ROSA, DOMANI TI REGALERÒ UNA ROSA…
Qualche giorno fa, sfogliando I Sonetti di Giuseppe Gioacchino Belli, edizione Mondadori – 1952, il minuscolo logo di quella Casa editrice ancora veramente Mondadori, mi ha fatto tornare indietro nel tempo. Si tratta di
una piccola ed elegante rosa rossa stilizzata, proprio la stessa che da piccola mi colpiva sfogliando i venti volumi dell’Enciclopedia dei ragazzi che i miei genitori comprarono, forse prima degli anni ’60. Tra le tante voci c’era quella delle favole: mia nonna me le leggeva tutti i pomeriggi, con la sua voce incerta, quasi sillabando e io, ancora illetterata, ascoltavo e sognavo.
Quella rosa è una piccola icona che m’ accompagna negli anni: insieme a quei volumi dell’enciclopedia, la collego a una piccola libreria antica che i miei acquistarono probabilmente da un rigattiere a Napoli. Una libreria di legno scuro, intarsiata, per me scrigno di avventure, pagine da sfogliare, frontespizi da perlustrare, anche scegliendo solo tra quei volumi della Mondadori, ciascuno con tela di diverso colore…
Oggi Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore, ho ripensato a quella piccola rosa, simbolico dono floreale di scambio tra innamorati catalani che in questa data festeggiano il loro amore con libri e fiori. Infatti il 23 aprile è una sorta di San Valentino d’aprile, un’occasione romantica che ai baci di cioccolato sostituisce pagine e petali.
Ma come è nata questa coincidenza d’amore e lettura? Soprattutto, cosa c’entrano le rose? Intanto bisogna dire che la Giornata del libro cade nel giorno degli anniversari – in anni diversi – della morte di Miguel de Cervantes, Garcilaso de la Vega e William Shakespeare e coincide con la ricorrenza di San Giorgio, patrono della Catalogna.
Narra la leggenda che San Giorgio, salvata la principessa che stava per essere divorata dal drago, le donò una rosa nata dal roseto germogliato dal sangue del mostro stesso…
Mi piace pensare all’amore non solo verso l’anima gemella, ma per i libri, per la fantasia che li sottende, per le storie che ne costituiscono il corpo, per i viaggi che la lettura consente sfogliando le pagine… e quell’amore, simboleggiato da una rosa, è quanto di più passionale possa esistere per accomunare qualcosa che nasce dall’anima umana e colora d’intenso profumo i ricordi.
Buon onomastico ai Giorgio e Giorgia del pianeta: l’augurio più caro è quello di aver la fortuna di leggere proprio quel libro speciale, quel libro ch’alimenti la loro anima, colorandola con le tinte pastello delle emozioni.
Non ci sono commenti, vuoi farlo tu?
Scrivi un commento