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Monte Compatri e il Palazzo Altemps 2/2

Gennaio 18
18:11 2010

Anche quando nel 1613 Paolo V eleva a Principato Monte Compatri gli uffici comunali continuarono ad espletare le loro funzioni nell’antico Palazzo baronale Altemps, ampliato però verso sud, con un nuovo ingresso dalla parte del Borgo. Fu sede del Comune anche durante il periodo dell’occupazione francese dello Stato Pontificio (1809-14), con il maire Marco Moscatelli. Per concessione del principe Camillo Borghese, in un ampio locale del palazzo, tennero scuola le maestre Pie, cacciate da Monte Compatri dai francesi, ma tornate in paese nel 1815. Il palazzo Comunale ospitò poi Paolo V, nelle sue visite con il nipote cardinale Scipione Borghese e più tardi il Pontefice Pio IX, salito a Monte Compatri in visita ufficiale da sovrano la mattina del 12 agosto 1865, come ricorda la lapide posta sulla facciata dell’edificio la cui iscrizione recita:
“DIE XII AUGUSTI A.MDCCCLXV / PIO IX PONT. MAX. / ADVENIENTE / MVNICIPES COMPITENSES / HONORE NOVO CVMVLATI / TITVLO MEMORIAM PERENNEM F.”.
Il Palazzo Altemps seppur tra rimaneggiamenti e modifiche interne fu sede Comunale fino al 1892 quando la sede del Comune di Monte Compatri si trasferì nel Palazzo Borghese (attuale sede Comunale) mentre l’antico edificio baronale veniva ceduto dall’allora Sindaco Giovanni Felici alle Missionarie del Sacro Cuore di Gesù che lo utilizzarono come sede delle scuole materne ed elementari. Fu frequentato sempre dalla fondatrice dell’Istituto, S.Francesca Saverio Cabrini (1850-1917). Nel 1975 il Comune inizia le trattative per riacquistare la proprietà del palazzo Altemps con le Suore che però lo vendono nel 1977 a privati che volevano “ristrutturarlo per realizzare mini-appartamenti senza alterare i prospetti esterni” (lettera del Comune del 22 maggio 1978 all’Assessorato Urbanistica e Assetto del Territorio della Regione Lazio). Grazie all’intervento dell’Archeoclub (con un manifesto affisso per informare la cittadinanza il 24 giugno 1979 e una lettera del 28 giugno dello stesso anno) vengono raccolte le firme dei cittadini di Monte Compatri in favore dell’acquisizione al patrimonio pubblico del palazzo Altemps allo scopo di trasformarlo in Casa della Cultura del circondario e Centro d’irradiamento culturale dei Castelli Nord da parte del Comune di Monte Compatri che inoltrò all’Amministrazione provinciale richiesta di finanziamento per l’acquisto ed il restauro dell’immobile, con lettera del Sindaco Franco Bramati del 12 febbraio 1980 che destinava l’edificio a Casa della Cultura comprendente: Auditorium, Biblioteca Comunale, Fototeca, Antiquarium Comunale, Museo Arti e Tradizioni Popolari e contadine, Scuola di Musica, Servizio di pubblica lettura, Gabinetto delle Stampe e Archivio storico Comunale. Il 30 giugno 1980 viene inoltrata la richiesta da parte del Comune al Ministero dei Beni Culturali e Ambientali per imporre il Vincolo storico ed artistico del Palazzo al fine di beneficiare dei finanziamenti pubblici per l’acquisto e il restauro dell’immobile, richiesta rinnovata il 31 ottobre per mancata risposta del Ministero. Il 24 giugno 1980 intanto la “Domus Ottavia”, proprietaria del palazzo Altemps, presentava istanza per la richiesta di Concessione edilizia per l’esecuzione dei lavori di ristrutturazione e di restauro dell’edificio da adibire a civile abitazione. Il parere della commissione edilizia è negativo e la società presenta ricorso. Il 20 gennaio 1981 il Comune nega nuovamente alla Società “Domus Ottavia” il rilascio della Concessione edilizia presentando come destinazione non quella originaria residenziale ma quella di edificio pubblico e plesso scolastico. La società fa ricorso al Consiglio di Stato ma il Comune con delibera del 22 febbraio 1983 resiste in giudizio, fermo nell’intenzione di acquisire a patrimonio socio culturale della cittadinanza compatrese lo storico palazzo baronale, antica sede del Comune stesso. Finalmente arriviamo ai giorni nostri, dopo anni di battaglie, il palazzo Altemps è ritornato ad essere di nuovo proprietà della Comunità montecompatrese ottenendo un finanziamento con delibera D.G.R. n° 824 del 18/11/2008 e determinazione N° B5044 del 24/12/08 di un importo di 700.000 euro per la ristrutturazione del Palazzo nel cuore del Borgo medioevale di Monte Compatri e usando le parole dell’attuale Sindaco del paese Marco De Carolis possiamo dire che:
“Riconosciute le potenzialità di Monte Compatri e la rinascita definitiva del centro storico e del Borgo medioevale, questo finanziamento diventa fondamentale perché si pone come un importante volano per l’economia locale e per il turismo di Monte Compatri”. Quale futuro per Palazzo Altemps? Questa è la domanda che ora viene rivolta a tutti noi cittadini di Monte Compatri dall’Amministrazione Pubblica del Paese al fine di suggerire la futura destinazione dei locali di Palazzo Altemps.

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