazione circa le risorse limitate come l’acqua, con solo il
10% degli intervistati che ha espresso timore rispetto al rischio siccità. In ottica futura, invece, la ricerca
Ipsos per Finish evidenzia una leggera flessione rispetto alla gestione dei rifiuti e delle emissioni inquinanti,
che scendono rispettivamente al 43% e 40%, mentre mostra una maggiore attenzione nei confronti
dell’acqua, con un livello di preoccupazione che si attesta, invece, al 19% per quanto riguarda il rischio siccità.
In merito all’acqua, inoltre, la ricerca di Finish evidenzia che solamente 3 italiani su 10 sono coscienti del
fatto che la scarsità di questa risorsa sia un problema nelle regioni del sud, con un picco del 71% degli
intervistati che ritiene poi che la carenza d’acqua sia tipica solo di alcuni specifici periodi dell’anno.
Infine, dato molto importante in questo ambito, è quello legato alla percezione dei consumi. Il 52% degli
italiani, infatti, è convinto che il consumo medio d’acqua pro capite nel nostro paese sia uguale o inferiore
a quello degli altri paesi europei, quando in realtà le statistiche ufficiali parlano di un consumo italiano che
supera i 200 litri a persona, ben oltre quanto avviene nel resto d’Europa (165 litri). Inoltre, i consumi d’acqua
sono i meno controllati dai cittadini italiani: solo il 38% degli intervistati, infatti, effettua un controllo
continuo, mentre addirittura il 10% non vi ha mai prestato attenzione. Al contrario, il consumo di energia
elettrica è costantemente monitorato da quasi il 50% degli italiani, con solo il 5% di essi che, invece, non se
ne è mai interessato.
L’AGRICOLTURA IN ITALIA
L’agricoltura è una delle principali attività produttive del nostro Paese, ma è un settore che necessita però
di un continuo sostegno in termini di infrastrutture e a livello di salvaguardia di quelle risorse naturali che
ne garantiscono il funzionamento. Tra queste, come evidenziato, un ruolo primario è svolto dall’acqua, fonte
preziosa e purtroppo non illimitata.
Secondo quanto evidenziato da un recente studio, realizzato per Finish e Future Food Institute dall’Ente
Idrico Campano, nel nostro Paese vengono utilizzati ogni anno ben 15 miliardi di metri cubi d’acqua a scopo
agricolo2
, utili all’irrigazione principalmente in quei territori dove precipitazioni e umidità del suolo non
sono sufficienti a garantire il fabbisogno idrico delle colture. In termini di prelievi, il sud e le isole prelevano
il 36% dell’acqua disponibile sul territorio italiano, contro il 44% del nord, ma hanno anche il più alto tasso
di dispersione idrica del paese dovuto a pesanti carenze delle infrastrutture, che mettono in grande
difficoltà la rete produttiva e in particolare quella dei piccoli agricoltori.
Inoltre, secondo quanto evidenziato dall’Istat, nel 2018 una famiglia italiana su dieci (2,7 milioni di famiglie)
ha segnalato irregolarità nel servizio di erogazione dell’acqua, con un picco del 65% delle segnalazioni
provenienti dal meridione3
. Questo dato ribadisce nuovamente l’impatto del problema dell’acqua in queste
zone del Paese ed evidenzia la gravità della scarsa percezione degli italiani emersa in precedenza dalla ricerca
Ipsos per Finish.
IL PROGETTO DI FINISH E FUTURE FOOD INSTITUTE
Con l’obiettivo di far fronte a parte di queste difficoltà, Finish e Future Food Institute hanno pertanto
intrapreso una serie di azioni che permetteranno di salvaguardare la risorsa idrica in una zona del nostro
paese, il Cilento, dove il rischio siccità nelle stagioni più calde è molto alto4
. In particolare, attraverso specifici
interventi sulle infrastrutture, verranno riattivati i canali della fonte d’irrigazione secondaria di Cannicchio,
una frazione del comune di Pollica, permettendo così di tornare a disporre di ingenti quantità d’acqua, di
cui 32 milioni di litri per usi agricoli e potabili.
2 Fonte: Report EIC 2020
3 Fonte: Istat – https://www.istat.it/it/files//2019/10/Utilizzo-e-qualit%C3%A0-della-risorsa-idrica-in-Italia.pdf
4 Fonte: D. Guida, M. Guida, D. Luise, G. Salzano, A. Vallario, 1980 – Idrogeologia del Cilento (Campania). Geologica Rom., 19 (1980):
349-369
Questi interventi, inoltre, garantiranno la tutela di alcuni tra i prodotti più iconici della tradizione culinaria
italiana, permettendo così agli agricoltori la possibilità di continuare a coltivarli. Il riferimento, in questo caso,
è a prodotti di assoluta qualità come il pomodorino giallo del Cilento, l’oliva di Salella ammaccata, i ceci di
Cicerale e alcune varietà molto antiche di grano come il Saragolla e il Carosella. Questi prodotti, oltre ad
evidenziare un grande legame con il territorio, sono annoverati tra gli ingredienti da tutelare della Dieta
Mediterranea, che proprio quest’anno festeggia il decennale della nomina come Patrimonio Immateriale
dell’Umanità UNESCO e che ha come suo luogo natio il territorio di Pollica.
APPROFONDIMENTO: L’INTERVENTO INGEGNERISTICO
Nell’ambito della collaborazione tra Finish e Future Food Institute verrà sviluppato un progetto di rimessa in
opera dei canali di accumulo e distribuzione d’acqua che partono dalla fonte minore di Cannicchio, una
frazione del comune di Pollica, in provincia di Salerno. Fonti come questa sono spesso di difficile impiego
per usi agricoli o domestici per via del loro spostamento rispetto all’area di origine, fattore cruciale che ha
reso negli anni il processo di ricavo dell’acqua estremamente complicato. L’opera prevista consentirà di
valorizzare la produzione di varietà alimentari tipiche della dieta mediterranea, di promuovere la
biodiversità locale e di contrastare il dissesto idrogeologico e l’erosione del suolo.
Nello specifico, il processo di rimessa in funzione permetterà di ripristinare le linee di distribuzione destinate
alle colture e agli abitanti della zona di Cannicchio, garantendo così una migliore erogazione delle risorse
idriche derivanti dalla fonte. Data la sua complessità ed importanza, l’intervento sarà suddiviso in tre
momenti: in una prima fase si procederà al ripristino del punto di raccolta delle acque, per evitare che
avvengano infiltrazioni e dispersioni nel terreno; nella seconda si provvederà alla realizzazione dell’impianto
che permetterà di immagazzinare l’acqua dalla fonte; nella terza e ultima fase si procederà alla creazione di
una rete idraulica che permetterà una distribuzione ottimale dell’acqua accumulata ad uso sia agricolo che
domestico.
L’intervento in questione sarà realizzato anche con un risvolto sociale. Per evitare che nei periodi più caldi
dell’anno l’acqua derivante da fonti primarie, che proviene da canali distanti dall’abitato e copre una vasta
area, sia razionalizzata e manchi in determinate ore della giornata come accaduto finora, si potrà ricorrere
a una rete idrica per l’uso agricolo molto più vicina e destinata alla zona di Cannicchio. In questo modo,
grazie alla rimessa in funzione della fonte secondaria, i piccoli agricoltori potranno autonomamente
disporre di acqua per i loro orti

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